Ventisette aprile: basta.
Ci sono delle promesse infrante
che feriscono più delle offese e delle bugie;
ci sono queste scuse vaghe e distorte, scostanti ed alterne;
c’è anche lo sguardo pentito e le traditrici dita che tremano
facendo fremere il corpo intero in un brivido raggelante.
Ci sono alcune promesse mancate
che lacerano i sentimenti più delle altre;
sono lente, sono appena sussurrate – o peggio scritte
e tutto è così sordo e muto tutto d’un tratto.
Ti rigiri su te stessa cercando un appiglio;
ma non lo trovi e ti chiedi se davvero ci sia mai stato.
Sei confusa - annaspi appena,
ma fingi che le cose non continuino a vorticare
pericolosamente, t’illudi che quella manciata di sillabe virtuali
non siano che un’amara verità e
non una realtà fasulla ed orchestrata ad arte.
Ci sono alcune promesse logorate
dalla menzogna che ti fanno ripetere
mai più; la prossima volta no; non sarò io a domandare;
non di nuovo; non ancora.
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