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Autore: Eridani    09/04/2014    1 recensioni
Prima serie. Peter si è convinto di essere speciale e sta per cominciare le sue ricerche e il suo viaggio. Nathan cerca di convincerlo a rimanere. [Peter/Nathan]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nathan Petrelli, Peter Petrelli
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Peter, calmati.» disse Nathan prendendo tra le mani il volto del fratello.
«Calmarmi?» chiese Peter stupito.
«Stai dicendo cose senza senso.»
«Ti prego, Nathan, devi credermi! Io sono nato per fare qualcosa di speciale! Finalmente ne sono convinto.» disse con forza.
Il fratello maggiore sorrise, come un padre quando cerca di calmare il figlio troppo eccitato.
«Ognuno è speciale a modo suo in questo mondo, ma ciò non vuol dire che tu lo sia più degli altri.»
«Io posso volare! Capisci cosa significa? Lo capisci?»
«Hai sempre avuto la testa fra nuvole.» gli disse sorridendo.
«Non è questo che intendo dire, e tu lo sai.» rispose Peter, che cominciava a stancarsi della poca fiducia che suo fratello poneva in lui.
Nathan allora lo abbracciò, lo strinse forte a sé e con la mano destra andò ad accarezzargli i capelli.
«So benissimo cosa intendi. E so anche che hai preso una bella botta in testa.»
Peter si sciolse con forza dall'abbracciò, mettendo un passo di distanza tra sé e il fratello. Guardandolo con sguardo duro, lo accusò:
«Tu non hai mai creduto in me, nessuno ha mai creduto in me! Nathan di qua, Nathan di là... sempre e solo Nathan! Come può vincere un semplice infermiere contro un avvocato, contro un aspirante al Congresso?»
«Peter, non cominciare...» tentò di calmarlo.
«“Peter, il fratello minore di Nathan” ecco come gli altri mi hanno sempre guardato. Ma io sono molto di più, io posso fare molto di più!»
«E nessuno te lo vieta. Ma tu stai fantasticando, Peter. Torna con noi sulla Terra.»
«Sono stato sotto terra così a lungo... perché non vuoi capirlo?» quasi urlò, mentre gli occhi cominciavano a diventare lucidi a causa delle lacrime represse che cercavano di uscire.
«Possiamo aiutarti. Io posso aiutarti. Ma non se continuerai con questa tua follia.” disse di rimando.
«Follia...» sospirò Peter «E' questo che pensate di me...»
«Non mettermi in bocca parole che non ho detto. Vieni qui e calmati.» disse, facendo un passo in avanti e tendendo le braccia verso il minore.
«Non devo calmarmi; devo solamente andarmene lontano da qui.»
Detto ciò fece per andare verso la porta, ma Nathan lo prese per un braccio e lo fermò.
«Se esci di qui, sarà difficile per noi difenderti.»
Peter si voltò verso di lui e lo guardò dritto negli occhi, con convinzione.
«Posso cavarmela benissimo anche da solo.»
Nathan allungò una mano, l'appoggiò sulla guancia del fratello e l'accarezzò dolcemente.
«Lo so, ma voglio essere certo che tu sia al sicuro...»
Peter non fece in tempo a rispondere, perché subito Nathan chinò lievemente il capo verso di lui e sfiorò le sue labbra con le proprie.
«E posso esserlo solo quando ti ho vicino.» soffiò.
E lo baciò. Fu un bacio delicato e leggero, privo di passione ma ricco di dolcezza, tinto da un velo di malinconia e tristezza.
Peter chiuse gli occhi, sorpreso da quel gesto, ancora incapace di capire cosa stava accadendo. L'unico pensiero lucido che riempiva la sua mente era la gioia che quel lieve tocco gli stava causando.
Ma quando Nathan lo lasciò andare, anche il resto dei pensieri venne liberato. E tra di essi spiccarono su tutti la paura e la confusione.
«Una bella trovata.» lo accusò «Sul serio: una trovata degna di un maestro.»
«Peter...» cercò di spiegarsi il maggiore, addolorato dalla reazione del fratello.
«Complimenti. Sai, in un certo senso sono contento che tu sia arrivato a questo punto pur di farmi rimanere. Cos'è, la mamma ti ha forse pregato di convincermi a restare a tutti i costi? Beh, non puoi certo dire di non averci provato!»
Nathan non potè replicare; Peter era già fuori dalla porta, diretto a un destino ricco di pericoli e incertezze. L'unica sicurezza era proprio ciò che Nathan aveva cercato di sradicare dallo spirito del fratello: Peter era speciale. Che poi fosse in grado di volare, quello non era il punto. Peter era speciale ancora prima di scoprire quel potere. Peter era speciale così com'era.
E Peter questo non l'aveva ancora capito.

   
 
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