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Autore: BettyLily    05/04/2014    2 recensioni
Fan fiction dedicata a Tally-chan(Ragazzamagic su EFP) e al suo...ehm... simpaticissimo... pesce d'aprile che non mi ha affatto fatto prendere un colpo.
Sì, è una fan fiction sul primo aprile e io la pubblico oggi(05/04). Abbiate pazienza, sono fatta così.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Armin, Dolcetta, Nathaniel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sora si alzò stranamente piena di energia, quella mattina: era il primo aprile. Già, il giorno dei “pesci d’aprile”. Amava quel giorno, perché erano le uniche ventiquattro ore dell’anno in cui a ognuno era concesso di essere almeno un po’ infantile.
Nel frattempo, dall’altra parte della città, un’ancora assonnata Tallulah, si preparava alla “guerra” di scherzi che avrebbe affrontato a scuola: lei contro Sora.
 
Sora fu la prima ad arrivare a scuola; aveva in mente molti scherzi, quasi tutti riservati alla sua amica Tallulah. Solo uno era riservato al suo ragazzo: Armin.
Gli andò incontro con un enorme sorriso stampato sul volto e un pacco regalo in mano.
-Ciao Armin!- lui sollevò la testa dalla psp con la quale stava giocando e le rivolse un sorriso, invitandola a sedersi accanto a lui.
-E… per chi è questo pacco?- domandò curioso.
-Ma come…? Non ti ricordi?- il moro ci pensò un po’ su, ma alla fine scosse la testa.
Sora, fingendosi un po’ arrabbiata, gli ricordò che data era quel giorno:- Sono sei mesi che stiamo assieme… insomma, è mezzo anno, è una data da ricordare… per cui ti avevo preso un regalo…- concluse, un po’ delusa del fatto che lui non avesse capito.
-E’… la nuova playstation quattro…- Armin sembrò non crederci.
-Ma… Sora… costa parecchio… mi spiace che tu abbia speso così tanto per… me…
La ragazza soffocò una risatina, mentre Armin chiedeva ripetutamente perdono.
-Dai, basta, okay, non importa… forza, aprilo!- lo incitò alla fine e il ragazzo non se lo fece ripetere due volte: tolse in fretta la carta e…
-Pesce d’aprile!- urlò Sora, ammirando soddisfatta la faccia del ragazzo che guardava interdetto la scatola di cartone malridotta, su cui stava attaccato con lo scotch un foglio con un bel pesciolone sopra. Dopo una trentina di secondi, Armin si girò verso la ragazza.
-Io ti… ammazzo!- ribatté fingendosi arrabbiato; abbandonò la scatola lì e prese a rincorrerla ridendo, mentre lei fuggiva divertita.
Alla fine si fermarono stremati, l’uno a pochi passi di distanza dall’altra.
-Ehi… non ci sei rimasto male davvero… vero?- domandò Sora, riavvicinandosi ad Armin.
-Haha, ma no, figurati, in effetti mi sembrava un po’ strano, anche se non ho minimamente sospettato di un “pesce”, nemmeno mi ricordavo che oggi fosse il primo aprile… solo una domanda…
-Dimmi.
-Oggi sono passati davvero sei mesi?
-Haha, ma no sciocchino!
E mentre ridevano, li raggiunse Tallulah, con aria triste:- Sora… ti devo parlare… in privato…
Armin capì al volo e le lasciò sole.
-Mio padre… è stato trasferito… insomma, non lavora più qui e così… anche noi altri dobbiamo andarcene…- aveva le lacrime agli occhi.
Sora la guardò. Per un attimo, sospettò un pesce d’aprile, ma di disse che era impossibile: lei non avrebbe mai scherzato su una cosa del genere, così si limitò ad abbracciarla tra le lacrime…
-Mi… mi mancherai Tally-chan… spero… spero potremo vederci spesso… e ti saluterò con una festa e ci divertiremo e…
Tallulah non poté più trattenersi e scoppiò in una fragorosa risata, tanto da cadere per terra.
-Ma che…? Oh no, non dirmi che…
-Hahaha, già, ci sei cascata in pieno! Pesce d’aprileee!- Sora non sapeva come reagire. E alla fine scelse di ricambiarla con la stessa moneta.
-Mi… mi hai fatto preoccupare, scema. Non si scherza su queste cose… sembra che non te ne importi di ciò che penso io… stavo piangendo, se non te ne sei accorta… sei solo una stupida ingrata, ti odio!- e scappò via, tentando di non ridere per sembrare più realistica.
Tallulah la fissò allontanarsi pian piano, fino a sparire tra la folla di studenti… i suoi occhi rossi, che fino a un attimo prima brillavano, ora erano tristi come non mai…
-Aspetta Sora!- si gettò al suo inseguimento e, fortunatamente, riuscì a raggiungerla. Le afferrò una spalla col guanto bianco che indossava e, un po’ tra le lacrime, le chiese scusa. Sora, ancora girata dall’altra parte, sfoderò la sua risata migliore e si girò verso l’amica:-Pesce d’aprile, Tally-chan!
-Ma… ma…
-Chi la fa, l’aspetti, cara!
-Io ti… haha, in fondo hai ragione!- e, detto questo, le due si riabbracciarono felici.
La mattinata trascorse in fretta; le due continuarono a farsi scherzi a vicenda, scombussolando un po’ la scuola, sotto gli sguardi altrui, che, nonostante le occhiatacce, in realtà si sarebbero solo voluti unire al duo.
Alle dodici e mezza, nel mezzo dell’ultima ora, l’altoparlante annunciò che Tallulah e Sora erano richieste in presidenza.
-Dici che è per gli scherzi che abbiamo fatto?- domandò la ragazza blu.
-Mmh… può essere… in effetti, sembra che non tutti abbiano proprio apprezzato… - rispose Tallulah – Però in fondo ne è valsa la pena!- concluse, tentando di risollevare l’umore del duo.
-Già…- sorrise tristemente Sora.
 
Raggiunsero la Presidenza senza aggiungere altro e Sora bussò rassegnata.
La porta si aprì, rivelando Nathaniel dietro essa, con faccia delusa.
La grande sedia della Preside era girata, in direzione delle finestre e la donna non era visibile.
Le due ragazze salutarono, ma non ebbero risposta e il silenzio glaciale le spaventò davvero.
Nathaniel le fece accomodare e la Preside, finalmente, parlò, mentre il biondo si metteva in disparte.
-Sono molto delusa, signorine.- la voce parve alle ragazze più stridula del solito, ma non dissero nulla.
-Senta… deve scusare me per prima, sono sicura di essere stata io a trascinarla in tutta questa storia… insomma, sono io che ho iniziato con Castiel… lei mi ha solo vista e, senza che avesse il tempo di accorgersene, si è trovata invischiata in tutta questa storia.- iniziò Sora.
-Non Le ho chiesto di parlare. E ora mi ascolti.- la sedia iniziò a girare e il cuore delle ragazze iniziò a battere sempre più forte: la Preside era una tipa bassa e non molto magra, ma quando si arrabbiava faceva davvero paura.
In uno scatto improvviso, la sedia girò completamente e rivelò il volto divertito di Armin.
-Ma che diamine…?!- sbottò Sora.
Anche Nathaniel, iniziò a ridere e solo quando entrambi, dopo un bel po’, riuscirono a calmarsi, spiegò tutto: la Preside quella mattina non era venuta e, senza ricordarsi come, lui e Armin si erano ritrovati a discutere su un bello scherzo da fare alle due. Così, con qualche registrazione delle telecamere della scuola, Armin aveva montato quelle frasi e Nathaniel aveva provveduto a convocare le ragazze con l’altoparlante.
-E così hai fatto qualcosa contro le regole, eh Nath?- conculse Sora, scherzosa. Era in buoni rapporti di amicizia, sapeva che avrebbe apprezzato la battuta senza offendersi.
La campanella interruppe le risate dei quattro.
-Credo sia ora di andare.- affermò Nathaniel.
-La scorto fino a riprendere le sue cose in aula, signorina?- domandò da finto “gentleman” Armin a Sora.
-Ooh, accetto volentieri, Sir.- rispose lei, porgendole la mano, che lui prese nella sua, prima di uscire assieme dalla stanza.
-Che dici, andiamo anche noi?- domandò leggermente arrossito il ragazzo biondo.
-Uhm… sì, direi di sì… però basta con gli scherzi, ok?
-Aspetta, hai una cosa lì sulla guancia…- ribatté lui, avvicinandosi.
-Eh? Cosa?- Tallulah si sentì avvampare, senza capire perché.
Quando si trovarono naso a naso, Nathaniel sussurrò:-Pesce d’aprile…
Le sue morbide labbra, si posarono delicatamente su quelle della ragazza.

Angolo autrice:
Beh, questa fan fiction è dedicata a Tally-chan, perché... beh, perché devo ringraziarla innanzitutto di essermi amica, ma anche per non avermi fatto passare un primo aprile da forever alone quale sono. Davvero grazie di cuore. <3
Sora∞
  
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