Per amore si fa di tutto

Anna, la nostra cara Annuccia che ora è cresciuta e vuole farsi chiamare con il proprio nome di battesimo e non con il suo soprannome che la faceva sentire ancora una bambina, ora studia a Londra nel college di Cambridge. Ha nostalgia della sua famiglia: di nonno Libero che tra una risata e l'altra riusciva sempre a risolvere le situazioni più difficili, quella pazza di nonna Enrica fissata per il bon ton, tutti i suoi fratelli e suo papà Lele. In fondo la mancanza del padre era quella meno sentita, non perchè non gli volesse bene, ma era abituata alle sue lunghe assenze per motivi di lavoro. Anna era cresciuta con i nonni e la sorella Maria, che era per lei un modello da seguire, la stimava e si volevano un gran bene. A Cambridge si trovava bene, le piacevano le materie da studiare, era un po' complicato rapportarsi con persone del tutto nuove parlando sempre in inglese. Si sentiva spesso con la sua amica Giulia che aveva intrapreso la carriera da cantante e il loro rapporto nonostante la distanza non si era intaccato affatto. Anna aveva instaurato delle nuove amicizie e stava bene dove si trovava, ma la sera quando stava nel suo letto non riusciva a trattenere qualche lacrima. Sentiva la mancanza di Emiliano, il suo ragazzo, che oramai era diventato un ex anche se ancora non si erano lasciati definitivamente. Si amavano ma la distanza era troppa, e in amore la distanza è un grande ostacolo. Si sentivano tramite video chiamate sempre più sporadiche, Anna aveva il timore che Emiliano la stesse tradendo, sapeva quante ragazze gli facessero il filo. Il loro rapporto quando Anna ancora viveva a Roma era stupendo, una storia d'amore bellissima, erano una coppia su cui nessuno ci avrebbe mai scommesso eppure loro erano felici insieme: lei una dolce ragazzina con una famiglia alle spalle, lui un tatuatore dal passato difficile.

Erano trascorsi tre mesi e ormai Anna non ci sperava più: era giunto il momento di prendere una decisione, e aveva optato per lasciarlo. Avrebbe sofferto per un po' ma poi avrebbe trovato un altro ragazzo che le avrebbe fatto ritornare il sorriso. Quella sera stessa gliel'avrebbe detto senza tanti giri di parole per farla finita una volta per tutte. Dopo una giornata di studio intenso, al solito orario in cui si sentivano, Anna accese il suo computer portatile e avviò la video chiamata con Emiliano. Aveva già le lacrime agli occhi, sudava freddo e aveva le mani che le tremavano.

“Ciao Anna! Come va? Ti vedo triste, è successo qualcosa?”

“Senti Emiliano, devo dirti una cosa, importante...”

“Anch'io devo dirti una cosa, e spero ti faccia piacere visto che ultimamente ci siamo trascurati, ma ho avuto dei problemi e non potevo fare a meno di sistemarli. Mi perdoni vero?”

“Spero nulla di grave, non mi far preoccupare Ema, mi manchi da morire e devo parlarti.”

“Manchi molto anche a me, più di quanto tu possa immaginare. Ma ecco cosa ho qua, guarda un po'.”

“E' un biglietto aereo, sbaglio? Non vedo bene Ema, dove vai?”

“Sciocchina, chissà dove vado. A Londra no?! Ti dispiace se vengo a trovarti?”

“Oh Ema, non ci posso credere. E' bellissimo. Sono troppo contenta. Quando arrivi? Non sto più nella pelle!!.”

“Venerdì, dovrei essere lì per le quattro del pomeriggio.”

“Venerdì? Ma è tra due giorni. E' la notizia più bella che potessi darmi Emiliano.”

“Per te farei di tutto, ti amo!”

“Ti amo anch'io.”

“Ora vai a dormire che domani avrai sicuramente un'altra giornata intensa, buona notte cucciola.”

“Buona notte anche a te amore, ti aspetto. Un bacio.”

Anna spense il computer e cominciò a esultare dalla gioia. Era al settimo cielo di rivedere finalmente il suo ragazzo e ora si sentiva rassicurata. Dal modo in cui lui aveva parlato nella video chiamata Emiliano non era sembrato affatto freddo o che le stesse nascondendo qualcosa di brutto. Anna si era dimenticata di chiedergli quanto sarebbe rimasto a Londra visto che a Roma aveva il suo negozio di tatuaggi. Ma non era importante, finalmente l'avrebbe rivisto dopo una lunga attesa che ormai sembrava sfumare per sempre. Anna non riuscì a dormire tutta la notte per l'emozione e il giorno seguente a scuola raccontò ai suoi amici la notizia.

Finalmente era arrivato il giorno tanto atteso. Anna non poteva andarlo ad aspettare all'aeroporto poiché non poteva saltare la lezione, ma visto che era venerdì aveva il permesso di uscire la sera. S'incontrarono nel luogo stabilito, un Mc Donalds vicino al college di Anna. Appena si videro si strinsero in un forte abbraccio e si diedero un lungo bacio.

“Anna, sei bellissima”.

“Quanto mi sei mancato Emiliano, non lasciarmi più.” Anna sapeva che era impossibile e che tra qualche giorno Emiliano sarebbe ripartito, ma in quel momento le uscirono dalla bocca quelle parole.

“Te lo prometto.”

Anna lo guardò negli occhi senza dire nulla.

“Scusa Anna, ma volevo farti una sorpresa e non anticiparti nulla.”

Andarono alla cassa del Mc Donalds a prendere da mangiare e si sedettero su un tavolo in un posto piuttosto appartato.

“Emiliano, mi vuoi far morire di crepa cuore, che sorpresa hai per me, cosa devi dirmi?”

“Ta dà.. io!!”

“Sei proprio uno scemo, non sto capendo nulla, ti vuoi spiegare meglio prima che mi arrabbi.”

“Ahhaha, dai Anna, non si può mai scherzare con te. In pratica mi sono trasferito a Londra.”

“Cosa hai detto?”

“Hai capito bene, da oggi abito a Londra. Sto in affitto in un piccolo monolocale che condivido con altri ragazzi, il prezzo è buono ed è vicino al tuo college.”

“Ma è meraviglioso!!!” Anna si alzò dal tavolo e strinse forte Emiliano e si sedette sulle sue gambe.

“E il negozio a Roma? E qui come farai a mantenerti?”

“Il negozio non stava andando bene e la cosa più opportuna era chiuderlo. Con i soldi che ho ricavato dalla vendita e dei mie guadagni accumulati con tutti i tatuaggi fatti negli anni  mi sono potuto permettere di pagare già alcune rate dell'affitto del monolocale e il viaggio.”

“Si ma questi soldi non sono eterni, devi trovarti un lavoro il prima possibile.”

“Ho già pensato a tutto. Sono stato assunto come tatuatore in un negozio qui vicino che va alla grande e il proprietario, che di tattoo se ne intende, ha detto che ho talento e non ha esitato ad assumermi. Ecco perchè negli ultimi tempi mi facevo sentire poco, dovevo sbrigare queste faccende e poi non volevo che tu scoprissi qualcosa, volevo farti una sorpresa.”

“E ci sei riuscito e non sai quanto sono felice. Finalmente ci potremmo vedere quasi tutti i giorni, i modi per comunicare saranno più semplici. Non ho parole Emiliano, hai fatto tutto questo per me.”

“Certo, e lo rifarei altre mille volte, perchè io ti amo.”