Solo a sentire quel nome Thomas sentì un brivido freddo lungo la schiena e non riuscì a muoversi o a proferire parole alcuna.Rimase li,con la bocca semiaperta e lo sguardo fisso verso Jimmy,incredulo.Dopo tutti questi anni,lui era qui.Erano passati quasi dieci anni,una guerra mondiale e uno sventato arresto per “atti contro la natura e contro dio”;Thomas era cambiato,e anche tanto,sia nell’aspetto(mano inclusa)che nel carattere ma ora che Jimmy gli aveva dato quella notizia non riusciva a smettere di immaginarsi come potesse essere diventato il duca,il suo duca,dopo tutti quegli anni.
Il suo primo amore,il primo uomo che l’aveva fatto sentire amato,voluto,desiderato,il primo che lo aveva fatto sentire importante,il primo che gli aveva fatto provare quella stupenda sensazione di essere l’unico e non solamente uno dei tanti.
Nei suoi sogni di ingenuo ventenne,nel 1910,aveva già immaginato tutto. Ovviamente era conscio che un paese dove era ancora disdicevole mostrare le caviglie in pubblico non potesse accettare due uomini che convivono assieme e si amano apertamente,ma per lui avrebbe accettato anche di stare all’ombra di una giovane ereditiera sposata solo per soldi.
Una casa grande,magari con qualche figlio di Philip che scorrazza per il giardino giocando con un cane,la moglie che prende il the con le amiche in veranda e il suo duca li,con lui,nelle sue stanze private,a bere vino e parlare di teatro,d’arte e di musica nudi,nel loro letto,avvinghiati l’uno all’altro.
Il suo profumo è ancora stampato nella sua memoria,un’acqua di colonia da toni muschiati con un pizzico di menta il tutto mischiato al lieve sentore di pino della sua brillantina per capelli….
E invece no,niente di tutto questo.Lo aveva gettato via,illudendolo;lo aveva sedotto e abbandonato come una comunissima donnicciola speranzosa,di quelle che i vedono per poche sterline al cinematografo.Lo aveva trattato esattamente come gli altri,aveva rovinato tutta quell’atmosfera magica spezzandogli il cuore e  facendolo sentire come uno di quei ragazzi poveri e disperati che si vendono nei vicoletti bui di Londra;sporco,disperato e solo.

“Thomas allora,pensi di metterci molto?”

Jimmy lo risvegliò dal torpore in cui era caduto pensando ai bei(?) tempi andati,quando era giovane,ingenuo e sognatore. Adesso è solamente un uomo solo,vicino ai quaranta,con una mano simile a una creatura di Jules Verne e un bagaglio pieno dei sogni infranti,quei sogni che proprio il Duca di Crowborough aveva avuto l’onore di distruggere per primo.

“Cinque minuti e arrivo”

Mai come oggi Thomas sperò che la sua livrea diventasse un’armatura per proteggerlo dal mondo esterno.