*Autore: Rota
*Titolo: Un altro cielo
*Fandom: Kuroko no Basket
*Personaggi: Kasamatsu Yukio, Kise Ryota
*Pair: KasaKise implicito
*Genere: Fluff, Introspettivo
*Avvertimenti: leggero Shonen ai, What if...?, Flash fic
*Note: Continuo ad avere una voglia infinita di questi due, nonostante ci scriva sopra in maniera abbastanza costante.
Non sono riuscita a pubblicarla per il KasaKise Day, non ho avuto proprio tempo. Rimedio stasera ùù
Siccome di solito faccio tutto dal punto di vista di Yukio, questa volta ho cercato di farlo dal punto di vista di Ryota. Buona lettura (L)

Ha lo sguardo rivolto in alto, racchiuso tra palpebre pesanti che lo riducono a una fessura sottile e poco più.
Il caldo dell'estate che finisce atterra il poco vento che potrebbe refrigerare la pelle esposta dalla divisa del collo e delle mani, donando un senso di appiccicaticcio secco abbastanza fastidioso; la noia e l'attesa rendono più concreto il peso del corpo appoggiato al muro per le sole spalle, lasciandolo in equilibrio precario. 
La scuola, attorno, nasconde uno studente annoiato che ha appena finito le proprie lezioni.
Tutto diventa niente, quando al rumore ritmico di un piede che ha trovato uno strano modo per distrarsi si unisce la marcia cadenzata di una persona sempre più vicina.
Ha già pronta l'intenzione del sorriso sincero, e questo lo sorprende come la forma strana di una nuvola bianca. Rimane a guardare quel candore e a considerare la piega delle proprie labbra. La striscia si allunga e si stira, la leggerezza del suo cuore accelera e lo priva di consistenza reale. Una falla si allarga, finisce di trattenere il fiato.
La nuvola è sparita, non c'è dubbio, e lui si ritrova a guardare un altro cielo ancora più azzurro e terso.
-Allora, andiamo?
Yukio non è più irritato del solito, né nel tono né negli occhi, anche se le sue sopracciglia sono piegate verso il basso in un'espressione di disappunto: vuole solo dare senso a quel sentimento di attesa, senza lasciarlo in sospeso - Ryota quindi raccoglie la propria cartella da terra e gli sorride, pronto a tornare a casa assieme a lui.