Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Gigulina    21/03/2014    4 recensioni
Com'è possibile vedere il nostro amato Jack Frost senza che nessuno creda in lui? Beh, Elsa ci riesce, ma come? Grazie ad una preziosa amica... La Luna!
È una storia che narra di un'amore, probabilmente, impossibile tra Jack ed Elsa. Quest'ultima, divenuta regina di Arendelle, ha delle priorità e non può far sprofondare la città per i suoi desideri... o forse si?
Scopritelo in questa fantastica storia... buona lettura!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Lime, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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CAPITOLO 1
La leggenda magica

La neve iniziava a cadere lentamente, sul regno di Arendelle, coprendo i tetti di ogni casa.
I gatti correvano per trovare un caldo riparo e la fontana al centro della piazza continuava a far fuoriuscire  l'acqua gelida.
In questa notte, le famiglie sono di fronte al camino a consumare una cena discreta, mentre la Luna è ben visibile nonostante la leggera nevicata.
Il regno non è mai stato più tranquillo. Dopo l'inverno perenne verificatosi qualche tempo fa, tutto era cambiato da allora.
La gente di Arendelle era più sicura e felice grazie alla regina, sempre pronta ad ascoltare i propri sudditi, risolvere ogni problema e divertire i bambini con qualche spettacolino di magia la domenica.
Tutto era ritornato al proprio posto, o almeno così sperava Elsa. "La regina è di una bellezza incredibile", così la descrivevano gli abitanti di Arendelle; pelle pallida e soffice, capelli lunghi e occhi color ghiaccio.
Una regina amata da tutti, soprattutto da sua sorella Anna, sposata da due anni con Kristoff, e amata, inoltre, dalla sua splendida nipote Anais, una bimbetta dispettosa dai riccioli biondi come il padre e gli occhi azzurri come la madre.
-"Ciao zia Elsa."- sorrideva Anais, trotterellando in ogni parte del castello.

-"Anais, siediti che è pronta la cena!"- sgridava intanto Anna cercando di placare la figlia.

-"Suvvia Anna, anche tu eri una tipetta piuttosto frizzante ed energica alla sua età..."- disse Elsa con un sorriso.

Mentre gustavano un sontuoso banchetto, Elsa non faceva altro che guardare dalla finestra, osservando in ogni particolare la Luna che si presentava quella notte.
-Che avesse qualcosa di speciale?- pensava. Non diede peso alla cosa e continuò a mangiare.
Finita la cena, Anais insisteva affinché la zia la seguisse nella sua camera per raccontargli la sua solita storia.
Una volta in camera, Elsa fece sedere la nipotina sul letto e mentre le imboccava le coperte, sentii un lieve fruscio.
Si girò e vide la finestra aperta che lasciava entrare l'aria gelida della neve. Quando si avvicinò per chiuderla sentii un sussurro come un
-"Ehi"- ; si girò attorno ma davanti a sé c'era solo la Luna.
Ritornata dalla nipote, Anais le chiese di raccontarle una storia d'amore e d'avventura. Iniziò dunque così:
-"Ebbene Anais, quella che sto per raccontarti non è solo una semplice storia, bensì una leggenda narrata per secoli da famiglia in famiglia. Questa leggenda narra di una ragazza totalmente sola, senza nessuno al suo fianco, che cerca di farsi strada con le sue sole forze. Un giorno, la ragazza cadde in fiume gelato. Stava quasi per annegare finché non sentì il calore di una mano che la tirò in salvo. Era un ragazzo con lo stesso colore degli occhi del fiume che la stava tenendo con sé, era un ragazzo magico. Purtroppo la ragazza non aveva speranze, era completamente gelata e il suo corpo non avrebbe resistito al lungo. Così il ragazzo le conficcò nel cuore un bastone. Fu così che la ragazza ritornò ad acquistare il suo calore e si salvò. Quello era un bastone magico di cui poteva farne uso una sola persona, ma il ragazzo lo spezzò per dare metà del suo potere alla ragazza e per salvarla."-


-"E poi cos'è accaduto? Si sono innamorati?"- chiese Anais con l'aria curiosa;

-"Questo non lo dice"- rispose imbarazzata;-"Si sà solo che da allora anche la ragazza ebbe gli stessi poteri del ragazzo."-

-"Incredibile, magari capitasse a me."- disse Anais con un broncio in viso.

-"Davvero vorresti avere dei poteri solo dopo aver sofferto la solitudine, Anais?"- disse Elsa quasi con rimprovero.

-"Allora mi basta diventare come te zia, non voglio altro. Vorrei essere bella come te, gentile come te e soprattutto vorrei avere i tuoi poteri!"-
Elsa si stupì di come sua nipote avesse detto così seriamente quelle parole. Senza nemmeno sapere di quanto abbia sofferto per quei poteri.

-"Adesso basta Anais, dormi ch' è già tardi."- e gli spense la luce per nascondere la sua rabbia in quelle parole.

   
 
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