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Autore: Smile Boy    27/04/2014    9 recensioni
Lo sai perchè ti ho rapita?
Non lo sai?
No...tu non puoi saperlo...
Vuoi conoscere il motivo?
Certo che vuoi conoscerlo...
Il motivo è...strano...
Tu mi ricordi qualcuno...
Guardami!
Tu...mi ricordi...Lei...
Lei chi? Ti domanderai...
Lei...la mia Harley...
La mia bellissima Harley...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harley Quinn aka Harleen Quinzel, Joker aka Jack Napier
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente sono riuscito a pubblicare questa storia sul mio personaggio preferito:Joker! Se vi piace lasciate una recensione, anche piccola, mi aiuterà a capire se la storia é perlomeno scritta bene...:/ Buona lettura a tutti :)

 


Guardami...
Non senti il dolore che sta devastando il mio cuore?
Non lo senti?
No...tu non puoi sentirlo...
Non le vedi le lacrime che mi stanno rovinando il trucco?
Non le vedi?
No...tu non puoi vederle...
Non hai un minimo di compassione per me?
Non ce l'hai?
No..tu non puoi averne...
Guardami...Guardami quando ti parlo!
Smetti di piangere, smetti di distogliere lo sguardo da me...
Smettila!
Abbiamo poco tempo, quindi devo fare tutto questo in fretta, non c'è mai tempo per nulla...
Ma non perdiamoci in chiacchiere...Lo sai perchè ti ho rapita?
Non lo sai?
No...tu non puoi saperlo...
Vuoi conoscere il motivo?
Certo che vuoi conoscerlo...
Il motivo è...strano...
Tu mi ricordi qualcuno...
Guardami!
Tu...mi ricordi...Lei...
Lei chi? Ti domanderai...
Lei...la mia Harley...
La mia bellissima Harley...
Ecco, osserva questa foto...
Guarda com'è bella...Guarda che bei lineamenti...guarda i suoi splendidi capelli biondi...guarda...guarda...
Sai cosa le è successo?
Non lo sai?
No...tu non puoi saperlo...
Lei...lei non c'è più...
Lei...lei è morta...
Morta...
Lui...Lui ha ucciso la mia adorata Harley...
Lui...Il cavaliere che non uccide...
Lui...Il cavaliere oscuro...
È stato lui! Solo lui!
Guardami! Guardami!
Lo sai com'è successo?
Lo sai?
No...tu non puoi saperlo...
Te lo devo raccontare io.
Faceva freddo quella notte...cadeva la neve...
Il luna park era deserto...non un'anima vi era in quel posto che donava felicità...
Era il suo compleanno, volevamo festeggiare in una maniera un po' diversa dal solito.
Non facendo saltare per aria le auto di un parcheggio...
Volevamo qualcosa di più tranquillo...
Entrammo, come due normali clienti...
Subito lei si precipitò verso la giostra con i cavalli, la galleria degli specchi e quella dell'orrore...
Era felice come una bambina il giorno di Natale...Saltellava di qua e di là, presa dall'euforia più sfrenata.
Ad un tratto si bloccò davanti al tiro a segno, fissando estasiata i mucchi di pupazzi che vi erano sistemati all'interno.
-Jokeruccio!- urlò con la sua vocetta stridula -Mi prendi quello là?-.
M'indico un grosso peluche che raffigurava un clown con i capelli rossi e un vistoso sorriso cucito sul volto.
Ghignando tirai fuori dalla giacca il mio revolver e cominciai a sparare ai bersagli.
Sei colpi, sei bersagli colpiti perfettamente.
Con aria soddisfatta feci roteare sul dito l'arma e la rimisi al suo posto.
-Ma che bravo!- esclamò nuovamente lei -Ora, vai a prendermelo!-.
Sospirando saltai il bancone, lo presi e glielo consegnai.
-Ti piace?- chiesi dolcemente.
-Oh si!- trillò lei felice -Sembra proprio te!-.
Mi guardò affettuosamente...I suoi occhi penetrarono profondamente nel mio animo.
Provai una strana sensazione, sentii il cuore battere forte...
Strano...che cosa mi stava succedendo?
-Jack...-.
Jack?
Da quanto tempo Harley non mi chiamava con il mio vero nome?
-Si, che cosa c'è?-.
-Tu mi ami?-.
Proferì queste parole velocemente, quasi volessero sfuggire, timide, per poi disperdersi velocemente nell'aria.
Non dissi nulla, rimasi immobile a fissarla, con aria sconcertata.
Non riuscivo a risponderle, non riuscivo a trovare le parole giuste.
Quel mio silenzio la mise visibilmente a disagio, evitò il mio sguardo e strinse forte al petto il pupazzo, quasi cercasse affetto da lui.
Mi avvicinai lentamente...
Rivolse nuovamente i suoi bellissimi occhi verso di me, il suo viso coperto da un soffice strato di trucco bianco non nascondeva alcuna emozione.
Aspettava quelle parole...
Quelle due magiche parole che legano due anime per l'eternità.
Le presi dolcemente i fianchi e tirai verso di me, finchè i nostri corpi infreddoliti dal gelo si toccarono.
Mi cinse il collo con le sue braccia, chiudendo gli occhi, avvicinò la testa in cerca di un contatto...
Silenzio.
Non un sussurro, un suono.
Nulla.
Il mondo attorno a noi sparì...
Non faceva più freddo...
Non sentivo nulla.
Solo le sue dolci calde labbra sulle mie...
Poi le nostre lingue iniziarono a danzare, prima lentamente poi sfrenate, quasi ostili.
Durò poco quel momento magico, un mio sospiro rovinò tutto...
-Cosa c'è caro?- chiese lei staccandosi, assumendo un'aria preoccupata -Non...Non ti è piaciuto?-.
-Oh, si- risposi io sforzando un sorriso.
Harley ricambiò sorridendo a sua volta, facendo cadere le braccia lungo il mio corpo.
-Ti amo Joker-.
-Anch'io ti amo-.
-Promettimi che non mi lascerai mai-.
-Prometto-.
Ci fu un lungo silenzio, rimanemmo abbracciati.
Immobili.
Silenziosi.
Eravamo come due anime che per non cessare di esistere dovevano rimanere vicine...
Avevo sempre cercato di non essere troppo romantico...
Non avevo mai osato a tanto come in quella sera.
Ho sempre provato di tenere le distanze da lei...ma in quell'occasione proprio non ci riuscii...
Era il suo compleanno in fondo.
-Jokeruccio!- esclamò lei rompendo la quiete con la sua solita voce giocosa -Possiamo salire sulla ruota panoramica?-.
-D'accordo- risposi sospirando.
L'accompagnai alla giostra tenendola per mano.
Quando arrivammo nei pressi dell'entrata cercai i comandi e diedi corrente.
La ruota s'illuminò come un simpatico albero di Natale e con un sinistro rumore metallico incominciò a girare.
-Bene, saliamo Har...-.
Non la vidi più.
Un attimo prima era vicino all'ingresso...e ora?
Era sparita?
-Jokeruccio!-.
La sua voce proveniva dall'alto.
Alzai lo sguardo, era già salita su un carrello della giostra senza di me.
-Vieni, sali!- urlò nuovamente agitando il pupazzo per aria.
-Arrivooooo!-.
Ma...
Ma qualcosa mi bloccò.
Il mio corpo s'irrigidì all'improvviso...il sudore cominciò a bagnarmi la fronte...
Era come una sensazione...un presagio funesto.
Qualcosa di familiare...
Sentivo vibrare l'aria attorno a me...
Un pericolo...
No...
No.
Non poteva essere.
D'istinto alzai la testa verso il cielo.
Eccola...
La vidi...
Quella figura che faceva ombra alla luna...
L'ombra del cavaliere oscuro.
L'ombra di Batman.
Improvvisamente la sagoma cambiò direzione, si stava dirigendo verso il luna park.
Verso di noi.
Con immenso orrore lo vidi puntare verso la ruota panoramica.
-Harley!- urlai a squarciagola -Scendi di lì, presto!-.
Ma lei non mi sentii...
La maestosa figura dell'uomo pipistrello planò verso l'attrazione e si posò su uno dei carrelli.
Quello davanti ad Harley...
Senza farsi prendere alla sprovvista ella saltò sul tettuccio e tirò fuori il coltello, mente con l'altra mano teneva ancora saldo il nostro pupazzo.
Volevo fare qualcosa, lei era in pericolo, lassù...
Mi guardai frettolosamente attorno, la mia attenzione ricadde sui comandi della ruota.
Si, dovevo fermarla.
Tirai la leva e con un tonfo metallico l'attrazione si fermò.
I due erano sul punto più alto, si stavano studiando.
Fu Harley ad attaccare per prima: roteò il coltello in mano e fece partire un fendente velocissimo che per poco non sfiorò il viso del cavaliere oscuro.
Con una furia cieca continuò a menare colpi a destra e sinistra, puntava alla testa, voleva fargli perdere l'equilibrio.
Ad un tratto l'errore.
L'uomo pipistrello si sbilanciò.
Lei se ne accorse...e fece il suo errore.
Con un incredibile salto e il coltello in aria si lanciò sul rivale in un attacco che parve dettato dalla follia.
Il colpo di grazia.
Ma...
Ma lui si scansò all'ultimo secondo.
Al momento dell'atterraggio mise male un piede e...
E...
Perse l'equilibrio...scivolò.
Non riuscì ad aggrapparsi e cadde nel vuoto...
La vidi precipitare...
Sbracciare...
Con un tonfo sordo toccò la dura e fredda terra.
Il sangue mi raggelò, un debole suono gutturale mi uscì dalla bocca...soffocato dal dolore.
Poi urlai, urlai come un pazzo.
Corsi...
Oh, come corsi.
Eccola...Eccola...distesa sul selciato.
Lo sguardo che fissava il vuoto, la mano teneva ancora stretta il pupazzo.
M'inginocchiai...
La chiamai...
L'abbracciai...
La baciai...
Harley...
No...
No...
No!
Perchè?
Perchè proprio lei?
L'ho persa...
L'ho persa...
Per sempre!
Per sempre...
Fredde lacrime miste a trucco bianco caddero sul suo corpo senza vita...
Svegliati...
Svegliati...
Sono io...
Sono io...
Il tuo Joker...
Mi senti?
Mi senti?
Perchè non mi senti?
Perchè non mi sorridi?
Perchè?
Perchè...tu sei morta Harley...
Sei morta...
Morta...
Alzai lo sguardo per vedere ancora l'omicida...
Era in piedi sul carrello...
Osservava...
Già...Lui osserva sempre...con quei suoi occhi torvidi e pieni di odio.
Toccandomi rabbiosamente la giacca cercai la mia revolver.
La trovai, la strinsi forte e presi la mira.
Click.

Non uscì nulla...solo uno stupido inutile click.
La buttai a terra e la pestai.
Rialzai lo sguardo, lui non c'era più...
Era sparito...
Aveva abbandonato il luogo del delitto.
Perchè piangi?
Perchè?
Provi pietà per me?
Oppure...oppure piangi perchè sono un pazzo...perchè hai paura?
Certo...
Tutti hanno paura di me...
Ho dedicato tutta la mia vita al crimine.
Tutta...
Sono stato incarcerato tante volte e sono sempre uscito.
Sempre...
Mi hanno sparato, pugnalato...ma non mi hanno mai ucciso.
Mai...
La mia pelle porta i segni di questa vita, la mia mente malata è frutto di ciò che ho passato e appreso da questo mondo maledetto.
Sono un pazzo...
Eppure...
Eppure qualcuno mi amava...
Harley...
La mia Harley...
Sento di non esserle mai stato vicino...
Mai...
Eppure...
Eppure lei mi amava, l'ha sempre fatto.
Mi ha aiutato a fuggire dal manicomio...
Ha abbandonato il suo mondo per entrare nel mio...
È diventata Harley...Harley Quinn.
Per me!
Solo per me!
Perchè mi amava!
Ora capisci?
Ora capisci perchè ti ho rapita?
Io voglio che tu sia la mia Harley...
Ma...
Ma solo ora mi rendo conto che tutto ciò sia una follia...addirittura per me.
Tu non sei la mia Harley e non lo sarai mai...
Tu non mi ami.
Sei uguale a lei...
Hai i suoi occhi...
Le sue labbra...
I suoi capelli...
Tutto.
Tutto tranne una cosa: il suo amore.
Quindi...ti lascerò libera.
Si...lo farò.
Non l'ho mai fatto prima d'ora, sai?
Ecco...
Ti slego...Ti tolgo il bavaglio.
Sei stata su questa sedia per troppo tempo.
Ora vai, scappa.
Scappa...
Scappa...
Rintanati nuovamente nel calore della tua famiglia...vai da loro.
Lascia che le mie lacrime miste al trucco sporchino questo pupazzo a forma di clown.
Lasciami solo...
Solo.
Solo...
Per sempre.

 

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Come alla fine di ogni mia storia voglio ringraziare tutte le persone che leggeranno (e hanno letto) i miei testi.
In particolar modo voglio ringraziare tutti coloro che hanno recensito la mia precedente storia “Il lupo cattivo non può ricambiare l'amore di Cappuccetto rosso”, sono davvero felice che vi sia piaciuta.
Chiudo salutando LittleBloodyGirl, Lara Ponte, tMonster e tutti quelli che mi hanno aggiunto alla lista preferiti.
Alla prossima! Se ci sarà...
Credo che debba dedicarmi ad una storia che ho lasciato in sospeso per troppo tempo...;-)  
Un sorriso grande come quello di Joker a tutti voi.
Grazie.
                          Smile Boy (che di smile non ha proprio niente).

 

  
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