12/07/2008
9 recensioniDetto fatto! Ho mantenuto la promessa fatta oggi poco dopo l'ora di pranzo a -2$bill-!
Spero che questa fic non ti deluda visto che è un po', come dire, 'speciale' ecco!!
Infatti avrà due capitoli!
Buona lettura a tutti!
Spero che questa fic non ti deluda visto che è un po', come dire, 'speciale' ecco!!
Infatti avrà due capitoli!
Buona lettura a tutti!
~ Ricordi d'Infanzia ~
. Capitolo 1 .
. Capitolo 1 .
Non era riuscita a fare a meno di fermarsi, era stato più forte di lei ed ora osservava con aria nostalgica quella locandina che svettava, colorata e quasi luminosa, tra vari annunci pubblicitari, tremendamente scuri al suo confronto, ma forse era solo una sua stupida impressione.
" Il Teatrino delle Marionette di Akasuna no Sasori.", e di seguito venivano poi riportati alcune date e prezzi che lesse velocemente, imprimendoseli inconsciamente nella sua mente.
" Che c'è Sakura? Sei interessata a quello stupido spettacolo per mocciosi?", la ragazza dai capelli rosa distolse subito lo sguardo, imbarazzata, spostandolo sulla sua migliore amica che, con un sorriso divertito e irritante, la fissava con il capo inclinato.
" No. Ma che dici, Ino?! Hanno fatto solo un ottimo lavoro di grafica pubblicitaria, quei colori attraggono subito. Non è mica il contenuto.", si difese coraggiosamente l'Haruno, spostando tutto sul campo 'tecnico' del manifesto.
Non poteva mica mostrare alla sua amica/rivale le sue 'debolezze', perché sì, quella locandina poteva piazzarsi benissimo tra i primi posti delle sue debolezze, questo perché riguardava la sua prima cotta infantile, avuta a sette anni.
Sinceramente pensava di averla dimenticata ma invece, dopo undici anni, tornava a farsi prepotentemente avanti nei suoi ricordi, lasciandola un poco confusa ed eccitata.
" Andiamo allora?", esclamò la bionda impaziente.
" Sì... ok.", e insieme si incamminarono, chiacchierando, verso la facoltà universitaria che frequentavano.
Sakura però aveva la testa da tutt'altra parte e rispondeva distrattamente alle domande che le venivano poste, tutti i suoi pensieri erano rivolti al giorno del suo settimo compleanno, festeggiato eccezionalmente con uno spettacolo di marionette.
Ripensandoci si accorgeva che aveva ancora ottimi ricordi di quel giorno.
Si ricordava come si era incantata davanti alla grazia di quelle marionette.
Davanti ai loro movimenti leggeri e dolci ma pur sempre controllati.
A Sakura era sempre piaciuto tenere tutto sotto controllo e forse era anche per quello che era rimasta colpita da tutta quella maestria nel gestire tutti quei fili e forse era anche per quello che di fronte al marionettista aveva sentito le sue guance ancora paffute ardere.
Sasori, anche agli occhi di una bambina di sette anni, era bellissimo. Aveva un viso che, come una marionetta, sembrava scolpito da quanto era perfetto e liscio, capelli rosso fuoco un poco ribelli e profondi occhi castani.
L'Haruno sospirò, abbassando appena il capo.
Non doveva 'ricascarci'.
Non dopo aver passato la sua vita, fino agli undici anni, a pensare a quel ragazzo, e a ritagliare sue foto dai giornali dagli undici anni ai quindici.
Non doveva succedere di nuovo.
Tra qualche giorno avrebbe festeggiato tre anni con il suo ragazzo, Gaara - che guarda caso aveva i capelli rossi come il marionettista -, e non poteva permettersi di pensare agli altri.
Ma ormai era troppo tardi... Akasuna no Sasori era ormai tornato prepotentemente nei suoi pensieri e sembrava non volerla più lasciare.