L’ultimo baluardo,
Il bordo vertiginoso delle cose.
Il fronte, del dopo guerra.
Assordante, per desolazione innocente,
Perche la morte, deve esserlo.
Come le lettere smarrite, di condottieri,
Smaniosi di raccontar, alle tanto amate.
Come ieri, il loro amor, era tenero,
E per difenderlo, son pronti a morir.
Nello scatafascio del mondo però,
Quando egli, son in trincea;
Sparano ha chiunque, son li per uccidere.
Di innocenza in quel gesto, non vi è traccia.
Il bordo vertiginoso della guerra.