Prima delle sue labbra morbide, dei suoi denti bianchi, della sua pelle ambrata, Liam aveva amato le sue rughe d’espressione e le vene sporgenti del suo collo magro e lungo. Zayn era splendido e avvenente, tanto in quel momento quanto lo era un tempo, due anni prima, nonostante il look un po’ nerd e gli occhiali quadrati che gli scivolavano lungo il setto nasale, otturandogli le vie respiratorie.
_________________
Inizialmente Zayn sfiorò appena quei boccioli rossi, perché il suo cuore palpitava come se stesse per avere un infarto e voleva godersi il suo sapore di birra e nicotina per secondi pieni, intensi, pensando a quanto fosse bello, eccitante, travolgente, inebriante. Il sesso veniva dopo: dopo le carezze sul dorso delle mani che si stavano scambiando, dopo il travolgimento dei sensi, dopo i loro respiri fermi a metà. In quel momento Liam era ovunque, era tutto, era ogni cellula, ogni frammento di se stesso sparso a terra. Era aria, ossigeno puro, era ogni molecola.
| Ziam | [22.1k]