Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: FairyQueen78    11/04/2014    7 recensioni
Secondo voi potevo risparmiarvi l'ennesima FF-sequel di Inuyasha? Ovviamente no! :-P
In tanti prima di me hanno detto la loro e io non potevo essere da meno! ;-)
Si fa presto a dire “E vissero tutti felici e contenti”, ma che succede in realtà dopo la parola FINE di una storia. Ciò che sulla carta è una fine, nella vita reale è un nuovo inizio e allora perché non provare a dare una sbirciatina in quello che ci è stato presentato come “il futuro” dei nostri personaggi preferiti? Sarà davvero tutto rose e fiori?! Felici e contenti per tutta l'eternità?! O dietro l'angolo li aspetterà qualche nuova avventura?!
Mettetevi comodi perché, vi avviso, non sarà una storia breve! Questa volta ho proprio voglia di fare le cose con calma. Spero di non annoiarvi troppo. ^_^
RATING ARANCIONE a partire dal capitolo 12.
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tornarono al villaggio camminando in silenzio, Inuyasha non aveva il coraggio di parlare e Kagome non sembrava averne voglia.

Arrivarono a casa di Miroku e Sango, proprio mentre il monaco stava uscendo:

- Oh! Eccovi voi due! Dov'eravate spariti? - chiese allegro

Nessuna risposta

“Ahia!” pensò Miroku guardandoli perplesso e capì che non era il caso di indagare oltre:

- Inuyasha, dobbiamo andare! C'è del lavoro per noi. Ieri sera, dopo che siete usciti, sono venuti a chiamarci da un altro villaggio; non è troppo lontano ma... prima partiamo prima torniamo! Divina Kagome, vi unite a noi? -

- No... grazie Miroku... per questa volta passo... ho un po' di cose da fare, sai... - rispose Kagome quasi senza guardarlo in faccia

“Sì, tira decisamente una brutta aria!” pensò Miroku

- Kagomee... - la debole voce della Vecchia Kaede la chiamò alle sue spalle, veniva verso di loro camminando piano sotto il peso degli anni. Kagome le andò incontro.

- Beh, allora noi andiamo! Ci vediamo stasera. - le salutò Miroku, mentre Inuyasha non osò fiatare.

Sango, che era appena comparsa sulla porta, salutò il marito, poi si rivolse a Kagome e all'anziana miko:

- Venga dentro, Somma Kaede, non dovrebbe affaticarsi così. - e le andò incontro anche lei. Kagome e Sango la sorressero gentilmente, facendole strada verso la piccola capanna, dove i bambini dormivano ancora.

- Oh... Grazie. Povera me, fare anche solo pochi passi sta diventando sempre più un impresa. - si lamentò l'anziana

- Via, non dica così! Lei è ancora molto in gamba! - la consolò Sango

- Mi cercavi, Nonnina? - le chiese gentilmente Kagome – Posso esserti utile in qualche modo? -

- Beh... sì, avrei bisogno di parlarti. - cominciò piano la vecchia – Vedi, la notizia del tuo ritorno si è sparsa rapidamente tra gli abitanti del villaggio e naturalmente è giunta anche alle orecchie del capovillaggio, che ieri sera è venuto a parlarmi... in realtà sperava di trovarti da me... ma... in ogni caso... -

Kagome iniziò a preoccuparsi, forse la sua presenza al villaggio non era gradita e volevano che se ne andasse.

- La situazione è presto detta, mia cara ragazza: io sono molto in là con gli anni, il mio tempo in questo mondo volge ormai al termine e gli abitanti del villaggio sono da tempo preoccupati per il futuro, vorrebbero che istruissi un successore che prenda il mio posto quando giungerà la mia ora. Il nostro villaggio è piccolo e povero e il nostro tempio non ha nemmeno un sacerdote, se non trovo una soluzione, il villaggio rimarrà senza una figura spirituale di riferimento. -

- Ma... e Miroku?! – chiese incerta Kagome

- Lui è un monaco buddista non un sacerdote. - la corresse Kaede – Certo, nella peggiore delle ipotesi, avevo pensato anche a lui, anche solo come soluzione provvisoria ma... Il tuo ritorno ha cambiato tutto: il capovillaggio mi ha chiesto espressamente di convincerti ad accettare di succedermi. -

- Ma Somma Kaede – intervenne Sango – Non è per questo che Kagome è tornata! Lo sapete bene! Lei ha rinunciato a tutto per poter stare con Inuyasha, adesso non potete chiederle di... sacrificarsi ancora. - concluse imbarazzata, come poteva parlare di certi argomenti con l'anziana sacerdotessa

- Calmati Sango! - rispose Kaede - Capisco bene cosa vuoi dire, sono stata giovane anch'io, sai?! E prima ancora ho visto con i miei occhi la sofferenza di mia sorella. Credi davvero che vorrei questo, per Kagome? Kikyo si tormentava temendo di dover scegliere tra essere donna ed essere sacerdotessa e il suo potere ne risentiva. Kagome, invece, ha una grande forza, è arrivata qui che nemmeno sapeva di averla, ha conosciuto Inuyasha, se ne è innamorata e in tutto questo la sua forza spirituale non ha fatto altro che aumentare! -

- Normalmente una miko è una vergine dell'altare votata al Kami del santuario che serve – proseguì Kaede - se decidesse di sposarsi dovrebbe quanto meno lasciare il suo incarico. Ma in rari casi, è possibile fare un'eccezione ed io credo proprio che Kagome sia uno di questi. Se anche decidesse di non accettare avrebbe comunque i suoi enormi poteri, e ad occuparsi del tempio dovrebbe essere un gruppo di persone normali e tanti saluti ai voti e ai formalismi, quindi non ha senso tenerla lontana da questo ruolo solo perché vuole... vivere una vita normale. -

Kagome non sapeva che dire, dopo quello che era successo con Inuyasha, a sentire questi discorsi le veniva solo una gran voglia di piangere. Ma sì, poteva anche accettare senza problemi, tanto Inuyasha non la voleva, gliel'aveva detto chiaramente! Nonostante questo non riuscì a non chiedere:

- Ma agli abitanti andrà bene? Voglio dire... qui non si tratta di una semplice miko che si sposa... ma di una che si accompagna addirittura a un mezzodemone. Temo che sarei un'onta per tutto il villaggio... - Inuyasha poteva anche non desiderarla come donna, ma aveva detto che la voleva al suo fianco, quindi immaginava che in qualche modo sarebbe rimasto con lei e, anche se non fosse successo niente, le malelingue fanno presto a chiacchierare.

- Tranquillizzati Kagome. - le rispose Kaede con un sorriso – Sia tu che Inuyasha siete molto benvoluti nel villaggio. Tu sei la reincarnazione di Kikyo, sei la sacerdotessa che ha sconfitto Naraku e distrutto la Sfera, ci hai salvato innumerevoli volte, gli abitanti hanno un'autentica venerazione per te. Perché credi che il capovillaggio sia venuto a parlarmi?! E anche Inuyasha, ci ha sempre difesi e protetti in questi anni, hanno imparato tutti a contare su di lui. Nessuno avrà niente da ridire su voi due, vedrai. -


 

Inuyasha e Miroku camminavano in silenzio verso la loro destinazione. Miroku stava aspettando pazientemente che il mezzodemone si decidesse ad aprire bocca, era evidente che tra lui e Kagome fosse successo qualcosa.

“Roba da pazzi!” pensava Miroku “Non più tardi di ieri sera si giuravano amore eterno e stamattina hanno già bisticciato... Non cambieranno mai! Ma che diavolo sarà successo?! Non sarà che Inuyasha...” lo colse un orribile sospetto. Doveva sapere!

- Allora?! Si può sapere che è successo tra voi due?! - chiese fingendo indifferenza – Stamattina avevate certe facce... avete già litigato?! -

- Niente che ti riguardi! - tagliò corto Inuyasha, figurarsi se poteva mettersi a parlare di certe cose con quel pervertito di Miroku!

- Eh no, bello mio! Non te la cavi così! - lo minacciò Miroku fermandolo con il bastone – Sono tre anni che ci tormenti tutti con i tuoi musi lunghi e i tuoi sospiri! Adesso la donna dei tuoi sogni è finalmente tornata da te e tu sei ancora di malumore? Sputa il rospo! Che hai combinato, stupido cagnaccio? -

Inuyasha lo guardò per un attimo, indeciso, Miroku sarà pure stato un maniaco ma in fatto di donne ne capiva sicuramente più di lui

- E va bene... ma se ti azzardi a fare commenti osceni giuro che ti spacco la faccia! - concluse minaccioso

- Non mi permetterei mai! - rispose Miroku quasi offeso

Con molte difficoltà e reticenze Inuyasha raccontò tutto l'accaduto al monaco, quando terminò Miroku lo guardava inorridito.

- Stai scherzando, vero?! - mormorò – Mi stai dicendo che un boccon... voglio dire... una donna di rara bellezza come la Divina Kagome ti si è offerta spontaneamente e tu.... L'HAI RIFIUTATA????!!!! - lo agguantò malamente per il risvolto del suikan – POSSIBILE CHE TU NON ABBIA IMPARATO PROPRIO NIENTE IN TANTI ANNI AL MIO FIANCO???!!!! MA CHE TI E' SALTATO IN TESTA?! - urlò furibondo

- E allora che avrei dovuto fare, eh?! Io la amo davvero, cosa credi?!!! - gridò Inuyasha divincolandosi dalla sua stretta e lanciandogli un'occhiataccia stizzita.

Miroku lo guardò sbalordito.

- Evviva! Ce ne è voluto di tempo, ma finalmente l'hai ammesso! Congratulazioni! E lei che ti ha detto? - gli chiese sorridente

- Come sarebbe a dire “lei che mi ha detto”?! - grugnì Inuyasha

- Vu-vuoi dire che... non gliel'hai detto? - Miroku era di nuovo sconvolto

- Ce-certo che no! Non è mica una cosa che si dice così su due piedi! Non ero pronto! - balbettò Inuyasha imbarazzato

- Quindi tu l'hai rifiutata senza uno straccio di spiegazione e ti stupisci che lei si senta offesa?! - “Questo ragazzo è un caso disperato!” pensò Miroku

- Infatti non capisco! Io ho... “difeso il suo onore”, dovrebbe essermi grata! Non credevo che Kagome fosse quel tipo di donna! - aveva ancora davanti agli occhi quell'asciugamano microscopico... gli sarebbe bastato allungare appena una mano e lei... un brivido gli percorse la schiena.

- “Quel tipo di donna” dici tu?! Io vedo solo una donna innamorata! - lo biasimò Miroku scuotendo il capo – Mi dispiace per te, Inuyasha, hai morso la mano che ti nutre! E questo un bravo cagnolino non lo fa! -

- Quella “mano”, come dici tu, sembrava decisa a cacciarsi nei guai. Ho dovuto impedirglielo!- si giustificò il mezzodemone

- Io invece non mi sarei fatto pregare! - gli rispose secco Miroku – La ami, no?! E allora qual'è il problema?! -

- Il problema... - sibilò Inuyasha a denti stretti – ...è che prima voglio sposarla! -


 

- Sango! Sono disperata! - singhiozzò Kagome tra le lacrime.

La Vecchia Kaede se ne era ormai andata, portando con sé la notizia che Kagome avrebbe riflettuto sulla sua proposta. Appena rimaste sole Kagome era esplosa e aveva confidato all'amica gli avvenimenti della notte precedente. Si erano interrotte solo quando i bambini si erano svegliati, ma la situazione sembrava talmente disperata, alla povera Sango, che dopo una veloce colazione aveva chiesto a Rin e Shippo di occuparsi delle gemelle, in modo da poter parlare tranquille, il piccolo Hideki attaccato al seno.

- Sango, sono stata una vera stupida! - continuava disperata Kagome – Dovevo capirlo subito! Ecco perché ci teneva tanto che facessi la miko! Sapeva che non m'avrebbe mai sfiorato nemmeno con un dito! -

- Calmati Kagome, dev'esserci una spiegazione... ieri sera... diceva di voler stare con te, di volerti al suo fianco... non può aver cambiato idea così all'improvviso! - cercava di calmarla Sango

- E' tutta colpa mia e della mia scenata! Non capisci?! L'ho messo con le spalle al muro! Come con Kikyo, era pronto a morire con lei solo per il senso di colpa, e io ho fatto la stessa cosa! Gli ho scaricato addosso la responsabilità della mia scelta, capisci, lui si sente in dovere di stare con me perché io ho lasciato tutto per lui e non posso più tornare indietro, ma la verità è che non mi vuole... ama ancora Kikyo, io lo so, mi sopporta solo perché le somiglio... Anzi, no! Mi odia perché non sono lei... -

- Kagome, non dire sciocchezze! Respira, per carità! Calmati e respira! Quello che dici non ha senso, credimi, io l'ho visto! Sono tre anni che mi gira intorno come un fantasma, sembrava l'ombra di sé stesso, lo pescavo continuamente con lo sguardo perso nel vuoto a sospirare. Shippo dice che entrava nel pozzo ogni tre giorni, sperando di riuscire a venire da te. Credimi Kagome, è per te che sospirava, eri tu che gli mancavi, non Kikyo! - non sapeva più cosa dire per convincerla – Stasera sarà di nuovo qua, parlagli e vedrai che vi chiarirete. -

Sango cercò di abbracciarla ma, sentendosi stringere, il piccolo Hideki cominciò a piangere

- Perdonami tesoro – mormorò Kagome accarezzandolo – Questa brutta zia sta rompendo le scatole proprio a tutti... - il bimbo si calmò stringendole un dito e anche Kagome sembrò rilassarsi un po', la tranquillità di Hideki era contagiosa.

- Non pensarlo nemmeno Kagome. Guarda anche Hideki ti vuole già bene. -


 

- Anche questa è fatta! - canticchiò allegro Miroku stiracchiandosi – Possiamo finalmente tornarcene a casa, così parlerai con la Divina Kagome, le farai la tua bella proposta e vivremo tutti felici e contenti! -

- No, Miroku, io non vengo – rispose Inuyasha

Il monaco lo guardò allarmato e Inuyasha proseguì

- Devo fare prima una cosa e ho bisogno di Totosai, è l'unico che può aiutarmi. Tu vai pure senza di me. - concluse serio e si allontanò di corsa

- Ehi... aspetta Inuyasha! Tra quanto tornerai? - gridò

- Non lo so, presto spero! - rispose correndo via


 

- Amore, sono a casa! Ti sono mancato, vero?! - era il tramonto quando Miroku varcò la soglia di casa gli occhi chiusi, le braccia aperte e le labbra protese in attesa del suo bacio di bentornato.

Era ancora in quella posizione quando Sango gli passò di fianco come una furia, fiondandosi fuori, Hiraikotsu in pugno:

- Dov'è quello stupido??!!! - gridò inferocita - Voglio aprirgli quella testaccia bacata, come una noce, e darla in pasto ai porci, ammesso che non la sputino! -

- Anch'io ti amo tanto, tesoro... - continuò da solo Miroku, poi si rassegnò a tornare serio – Inuyasha non c'è. E' andato da Totosai. - spiegò

- Che cosa??!!! Kagome è in quello stato e quell'idiota si preoccupa di far lucidare la sua stupida spada???!!! Io lo sbudello!!! -

- ... ti amo soprattutto perché sei dolce e delicata. - ricominciò Miroku – Dov'è la Divina Kagome? - chiese guardandosi intorno

- E' a casa della Vecchia Kaede, le ho detto che poteva restare da noi ma ha paura di disturbare. - spiegò Sango – Non posso crederci, è tutto il giorno che quella povera ragazza lo aspetta piangendo e quello stupido, non torna! -

- Non dovresti giudicarlo così male, povero Inuyasha... - mormorò Miroku

- Ma come?! Proprio tu lo difendi?! Hai idea di cosa ha fatto?! E' convinta che lui non la ami!!! - poi si fermò di colpo – Tu lo sai... sì... tu lo sai!!! Il tuo amichetto t'ha raccontato tutto, vero?! Sputa il rospo, allora! Ha ragione Kagome?! Vuole lasciarla?! - era inferocita

- No, vuole sposarla. - rispose calmo Miroku sorridendo malizioso

Sango lo fissò a bocca spalancata, Hiraikotsu le cadde di mano.

- Spo-sposarla... - sentì le ginocchia cederle di colpo e si accasciò a terra, era stata così in pena tutto il giorno – Inuyasha... vuole sposarla?! Inuyasha??!!! -

- Già, proprio così! A quanto pare il nostro amico è un perfetto gentiluomo e vuole fare le cose in regola! Vedi, l'hai giudicato male... - le spiegò Miroku chinandosi accanto a lei

- Ma-ma... i-i demoni... si sposano? - balbettò Sango incredula

- Non ne ho idea, ma a quanto pare Inuyasha ci tiene molto, Kagome è un'umana e anche lui è umano per metà e se vivranno nel mondo degli umani vuole poterlo fare a testa alta, credo. Non vuole che lei debba vergognarsi, sarà già abbastanza strano avere un marito con le orecchie da cane. - rifletté Miroku

- Oh Miroku, ma è meraviglioso, corro subito a dirglielo... - esclamò Sango

- Niente affatto, mia cara, noi ce ne staremo buoni buoni a farci gli affari nostri! Non ho nessuna intenzione di rovinargli un momento del genere, è una cosa troppo personale per un uomo! -

- Ma Kagome sta soffrendo così tanto... - protestò Sango

- Allora consolala, stalle vicina, impediscile di fare pazzie finché Inuyasha non torna, ma guai a te se provi a spifferarle qualcosa – la rimproverò dolcemente


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Angolo dell'autrice:

Eehhh... quante paranoie ci facciamo noi donne! Anche i maschietti però non scherzano! Specialmente quelli all'antica come Inuyasha...

Ma cosa avrà in mente? Cosa può essere più importante che tornare subito dalla sua Kagome implorando perdono?!

Per scoprirlo dovremo aspettare ancora un po'.

Alla prossima! ^_^

   
 
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