LA
LUCE DEI MIEI OCCHI
CAPITOLO
DICIOTTO
Un
rumore di vetri infranti seguito dall’urlo di
Shary che squarciò l’intera casa; Iggy si
precipitò al piano inferiore per
capire che cosa fosse successo e, quando entrò in cucina,
sebbene non potesse
vedere che stava succedendo, capì che la sua ragazza era in
pericolo nel
sentirla ansimare contro un angolo del muro e chiamarlo per nome con
una vocina
debole e rauca, come se qualcuno la stesse soffocando. Sentì
anche, oltre al
suo profumo, quello di un estraneo che le stava terribilmente vicino,
ma era un
odore strano, come se non avesse niente di umano.
Gli
ci volle meno di un secondo per capire la
gravità della situazione, e immediatamente, si
lanciò addosso allo strano tipo
con la faccia da Eliminatore e due ali ritagliate male sulla schiena
che stava
strangolando Shary.
Cominciò
a prenderlo a calci e a pugni facendogliela
vedere veramente brutta; infine lo lanciò fuori dalla
finestra rotta.
“Wow!”
esclamò la ragazza che aveva assistito a
tutta quella scena sbigottita e anche un po’ ammirata.
Anche
Iggy però uscì dalla finestra dispiegando un
poco le ali e controllò che il tizio a terra fosse morto;
non sentiva il
battito e neanche il respiro, però era strano. Emetteva uno
strano odore, come
di qualcosa di bruciato.
“Oh
mio Dio, Iggy!” esclamò Gazzy
all’improvviso
sbucando dalla porta di casa e puntando il dito contro qualcosa verso
il cielo.
“Sono tantissimi!”
In
cielo c’erano centinaia di Eliminatori con le ali
che volavano in modo piuttosto minaccioso verso i tre ragazzi nella
casa.
“Cazzo,
siamo nella merda!” commentò Iggy ascoltando
lo strano ronzio che emettevano volando; sembravano più
insetti che animali.
Immediatamente
anche Gazzy e Iggy si alzarono in
volo e cominciarono ad attaccarli con tutte quante le risorse di cui
disponessero, calci, pugni, testate e persino le bombe create da loro.
Ma erano
in troppi, veramente in troppi e i due ragazzi alati dovevano anche
essere
molto bravi a schivare, dato che quei tizi erano armati di fucile.
Erano strani
però, non dicevano niente e non li si sentivano respirare.
Emettevano solo uno
strano ronzio.
“Oddio,
che cos’è?!” esclamò ad un
certo punto Iggy
che aveva tirato molto forte il braccio di uno di quei Eliminatori e a
un certo
punto gli sembrava di esserselo ritrovato in mano.
“Ma
sono robot!” rispose Gazzy spalancando gli occhi
e osservando il braccio staccato dell’Eliminatore in mano a
Iggy dal quale
pendevano fili elettrici.
“Uccidere…distr…uggere…”,
ripeteva il robot con una
voce meccanica e gracchiante finché non iniziò a
precipitare per terra. I due
ragazzi erano riusciti a distruggerne parecchi riducendoli in pezzi, ma
ce ne
erano ancora molti e alcuni erano addirittura scesi a terra e si erano
diretti
verso la casa dove, all’ingresso, li attendeva Total per
azzannarli alla
caviglia.
In
cucina invece Shary era intenta a lottare contro
tre di quei Eliminatori robotici; uno lo aveva completamente distrutto,
ad un
altro invece doveva aver danneggiato qualche filo del cervello
perché ora si
trovava a barcollare e a tirare pugni all’aria quindi non
costituiva più tanto
un pericolo. Era invece impegnata con il terzo che sembrava essere il
più tosto.
La
ragazza se la cavava piuttosto bene, era forte
anche lei così come i ragazzi dello Stormo; insomma, alla
Scuola mica avevano
provveduto solo a metterle una coda da pesce. Anche lei ci sapeva fare
con la
lotta e aveva ottimi riflessi e questo era una fortuna che le
permetteva di
schivare i proiettili che le volavano addosso.
A
un certo punto però si ritrovò messa
all’angolo
con l’Eliminatore davanti a lei che le puntava il fucile alla
testa; prima di
farsi prendere dal panico però, diede una veloce occhiata al
rubinetto del lavello
e le venne in mente un’idea. Aprì la mano destra
volgendo il palmo verso il
rubinetto ma sempre tenendola bassa, per non farsi notare, e
riuscì a far
scaturire un grosso getto d’acqua contro il robot che
crollò a terra andando in
cortocircuito.
“Mmmm…
è un male essere allergici all’acqua”,
commentò
Shary guardando
l’Eliminatore ai suoi
piedi con sguardo soddisfatto.
A
un tratto però sentì la porta spalancarsi e
almeno
una decina di Eliminatori entrare a passo di marcia in cucina dove
c’era lei.
“Oh
porca…!” esclamò prima di saltare sul
tavolo
senza perdere tempo prezioso e cominciare a prendere a calci in faccia
gli
Eliminatori che stavano davanti.
Fuori
invece Iggy e Gazzy erano ancora piuttosto
impegnati a lottare per salvarsi la pelle ma sembrava che stessero per
cedere.
Quei robot non erano forti come i veri Eliminatori ma erano in tanti e
loro si
sentivano un po’ stanchi e avevano qualche ferita sparsa qua
è là per il corpo.
“Gazzy,
ritirata. Atterriamo!” gridò Iggy in
direzione dell’amico che non se lo fece ripetere due volte e
immediatamente lo
seguì a terra, non prima però di aver lanciato le
ultime bombe che gli
rimanevano.
Iggy
entrò immediatamente in casa per controllare
che Shary stesse bene e la trovò che prendeva a calci e
pugni alcuni
Eliminatori cercando di non farsi colpire a sua volta; allora corse
immediatamente ad aiutarla e cercò di atterrarli anche lui
usando pure qualche
oggetto che trovava in giro.
“Amore,
dovevi vedere come ho steso quei tre
Eliminatori!” fece la ragazza schivando agilmente
l’attacco di un mostro.
“Sì,
tesoro, magari la prossima volta mi fai un
video”, scherzò il ragazzo staccando la testa a un
robot.
Un
altro però lo colpì allo stomaco facendolo
inginocchiare per terra dal dolore.
“Iggy!”
esclamò Shary cercando di correre da lui ma
un altro di quei mostri la colpì e lei si trovò
praticamente a volare
attraverso il corridoio ed andare a sbattere contro la ringhiera
mandandola in
frantumi. Chissà perché le venne in mente che Jo
l’avrebbe uccisa se avesse
trovato la casa ridotta a quel macello. Beh, lo avrebbe fatto se fosse
sopravvissuta a quell’attacco.
Sentì
Gazzy che era andato a soccorrere Iggy e si
sentì un tantino sollevata. Adesso però
l’Eliminatore che l’aveva colpita le si
stava avvicinando con aria minacciosa brandendo il fucile ma lei
sembrava non
avere la forza di attaccarlo, le aveva praticamente quasi bloccato il
respiro.
Alla
fine però si decise, perché alla sua vita ci
teneva, e gli diede un potente calcio in mezzo alle gambe che lo fece
barcollare all’indietro. Ma quelli non sentivano dolore come
gli umani.
Approfittando della sua distrazione e vedendo che ne stavano arrivando
altri
tre, si alzò in fretta e cominciò a correre su
per le scale sia con le mani che
coi piedi. Non sapeva perché lo avesse fatto, le era venuto
istintivo… scappare.
Sta
di fatto che ormai aveva raggiunto addirittura
la soffitta, senza neanche accorgersene, probabilmente solo col
pensiero di
mettere più distanza possibile tra lei e quei mostri.
Ma
i robot ormai l’avevano raggiunta e aveva dovuto
di nuovo riprendere a distribuire calci e pugni insieme al lancio di
qualche
oggetto che trovava in giro. Aveva anche una buona mira. Gli
Eliminatori però
avevano preso a spararle e così si era dovuta nascondere
dietro a qualche
tavolo o altro mobile per evitare i colpi.
Non
poteva nemmeno uscire allo scoperto perché
quelli iniziavano subito a dar la carica ai fucili ed era terribilmente
preoccupata per Gazzy e Iggy che li sentiva lottare di sotto.
Dopo
un po’ però vide entrare Gazzy e, con un enorme
slancio, lanciarsi su uno degli Eliminatori presenti con lei nella
soffitta e
disarmarlo con un potente calcio che gli fece volare via pure il
braccio.
“Grande,
Gazzy!” esclamò lei esultando e uscendo dal
suo nascondiglio. “Attento!” gli gridò
poi però con gli occhi che si
spalancavano.
Fu
troppo tardi: l’altro robot lo aveva colpito alla
schiena facendolo cadere disteso a terra e urlare dal dolore; il
bambino non
riusciva più ad alzarsi né a fare alcun altro
movimento per il dolore, così
l’Eliminatore aveva imbracciato il fucile per puntarglielo
contro e sparargli.
Shary
cercò di andare a soccorrerlo ma non fece
nemmeno in tempo perché quello che successe dopo
lasciò tutti quanti attoniti,
sbigottiti e incapaci di rendersi conto se fosse successo veramente;
Iggy si
era precipitato nella stanza e. senza pensarci due secondi, aveva
spinto via
Gazzy e si era messo al posto suo. L’Eliminatore quindi aveva
colpito lui col
fucile, sparandogli sia allo stomaco che ad una spalla davanti agli
occhi
sconvolti degli altri due.
Soltanto
allora Gazzy sembrò riacquistare le
energie. Si rialzò e colpì il robot staccandogli
la testa, l’ultimo rimasto, a
quanto pareva, perché non ne arrivarono altri.
Shary
invece si precipitò da Iggy e gli si
inginocchiò accanto guardandolo spaventata e con le lacrime
agli occhi. Il
ragazzo era riverso a terra completamente sanguinante sul lato sinistro.
“Iggy?”
lo chiamò piano lei prendendogli la testa
senza sapere bene che fare. Con una mano cercava di fermare
l’emorragia dello
stomaco che sembrava la ferita più grav. Ma era del tutto
inutile.
“Sha…shary”,
la chiamò lui debolmente e con voce
roca, gli occhi azzurri, ma in quel momento sofferenti, rivolti verso
di lei. Poi
chiuse gli occhi sentendo le forze che lo abbandonavano e il dolore a
poco a
poco diminuire.
Lo
Stormo stava ritornando a casa; erano riusciti a
salvare Angel anche se ci avevano messo parecchie ore. Avevano dovuto
affrontare un bel po’ di nemici e adesso non vedevano
soltanto l’ora di
sdraiarsi su una comoda poltrona e mangiare qualcosa di buono preparato
da
Iggy.
Max
però sentiva
una strana sensazione; non sapeva
perché, né che tipo di sensazione fosse. Forse
era solo preoccupata per i due
ragazzi del suo Stormo che aveva lasciato a casa, ma sapeva che non
c’era
motivo. Insomma, erano a casa, al sicuro, che cosa mai sarebbe potuto
succedere? Gli Eliminatori non sarebbero di certo venuti proprio da
loro.
Sì,
però lo avevano già fatto.
La
stessa sensazione sembrava condividerla anche Jo
che si sentiva parecchio inquieta e volava irregolarmente. Era
preoccupata per
sua sorella, ma non era solo questo. Sentiva come se…
No,
era assurdo, non poteva esserle successo niente
e comunque c’era Iggy con lei, lui non avrebbe mai permesso
che le succedesse
qualcosa di brutto.
Angel
e Nudge erano intente a ridere e scherzare.
Ma
sì, non c’era niente di cui preoccuparsi.
Stavano
bene.
MILLY’S
SPACE
*apre
l’ombrello*
No,
no, non ammazzatemi che poi non sapete come va a
finire!!!! Eh be’, non poteva essere tutto rose e fiori, no??
Quindi?
Iggy si salverà? O forse no? Boh. Ditemi voi e lasciatemi
qualche commento che non muore nessuno ^^ besos.
MAXBARBIE:
ehi, ti si è rinfrescata un po’ la memoria? ^^
spero non mi starai in ansia
troppo, non voglio essere responsabile di qualche attacco di panico tra
i miei
lettori ^^ Grazie per la recensione, sempre fedelissima. Un bacio, M.