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Autore: Rose_tayler3    28/04/2014    0 recensioni
La storia è ambientata 10 anni dopo la fine della 3 stagione.
Sono passati 10 anni da quando Damon Salvatore ha lasciato Mystic Falls,10 anni che Elena aveva scelto Stefan. Quanto saranno cambiate le cose in 10 anni?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Damon

Guidai fino a quando il sole non morì alle mie spalle,lasciando il posto ad una luna magnificamente piena circondata da una cascata di stelle brillanti.

Solo dopo aver passato diverse altre ore alla guida decisi di fermai sul ciglio della strada dove estrassi il diario dalla tasca. Con la punta dei polpastrelli passai delicatamente le dita sulla superficie di pelle marrone che ricopriva la copertina di quelle pagine stracolme di parole e progetti mai realizzati.

Non so per quale assurdo motivo avevo comprato quel diario in quel negozio di antiquariato a New York sulla Broadway ,forse per il fatto che vederlo in quella vetrina mi aveva fatto ricordare Elena che seduta accanto alla lapide dei genitori scriveva i suoi pensieri,o pure Stefan che lo aveva usato nei suoi momenti più duri.

Caro stupido diario,

Oggi dopo 10 anni ho rivisto lei,Elena.

Appena ho incrociato quei suoi brillanti ho fatto di nuovo quel salto nel vuoto,so che,avevo giurato solo poche ore prima che mai più ci sarei ricascato,ma del resto non ne ho potuto fare a meno,lei mi completa,lei mi fa sentire vivo,anche con la sua sola presenza,ogni volta che sono con lei desidero di essere migliore.

Non ti so dire quali siano stati i miei sentimenti nel vederla fra le braccia di mio fratello,certo sono felice per loro,finalmente hanno avuto quel lieto fine che tanto desideravano,ma non so se sono felice per me e anche se io adoro la mia vita a New York con Carol e quelle matte delle sue amiche, non posso fare a meno di pensare come sarebbe stato se lei avesse scelto me.

Oggi ci sono state le prove del matrimonio di barbie,ho passato tutta un ora a fare il bambolotto di Caroline,e così ho dovuto allontanarmi da quel posto,da quella finzione,quello non ero io,io non sono un soldatino da usare a piacimento di una Barbie senza cervello,ma l'ho fatto per il bene degli altri,ho interpretato quel ruolo,mi sono infilato nella pelle di un altro,di uno sconosciuto e sono andato avanti per tutto il giorno,ma ora basta,non ce la facevo più,dovevo allontanarmi da tutto e tutti.

A riportarmi alla realtà fu il cellulare che stava tremando nella mia tasca destra ,chiusi il diario ed estrassi il cellulare,era un messaggio di Carol “Damon quando sei pronto torna a casa,io sono qui che ti aspetto,lo faccio sempre e sempre lo farò :)”,quelle poche righe mi fecero tornare il sorriso. Passai diverse ore sdraiato per terra a fissare il cielo,mi alzai solo quando il sole diede il cambio alla luna facendo diventare tutto luminoso e allegro .

Quando arrivai alla pensione trovai Carol che dormiva sul divano davanti ad un camino ormai spento. Mi avvicinai a lei e la coprii con una coperta li vicino,cercai di non fare rumore,ma apapena la coperta si appoggiò sulle sue spalle lei aprì gli occhi e con una sguardo assonnato mi sorrise -sei tornato- io gli sorrisi-io torno sempre da te ,lo sai piccola-feci per allontanarmi ma lei mi prese un braccio,-dove vai ora?-mi avvicinai di nuovo a lei e gli sussurrai in un orecchio -non ti preoccupare,vado solo in camera mia a farmi una doccia,te continua a dormire-poi gli diedi un bacio sulla fronte e lei chiuse gli occhi.

Appena varcai la porta di quella che un tempo era stata la mia camera da letto,milioni di ricordi mi tornarono in mente e la maggior parte di essi era a luci rosse.

Mi accomodai su quello che era stato il mio letto e guardai in giro.

Dalla polvere che ricopriva qualsiasi superficie di quella stanza si vedeva che nessuno viveva li dentro da tempo,ma allo stesso tempo sembrava ancora vissuta:

i mie vestiti erano riposti per bene nell'armadio,la mia acqua di colonia sul canterano,e con le altre piccole cose che avevo lasciato lì durante la fuga.

Allungai una mano sotto il letto e quando trovai quello che cercavo non potei fare a meno di sorride -fantastico una bottiglia di bourbon invecchiata -una voce catturò la mia attenzione -che ne dici di condividerla con me?- era Elena che appoggiata allo stipite della porta mi sorrideva con due bicchieri stretti in mano -non è un po' troppo presto per bere per te?,non devi andare a lavorare?- sbuffò -no,oggi sono libero,devo andare con Caroline a scegliere i fiori-,si avvicinò a me e si sedette accanto,poi mi porse il bicchiere che riempii di liquore.

Dopo diversi minuti di silenzio Elena parlò -tu e Carol state insieme?- sorrisi -cosa t'importa a te?-cercai di guardarla negli occhi ma lei scappò subito -nulla,era solo per fare conversazione-sbuffai -no,noi due non stiamo insieme,è solo la mia migliore amica-dopo altri secondi di silenzio continuai a parlare,-sai lei mi capisce come nessuno oltre ad Alaric era mai riuscito,con lei non devo fingere di essere qualcun altro- sussurrando lei mi disse una frase che non avrei mai pensato di sentirli dire -ti capisce più di come ci riuscivo io?- a quelle parole mi sciolsi -Elena.......-prima che potessi dire altro il campanello suonò,-deve essere Caroline- dopo di che finii di bere il suo bicchiere e uscii .

POV Elena

Una volta scese al piano di sotto segui il suono delle risate di Caroline fino alla cucina. -Caroline,sei arrivata-sentendo la mia voce si girarono entrambe -si,mi ha aperto Carol-,mi avvicinai a loro -di cosa stavate parlando?,vi ho sentito ridere dalle scale-tutta sorridente Caroline mi passò una tazza di caffè, -Carol mi stava raccontando del giorno di San Patrizio del 2020-, -cosa è successo quel giorno?-,ancora prima che Carol potesse rispondere arrivò Damon che gli tappò la bocca -nulla,non è successo niente- Caroline scoppiò a ridere -se l'incontro da ubriaco con una certa Charlene, o meglio Charlie non è niente...-nel vedere lo sguardo omicida che Damon lanciò a Caroline scoppia a ridere -mi state dicendo che sei stato con un uomo?- lui subito guardò male me -no,me ne sono accorto prima-,di nuovo ci misimo a ridere e lui con espressione offesa se ne andò verso il salotto.

Quando arrivammo dal fiorista fu il disastro.

-lei non capisce!il matrimonio è dopo domani,mi servono tutte e 300!, non mi bastano 234!- cercai di calmarla, -tranquilla Caroline,troveremo una soluzione-lei mi fulminò con lo sguardo -Non ci sono soluzioni Elena!,come faccio a sposarmi con 234 rose bianche!- Carol che era venuta con noi ci si avvicinò, -tesoro,io non ti conosco ma da quello che Damon mi ha raccontato di te non sei proprio quel genere di ragazza che definirei casta,secondo me potresti prendere il resto delle rose rosse sangue,così per fare una cosa simpatica- Caroline stette per qualche minuto in silenzio -non so se offendermi ho farti un monumento!- lei gli sorrise -comunque si, può andare,mi piace come idea,prenderemo le rose rosse!-tirai un sospiro di sollievo e lei diede un bacio sulla guancia a Carol -grande idea per una che è amica di Damon,ora devo solo trovare quello stupido di un giardiniere e ordinarli le rimanenti rose-dopo di che scomparve fra i banchi pieni di fiori lasciandomi da sola con Carol, la quale non mi rivolse la parola neanche una volta.

Dopo che Caroline prenotò il resto dei fiori ci dirigemmo al Grill.

-ragazze voi andate pure a sedervi,io raggiungo un secondo Tyler al bancone così gli dico le novità sui fiori- gli sorrisi -lo sai vero che a lui non interessa niente dei fiori?- lei mi restituì il sorriso – lo so,ma amo sentire dire che ho fatto la scelta giusta- poi ridendo si allontanò. Una volta preso un tavolo ordinammo una tazza di caffè ognuno e rimanemmo ancora una volta in silenzio -ok,Carol che hai?- lei per la prima volta mi guardò -nulla- vedendo quell'espressione tanto simile a quella di Damon quando mentiva non potei fare a meno di sorridere -Carol ti conosco solo da un giorno,ma già capisco che se non parli hai qualcosa,quindi perchè non sputi il rospo?- lei sbuffò -senti,non stavo origliando,ma prima ho sentito la tua conversazione con Damon...,senti,lui non se lo merita,tu non sai com'era quando l'ho conosciuto,io ti ho detto che lui mi ha aiutato molto,che mi ha salvato,ma la verità e che ci siamo salvati a vicenda-si fermò un secondo come se stette riflettendo se continuare a parlare e poi riprese -lui era...,non so come descriverlo,sembrava perso,aveva molti demoni interiori, e se io ora lo conosco così bene è che ci siamo cambiati a vicenda,lui è stato il mio appoggio, e io il suo-mi toccò un braccio -quindi per favore non fagli certe domande- non seppi cosa rispondere e per fortuna tornò Caroline,era la seconda volta che quella mattina mi toglieva dai guai.

 

  
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