Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: Anycolouryoulike    12/04/2014    1 recensioni
Decise di iniziare quella specie di diario o, come l’aveva spesso definito nella sua mente, “discarica dei pensieri”. Poggiò la piccola punta della penna tracciando linee sottili che composero una data in alto a destra “24 aprile” e subito scrisse un titolo centrale
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



La vecchia carta da parati sembrava conferire un colore giallognolo pesino all’aria che respirava, con quei piccoli fiorellini disegnati su a piccoli intervalli regolari, piccoli fiorellini viola che si interrompevano in parti dove ormai la pelle gialla strappata lasciava fuoriuscire la carne bianca del muro. Alla base piccoli ghirigori di rami si inseguivano circondando le quattro pareti in un anello azzurro immerso nel giallo.
Il parquet portava segni di graffi di qualche belva passata per caso di lì. Una distesa di alberi intervallata da qualche buco dove la polvere grigia cresceva come un piccolo topo pronto a fuggire la belva.
Una sedia malandata restava inchiodata al suolo con una fodera verde macchiata di caffè e una giacca logora poggiata sullo schienale.
Un tavolino con tazze e teiera poggiati sopra.
Alle pareti dei quadri di vecchi antenati osservavano il tutto con aria superba e un piccolo specchio con un rasoio da barba entrambi costellati da piccoli pois rossi.
Intorno un vecchio profumo di libri rilegati in pelle e la vista offuscata dal pulviscolo.
Fasci di luce si facevano spazio tra la finestra socchiusa e una porta che delle volte scompariva lasciando un cornicione troppo stretto come unica via di fuga per difendersi da un nemico invisibile dagli occhi rossi che, nel buio, illuminava ogni spazio più recondito della stanza e della sua testa.


Adesso rannicchiato sul suo piccolo letto Vincent stringeva convulsamente tra le mani un piccolo quadernetto bianco con i bordi piegati e rovinati dall’usura. Tra i denti stringeva una penna pronta per essere usata ma che nelle sue mani si sarebbe rivelata troppo pesante.
Sbarrò gli occhi in un momento di pazza lucidità, mosse le mani prendendo nella sinistra il quadernetto e nella destra la penna. Dopo aver poggiato le spalle al muro e tirato le ginocchia al petto decise di iniziare quella specie di diario o, come l’aveva spesso definito nella sua mente, “discarica dei pensieri”
Poggiò la piccola punta della penna tracciando linee sottili che composero una data in alto a destra “24 aprile” e subito scrisse un titolo centrale:
“Supposizioni impossibili ma verosimili di un uomo troppo ragazzo e poco bambino.”
 
Girando nel campo di grano mi son soffermato a guardare le spighe, i corvi, gli spaventapasseri.
Con un di loro in particolare ho intrattenuto una breve conversazione riguardante lo scorrere della vita. Lo spaventapasseri, abituato a guardare il sole rincorrere la luna e la luna rincorrere il sole, mi ha semplicemente spiegato che la vita è aspettare la morte, che la morte si aspetta e si accetta così com’è senza potersi lamentar;  arriva e basta.

Al che io ho risposto dicendo “La vita non è aspettare la morte. La vita è aspettare la vita.”

“La vita è vita, si vive la vita così come si vive la morte”- mi ha risposto tranquillo muovendo un braccio per scacciare una mosca-” La vita è il tempo, la morte è l’eternità. Si vive per il tempo e si muore per l’eternità.”

“Quindi non si muore” affermo convinto

“Si muore per sempre, si vive per poco.”

Son ritornato a casa, mi son steso su questo letto e ho deciso di aspettare la morte. 









 
Dedicata a Van Gogh e ispirata a vari suoi quadri. A tutti i suoi quadri. Ispirata a lui.
"Nella mia febbre cerebrale o follia, non so come chiamarla, i miei pensieri hanno navigato molti mari."
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: Anycolouryoulike