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Autore: hoilnientedentro    08/04/2014    3 recensioni
Cosa dovrei dirvi? Il mio nome? La mia età? Il mio peso? Ma perché, in fondo, cambierebbe qualcosa? perché in fondo siamo tutte uguali: sogniamo di essere speciali per qualcuno e cerchiamo disperatamente qualcuno che sei speciale per noi. Soprattutto la seconda. Senza voler bene a qualcuno ci risulta tutto immensamente difficile. Se non ci amano ce la facciamo, ma senza amare è il caos. Ed è qui che entra in scena Lui.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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1.

Abbie Young.
Ha quindici anni.
Va in seconda superiore e vuole fare la fotografa.
Non c’è molto più altro da dire su Abbie.
È una ragazza normale, non particolarmente alta né particolarmente bassa. Né grassa né magra. Né brutta né bella.
È sempre considerata “l’amica”.
Lei è l’amica di tutti. L’amica della cheerleader, l’amica della troia, l’amica della secchiona…
Riuscivano a farla passare in secondo piano anche il giorno del suo compleanno.
Abbie non è quel tipo di ragazza che scrive i diari per cui non aspettatevi frasi del genere “oh, era così bello oggi…” o “oggi a ricreazione mi stava guardando!” o ancora “oh mio Dio oggi mi ha salutato! E sapeva anche il mio nome!”.
Niente del genere.
Ma sinceramente ora mi sto stancando di scrivere in terza persona, per cui sappiate che Abbie Young sono io.
 
Mare.
Il mare è l’unica cosa che ha un senso ormai, insieme alle foto, i libri di Baricco e gli Arctics Monkeys.
Io ci passo tutte le mattine al mare.
Infatti sono le sei e mezza di mattina e sono distesa sulla spiaggia ad ascoltare il suono dell’andirivieni delle onde.
Oggi è una bella giornata nello Yorkshire.
Più precisamente a Eyemouth.
Mai sentita nominare? Non mi sorprende.
Mi alzo e muovo i capelli con la mano per togliere la sabbia, anche se il risultato è scarso.
Prendo le mie cose e mi incammino verso la fermata dell’autobus.
Arrivo appena in tempo, salgo e mi siedo sull’ultimo posto nella fila sinistra, il posto vicino al finestrino.
Almeno riesco a vedere ancora un po’ il mare.
Arriva alla fermata alle sette e mezza e in dieci minuti scarsi sono a scuola.
-Abbie!- dice una voce fin troppo familiare alle mie spalle.
Cerco di assumere un atteggiamento rilassato, ma con quella ragazza era praticamente impossibile.
Riusciva sempre a metterti in soggezione, a farti sentire inopportuna, come se avessi un merluzzo sulla testa.
Orribile.
-Brittani!- dico con il sorriso più convincente che riesco ad avere.
-allora cara, ti sei scritta al corso delle cheerleader?-
No cara, e lo so che vuoi che mi iscriva solo per farmi sfigurare davanti a tutta la scuola, sai?
-no, mi dispiace. I miei dicono che mi dovrei concentrare di più sullo studio…- rispondo con un’aria dispiaciuta fin troppo finta, ma non sembra che se ne sia accorta.
-oh, mi dispiace. Bè, ciao Abbie, ci si vede!- trilla l’oca giuliva andandosene e salutandomi con la mano.
Mi siedo sulla panchina e subito sento un’altra ragazza che mi chiama.
Ma in questo mondo una ragazza non può ascoltarsi un po’ di buona musica in pace?
-Nadia!- dico abbracciando la bionda.
Lei è la mia migliore amica dalla terza media. È l’unica persona che c’è sempre stata e sono sicura che starà con me fino alla fine.
-allora bellissima, come stai? Lo sai che hai ancora la sabbia nei capelli?-
-sì ne sono consapevole e, per favore, evita di chiamarmi bellissima, non mi addice.- dico sbuffando. Era sua abitudine dare nomignoli come “amore”, “pupi”, “cuore”, e il mio è sempre stato “bellissima”.
A volte mi chiedo se quella ragazza non abbia seriamente bisogno degli occhiali.
-nah, per me sei e sarai sempre bellissima. A proposito di bellissimi, hai visto chi si è degnato di venire a scuola?-
Dice indicando
 Luke Hemmings.
È la prima volta che vedo quel ragazzo dopo un mese dall’inizio della scuola.
Non mi è mai particolarmente interessato, ma devo ammettere che lui è la bellezza.
-ma io mi dico, come fa a rifiutare tutte le ragazze della scuola?- sbraita Nadia.
-abbassa la voce, testa di cazzo.- dico scontrosa io.
-hai il ciclo Abbie? O solo ti da fastidio che non si sia mai interessato a te eh eh Abbie, non mentire a Nadia, eh no no.- dice dandomi delle gomitate che fanno pure male.
-sei una cogliona Nadia, potrai essere anche una delle ragazze più belle della scuola, ma rimani una testa di cazzo.-
-sei una senza cuore. Come fa a non piacerti L… ma ciao Luke!- dice appena il biondo passa vicino a noi. Non la degna nemmeno di uno sguardo. C’è qualcosa di strano in quel ragazzo. Avrebbe potuto avere tutto, popolarità, ragazze… eppure.
La campanella suona e entriamo a scuola.
Prima ora: letteratura.
Mi separo da Nadia che ha il corso di recitazione e mi dirigo verso l’aula.
Mi siedo, come al mio solito, nel banco in fondo vicino alla finestra e Luke vicino a me.
Questa cosa non mi va affatto bene.
-ciao.- dico fredda.
-‘giorno.- risponde lui altrettanto glaciale. Glaciale come i suoi occhi. I suoi occhi azzurri. Ma c’è qualcosa di strano in quegli occhi. Come se sotto tutto quell’azzurro mare si nascondesse una profonda tristezza.
Abbie, lascia i pensieri profondi per dopo.
Non mi piace essere in banco con Luke. Mi sento come osservata, sono obbligata a trattenere la pancia e anche il respiro, cosa che non succede mai quando sono da sola.
-proprio qui ti dovevi sedere, vero Hemmings?-
-vedi altri posti liberi, Abbie?- dice lui supponente.
-com’è che sai il mio nome?-
-e com’è che tu sai il mio cognome?- risponde senza nemmeno voltarsi.
Mi aveva spento.
Maledetto Hemmings.
Un’ora passa in fretta e io esco subito dalla classe e mi dirigo verso l’armadietto.
Metto la combinazione e, puntualmente, non si apre.
-ma sua mamma puttana brutto armadietto di merda perché Dio porco non ti apri!-
L’ho detto davvero ad altra voce?
Ops.
-calmati Young.- dice Luke dando un pungo alla porta dell’armadietto. E si apre pure.
-qualcuno ti ha chiesto qualcosa?-
-no, ma dovresti saperlo che faccio sempre di testa mia.- dice aprendo il suo.
-non leggo nella mente Hemmings, perché dovrei saperlo?-
-lascia perdere.- risponde secco andandosene.
Cinque minuti e già non lo sopportavo più.
 
 

AngolinoAutrice
Heiheiheiheiheiheiheiheiheiii
Ok, lasciate perdere i miei disagi
Bho è solo il primo capitolo, spero vi abbia incuriosito
Spero che continuate a leggere (comunque questo capitolo è il peggiore di tutti)
Recensite (:
a presto
A.

 
  
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