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Autore: _SillyLoveSongs_    19/04/2014    5 recensioni
Dal testo:
"Quanto sono importante per te?-
...
"Sei così importante che ti permetto di rubare a questa bocca quanti baci vorrai, McCartney.-"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quanto sono importante per te?

 

 

 

 

-John?-

Il nome dell’amante fuoriesce leggiadro dalle labbra protese di Paul, che si ritraggono appena pronunciata quella parola. Vengono sfiorate dalla punta della lingua, la quale pare intenzionata ad accertarsi che l’aroma del bacio di John permanga ancora la bocca di Paul. Il ragazzo cela la domanda appena posta oltre la schiena di John, contro cui si adagia il mento. La mascella freme inaspettatamente a causa del contatto con quella pelle perlacea, su cui la brezza marzolina distende con pazienza numerosi brividi. Quella dispensatrice di frescura inaspettata e sospiri infastiditi, scosta discretamente la tenda della finestra schiusa, prima di avvicinarsi altrettanto cautamente a quelle figure avvolte dalle lenzuola. Si insinua fra esse, mossa da quella curiosità che la conduce lungo le membra di Paul, che trasmette il proprio brivido a John, che in risposta aspira una profonda boccata dalla sigaretta. L’estremità ardente viene privata della voluta di fumo che genera, disgregata da quell’ospite informe che impregna presto dli arti degli amanti.

John curva le labbra in un sorriso, appagato dalla rochezza sensuale della voce di Paul. Adagia il palmo della mano contro il ginocchio aderente al petto, incurante della cenere che trova rifugio lungo la superfice del materasso.

-Dimmi, piccolo.-

Le mani di Paul offrono una carezza maggiormente amorevole al petto di John, udendo il termine affettuoso utilizzato dal ragazzo per definire il proprio amante. Le labbra di John si racchiudono nuovamente attorno alla sigaretta, come nel tentativo di non cedere al vento persino quella parola affettuosa, ma di preservarla dalla disgregazione. Una protezione di cui vorrebbe godere anche il corpo di Paul che attira quello di John in un abbraccio possessivo, che risulta al contrario, lieve e cullante.

La mano di John annaspa alla ricerca delle dita di Paul, a cui si intreccia. Fantastica sull’indissolubilità di quella posa che, immagina, ricorderebbe a qualunque spettatore uno dei dipinti che John apprezza.

Ma John si bea della solitudine che lo circonda e che non permette ad alcuno sguardo di analizzare le sue forme; una riservatezza di i quadri da lui così stimati non godono.

-Quanto sono importante per te?-

Le labbra di Paul modellano autonomamente quella frase, che possiede l’autenticità delle domande dei bambini che accompagnano gli attimi precedenti al sonno.

Quei momenti violati unicamente  dal desiderio di offrire e donare incondizionatamente la sincerità, che non vengono offerti dalla caotica realtà del giorno. Di quest’ultima le orecchie sensibili degli innamorati percepiscono unicamente l’inarrestabile frenesia automobilistica, ammantata però dall’oscurità che ha accompagnato docilmente le parole di Paul.

John sorride di quella serietà puerile a cui avrebbe risposto con adulta ironia.

Preme l’estremità della sigaretta contro il posacenere, permettendo a numerose volute di fumo di congiungersi con la brezza primaverile, attraverso un abbraccio famelico. Lo stesso con cui John circonderebbe le membra di Paul, che si limita ad osservare maliziosamente.

Scosta i capelli disordinati dalla fronte prima di esclamare:

-Sei così importante da avermi fatto rinunciare alla mia preziosa sigaretta.-

Nonostante sia goloso dell’espressione di Paul, provocata da quella risposta, John curva il capo verso il collo dell’amato contro cui protende le labbra umide.

Paul abbandona un sospiro appagato, reclinando il capo e offrendo il tepore della propria pelle ai baci di John che si fanno più avidi. Uguale caratteristica assumono le mani di John, che colmano con le proprie carezze la schiena di Paul, avvicinandola maggiormente al proprio corpo.

Con un gemito infastidito, il naso di John abbandona l’incavo creato dalla spalla di John, per risalire lungo la mascella di cui delinea il profilo con un movimento derisorio.  Si congiunge infine con quello di Paul, rivolto verso le labbra che modellano un sussurro.

-Solo questo?-

John rivela la dentatura regolare, in un sorriso che illude anche la notte della presenza di una luminosità improvvisa.

-Sei così importante che ti permetto di rubare a questa bocca quanti baci vorrai, McCartney.-

Paul saggia con la punta della lingua il labbro inferiore di John, che risponde alla provocazione del ragazzo con un bacio impetuoso che conduce i corpi improvvisamente accalorati lungo le lenzuola.

Persino la brezza insistente dirige il proprio interesse alle suppellettili, permettendo al tepore di circondare quelle membra sinuose.

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice:

Ok, dubito che questo mostro letterario possa definirsi storia.

Io preferisco definirlo il parto improvviso della fantasia che mi ha tenuta sveglia fino a quest’ora tarda e che mi ha dato la forza di premere sui tasti, quasi senza riflettere sul contenuto di ciò che stavo scrivendo, tanta era l’ispirazione.

Vogliate lasciarmi un parere, o voi che vi siete addentrati nella lettura ;)

Un bacio

Giulia

  
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