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Autore: __Minnie    28/04/2014    2 recensioni
"Se mai vi capitasse di avere soltanto più sei mesi di vita, voi che cosa fareste?"
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutte! 
Sono tornata! Non esattamente con un aggiornamento della fanfiction ma bensì con una oneshot! XD 
Una schifosissima oneshot direi. 
E’ da tempo che ho in mente di scrivere qualcosa del genere ma non riuscivo a trovare l’ispirazione. Purtroppo sono “legata” io stessa a questo tema perché una persona importante è morta proprio in questo modo…ma adesso non voglio di sicuro annoiarvi con tutta la storiella che si cela dietro a questa oneshot XD 
Premetto che è la prima volta che scrivo una cosa del genere, non so se riuscirò a farvi “emozionare” attraverso queste descrizioni prive di dialogo…ma ci provo…
Non siate troppo cattive con i commenti, plis TT TT E scusate se vi sottopongo a questa tortura…
Buona lettura e a voi la parola! 
Minnie~

 

 

 

Il Lato Positivo

 

 

Se mai vi capitasse di avere soltanto più sei mesi di vita, voi che cosa fareste?
Personalmente inizierei a scrivere una lista di cose che vorrei fare prima di morire cercando, bene o male, di portarle a termine tutte. 
Non penso sia una cosa così grave e brutta sapere che ti resta poco, dopotutto puoi finalmente prenderti del tempo per te stesso realizzando magari quei sogni che, a causa di mancanza di tempo o mancanza di coraggio, non sei mai riuscito a realizzare prima. O per esempio anche per mancanza di soldi, ma tanto una volta morto quelli non li puoi più utilizzare quindi perché iniziare a risparmiare proprio ora? 
Sono notizie che ti spronano, che ti danno la giusta dose di adrenalina e che quindi ti aiutano a toglierti qualche sfizio da questa vita ingiusta.
Ma d’altronde a me piace pensarla così, mi piace vedere sempre il lato positivo in ogni cosa che accade. 
Forse questo però è solo il pensiero di un povero pazzo che sta per morire di tumore.

 

**

 

25 Dicembre 2012

Pensare che questo sarà il mio ultimo Natale mi fa stare male. 
Pensare che sarà una delle ultime feste che passerò insieme alla mia famiglia mi fa anche stare peggio.
Loro, i miei genitori, continuano a sorridermi, a guardarmi con quegli occhi pieni di tristezza come se non facessero altro che piangere quando io non sono nei paraggi. Senz’altro è così, non può che essere così. Voi come vi sentireste se veniste a sapere che dovrete vedere vostro figlio stare male, soffrire, diventare sempre più debole per poi morire sotto i vostri occhi? Proprio davanti a voi, impotenti davanti ad un mostro del genere.
Io non mi sentirei affatto bene. 
Il lato positivo della cosa? Forse sarò superficiale ma tua mamma, tuo papà ed i tuoi famigliari ti accontenteranno in tutto e per tutto, ti riempiranno di regali, di attenzioni, ti faranno fare tutto ciò che vuoi e non ti sgrideranno mai e poi mai. Non trovate che questo sia il sogno nel cassetto di ogni ragazzo? Ti lasciano persino marinare la scuola! 
Mi piace pensarla così…
Quello che però provo io in realtà è difficile da spiegare. Ho talmente tante idee, tante emozioni in testa che non capisco nemmeno più io che cosa provi in questo momento.
Paura? Certo, chi mai non la proverebbe! Ma così è troppo semplice per una mente complicata come la mia. 
Rabbia? Ecco sì, questo è il sentimento che prevale su tutti gli altri. Basti pensare che sono un ragazzo di soli vent’anni con una malattia incurabile e che ha ancora tutta una vita davanti. Voi come la prendereste? Io sono arrabbiato. Mi è stato tolto tutto. 
Provo invidia nei vostri confronti, voi potete vivere ed assaporarvi la vita lentamente, facendo tutto con calma senza nessuna preoccupazione, senza nessun timore. Io invece sto per prendere un treno, un treno che mi porterà lontano da qui e che partirà presto, troppo presto. Dovrò assaporare minuto dopo minuto questi giorni che invece passeranno velocemente, dovrò cercare di realizzare i miei sogni in così poco tempo lottando contro i pensieri che affollano la mia mente e contro questa brutta bestia che, nel frattempo, succhierà via l’energia dal mio povero corpo.
Ora che ci penso non riuscirò sicuramente a fare tutto quello che vorrei fare.
I miei genitori oggi mi hanno fatto un regalo bellissimo, un quaderno su cui appuntare tutti i miei pensieri. 
Ma cosa più bella, mi hanno regalato un loro prezioso sorriso.

 

**

 

1 Gennaio 2013

Visitare la costa balneare di Gangwon.
E’ il primo giorno dell’anno nuovo ed io e i miei genitori abbiamo deciso di andare a visitare Gangneung. Questa in realtà è un’usanza per gli abitanti del nostro Paese ma, visto che noi ci reputiamo le pecore nere della Corea del Sud, non ci siamo mai andati prima di adesso. Forse in realtà ci siamo già stati ma io ero troppo piccolo e di sicuro non ho mai potuto assistere al meraviglioso spettacolo che questa costa riserva: l’alba
E’ stato un vero e proprio miracolo trovare posto in un albergo in questa città, ma per una volta ho avuto un po’ di fortuna e finalmente potrò vedere le prime luci del primo giorno del nuovo anno.
In queste vacanze siamo andati a visitare tutti i nostri parenti sia a Seoul che a Mokpo, dove sono nato. Mia mamma e mio papà hanno soddisfatto una mia richiesta, non hanno detto a nessuno di loro che io sto per morire.
Per quale motivo dovrei far preoccupare tutti? Per di più molti di loro non si sono mai fatti sentire, non si sono mai e poi mai preoccupati di chiedere come stavamo e hanno alzato la cornetta del telefono solamente nel momento in cui hanno avuto bisogno. Io odio quel genere di persona. Odio la gente che chiede ma non sa e non vuole mai dare nulla in cambio. Sono tutti approfittatori quelli e di certo non voglio la loro pietà. 
Altro lato positivo di tutta questa storia: non li vedrò mai più.
O almeno spero. 
Vi siete mai chiesti che cosa ci sarà dopo la…morte?
Sinceramente prima che i dottori firmassero la mia condanna non ci avevo mai pensato. Ero un ragazzo piuttosto spensierato, allegro e forse anche un po’ viziato. Diciamo che non ho mai saputo apprezzare la vita, ero troppo bambino per farlo perché tanto avevo tempo per dedicarmi a pensieri più profondi.
Ero bambino...
Bambini sono coloro che giocano e non hanno preoccupazioni, coloro che ancora non capiscono che la vita è una sadica bastarda la quale, non appena le volti le spalle, ti trafigge con un pugnale.
Ma quando ti accade una cosa del genere inizi a crescere perché è qualcosa che ti cambia.
Tornando in me, in questi giorni ho lasciato anche la scuola decidendo così di allontanarmi da tutti e da tutto per risparmiare sofferenze varie. Non voglio nessuno intorno, non voglio essere egoista perché ognuno deve vivere la sua vita e non pensare alla mia.
Secondo i miei genitori ho fatto male, gli amici sono l'unica cura contro ogni dolore.
Avere qualcuno accanto a te che ti stringa la mano, che cammini al tuo fianco e ti faccia ridere è meraviglioso. Così come avere nella tua vita qualcuno che ti voglia bene e che ti faccia sentire importante.
Non ho mai incontrato nessuno che mi facesse battere il cuore ma dicono che sia qualcosa di sensazionale, ti da la forza di lottare, di andare avanti.
La voce di mia mamma mi fa notare che ormai il sole sta per spuntare ed io non posso far altro che chiudere gli occhi ed esprimere un desiderio:
mi piacerebbe poter amare almeno una vota prima di morire.


**


1 Febbraio 2013

Un ragazzo continua ad assillarmi.
Si chiama Lee Hyukjae ed era un mio compagno di classe.
Ogni santo giorno viene a casa mia continuando a fare domande su domande ai miei genitori: perché Donghae si è ritirato? Vi è successo qualcosa? Dovete trasferirvi? 
Il suo gruppo sanguigno? I suoi dati bancari? Va bene, questo non l’ha chiesto ma giuro che ci è arrivato vicino. 
Ma io continuo a non capire perché è così ossessionato da me, dopotutto non faceva neanche parte della compagnia che frequentavo. Non era un mio amico, non era nessuno. Solo un mio compagno con il quale avrò parlato più o meno due o tre volte. 
Perciò non ha nessun diritto di venire sotto casa mia a rompermi i cosiddetti. 
E’ passato un mese da quando sono iniziate di nuovo le lezioni, la notizia deve aver fatto il giro della scuola e così i miei compagni hanno iniziato a venire a casa mia a trovarmi. 

Okay, questa è una bugia. Perché solamente questa cozza umana è venuta a bussare alla mia porta. 
Non posso non ammettere che tutto ciò non mi faccia piacere ma sono deluso ed amareggiato, ho ricevuto soltanto un messaggio da un mio amico poi basta. Che poi, dal momento in cui solo uno sconosciuto si è interessato a me, possono essere ancora considerati amici?
“Donghae per favore scendi, quel ragazzo è di nuovo qui ed inizia a farmi un po’ pena…” ripete continuamente mia mamma ormai esasperata da questa situazione.
Ma perché mai dovrei? Io non conosco questo ragazzo! E sarebbe anche imbarazzante incontrarlo perché non abbiamo nulla di cui parlare e, per di più, siamo due persone completamente diverse: lui un pagliaccio di prima categoria che non aspettava altro di fare una battutina stupida per strappare una risata a qualche ragazza, invece io un ragazzo più silenzioso che adorava seguire le lezioni. 
Come potrebbero due ragazzi così diversi fare amicizia? Come possono pensare ad una cosa simile i miei genitori! E mi pareva di essere stato abbastanza chiaro, non voglio essere egoista e proibire agli altri di vivere la loro bellissima vita. 
Quindi penso che continuerò ad ignorarlo sperando che si stufi presto, perché solo un masochista continuerebbe a venire qui per poi essere rimandato indietro a mani vuote cinque minuti dopo. 
Mai e poi mai farò amicizia con Lee HyukJae, dovrebbe metterselo in testa una volta per tutte.

Perché ci tiene tanto non so…

 

**

 

20 Febbraio 2013

Queste sono state le settimane più belle della mia vita, penso di adorare Lee HyukJae.

 

**

 

1 Marzo 2013

Essere felice
HyukJae ha la capacità di farmi amare qualunque cosa. 
Oggi ho passato una giornata bellissima insieme a lui, non che questa sia la prima e l'unica, ma oggi è stato il mio giorno preferito. 
Siamo andati a fare camping! O meglio...l'idea era quella...
Il tempo previsto era sole in entrambi i giorni che avevamo deciso di passare fuori casa, ma siccome qualcuno lassù ce l'ha con me (ormai su questo non ci sono più dubbi) e tenta in tutti i modi di rovinarmi quel poco tempo che mi resta da vivere, non appena abbiamo finito di preparare tutto il necessario si è messo a piovere. La cosa incredibile è che non era la tipica pioggerellina di marzo no, bensì una sottospecie di uragano che per poco non spaccava la nostra povera tenda.
Subito ho pensato che ormai la mini vacanza era finita, che potevamo benissimo tornare indietro perché con la sfortuna che ho un fulmine poteva anche colpire Hyuk...ma invece mi sbagliavo
Odio la pioggia e infatti quando ho sentito le prime gocce volevo andare a rifugiarmi in macchina, ma HyukJae me l'ha impedito trattenendomi per un polso. 
"Apri le braccia e chiudi gli occhi" mi disse. Certo all'inizio l'ho preso per un masochista perché così facendo si ritrovava il giorno dopo con una broncopolmonite, poi però ho fatto come ha detto. 
Io odiavo la pioggia...
Non appena ho chiuso gli occhi mi sono concentrato sul rumore che la pioggia faceva quando cadeva sul suolo accorgendomi sempre più che quel suono che ho sempre detestato è in realtà una piacevole melodia. Triste sì, ma rilassante
Non so quali poteri abbia la pioggia, ma in quel momento mi sono messo a ridere dalla gioia che provavo. 
Non mi sono mai sentito così bene.  
Quando ho riaperto gli occhi HyukJae mi stava fissando con una strana espressione dipinta in volto. Poi si è avvicinato e mi ha abbracciato. Non so perché l’abbia fatto, ma quel gesto così spontaneo mi ha fatto venire la pelle d’oca perché, per la prima volta, mi sono sentito al sicuro. 
HyukJae ancora non sa nulla e non avevo la minima intenzione di dirgli niente. Ma perché adesso mi sento così in colpa? 
Ora però preferisco non pensarci. 
Ho solamente voglia di passare altre giornate come questa. Con lui.

 

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5 Marzo 2013

Non so cosa fare…
Non posso più continuare a mentirgli ma dopo tutta la felicità che lui dona a me, non posso di certo renderlo triste. 
Vorrei essere come tutti gli altri…

 

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7 Marzo 2013

Non gli dirò nulla.
Mi dispiace…

 

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10 Marzo 2013

Ho litigato con HyukJae. 
Ha scoperto tutto. Ha scoperto che sono malato, che sto per morire. 
Me ne ha dette di tutti i colori ed io non mi sono difeso, dopotutto ha ragione e ne sono consapevole. Ma cosa potevo fare? Raccontargli tutto? Come? Con quali parole? 
“Ah Hyuk, sono un malato terminale e tra poco ti dovrò dire addio”. 
Direi di no…
Mi ha chiesto perché ho preferito non dirgli nulla, perché ho preferito tenerlo all’oscuro di un fatto così grave. Mi ha anche accusato di non tenerci alla nostra amicizia.
Io ho cercato di spiegargli la ragione, anche se all’inizio non ne voleva sapere di ascoltarmi l’ho obbligato mettendomi ad urlare a mia volta con voce ancora più alta della sua. Non mi interessa se i miei vicini mi hanno sentito, io dovevo farlo perché lui era giunto a delle conclusioni assurde e stupide!
Gli ho detto che soltanto i miei genitori sanno di tutta questa storia, che non voglio far preoccupare troppe persone inutilmente perché tanto sarebbe inutile, che non voglio che nessuno provi pena per uno come me.
Che non voglio essere egoista.
Non voglio rovinare la vita di nessuno perché non voglio costringere nessuno a starmi vicino. Uno dei motivi per cui ho lasciato la scuola è proprio questo e mi ero promesso e ripromesso di non far entrare altre persone nella mia vita, di non fare più amicizie perché non volevo coinvolgere in questa storia più gente di quella che vi è già dentro.
Non potrei donare nulla a nessuno, solo tristezza e sofferenza.
Sapete lui cosa mi ha risposto invece? 
“Sei un egoista, ma perché pensi solo a quello che vuoi tu e non a quello che vogliono gli altri”.
Queste esatte parole che anche adesso continuano a rimbombarmi in testa facendomi sentire una…merda. Non volevo far soffrire nessuno ma adesso mi sembra di aver fatto qualcosa di ancora più grave, come se avessi pugnalato HyukJae alle spalle. Come se avessi pugnalato il mio migliore amico alle spalle.
Mi ha detto solo quelle semplici parole e poi è scappato via infuriato. 
Ora sto piangendo. 
Ho sbagliato, non avrei dovuto tenergli nascosta una cosa come questa. Ma adesso voglio solamente il suo perdono. 
Ho litigato con HyukJae e non c’è cosa peggiore al mondo. 

 

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11 Marzo 2013

Oggi Hyuk non è venuto a casa mia.
Per favore, perdonami. 

 

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12 Marzo 2013

Mi sento vuoto e mi manca terribilmente. 

 

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14 Marzo 2013




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17 Marzo 2013

Abbiamo fatto pace.
Stamattina è arrivato a casa mia di corsa mentre i miei genitori stavano invece uscendo per andare a fare delle compere. 
Non me lo aspettavo e sono rimasto immobile ad ascoltarlo mentre lui ha iniziato a parlare ammettendo sin da subito che aveva sbagliato, che non doveva correre via così, ma in quel momento neanche lui sapeva cosa fare perché si è sentito come se lo avesse travolto una valanga. Si è sentito come se lo avessero fatto a pezzi. Era anche scosso e spaventato e non sapeva se doveva stare zitto o se invece dire qualcosa. 
Era così impacciato, continuava a balbettare e a parlare alla rinfusa senza prendere fiato cercando di scusarsi in tutti i modi ed in tutte le lingue del mondo.
Io non so cosa mi sia preso, forse preso dall’ansia, dalla felicità di rivederlo dopo giorni, dal fatto che non riuscivo a farlo smettere di parlare neanche tappandogli la bocca con le mani…
Davvero, non lo so
So solo che il mio cuore stava battendo all’impazzata e per un momento non ricordavo neanche più come mi chiamavo. 
Mi sono ripreso penso dopo qualche minuto, ma mi sono ritrovato tra le braccia di HyukJae mentre le mie labbra premevano contro alle sue.
Il lato positivo è che finalmente aveva smesso di parlare. Ma il lato negativo è che non ha proferito parola per tutta la sera, ci siamo limitati a tenerci per mano fino a quando lui non è dovuto tornare a casa. Non che la cosa mi dispiaccia ma ero confuso…era arrabbiato per quello che avevo fatto oppure no? 
E’ così tutto nuovo per me, non ho mai provato una cosa simile e non so neanche che cosa voglia dire tutto ciò; non so perché l’ho baciato come non conosco la ragione per cui, ogni volta che accarezza dolcemente la mia mano, le mie gambe tremano così forte da non riuscire neanche a reggermi in piedi. 
Io pensavo di non sapere niente di niente fino a quando non mi ha sussurrato dolcemente nell’orecchio: “penso di essermi innamorato di te”.

In quel momento davvero non ho capito più nulla.

 

**

 

20 Marzo 2013

Andare a cavallo
Posso dire che questo è sempre stato il mio sogno nel cassetto sin da quando ero piccolo ma mai e poi mai ho avuto il coraggio di salire su un animale del genere. 
Con i miei genitori durante l’estate andavamo a Jeju e lì mi ricordo che guardavo con occhi sognanti quei bellissimi animali chiedendomi più e più volte, anche se avevo timore, come si sentivano le persone che salivano sulla loro schiena. 
HyukJae, sebbene all’inizio era molto restio, alla fine ha ceduto e mi ha portato in un piccolo maneggio. 
Giuro che la faccia di Hyukkie era da premio oscar, mai e poi mai ho visto un’espressione così buffa! Impaurito, non appena si è trovato davanti un cavallo ha sgranato gli occhi e ha iniziato ad indietreggiare. Il problema è che il cavallo non era della stessa idea e, al posto di stare fermo ed immobile, ha iniziato ad inseguirlo perché era curioso di sapere che cosa stesse nascondendo dietro alla schiena!
“Hyuk! Stai fermo e dagli quella carota!” 
“Non ci penso neanche! Questo coso grande e grosso vuole mangiare me!”
Sono andati avanti così per altri cinque minuti mentre io ed il personale del maneggio ci godevamo la scena ridendo come dei matti. 
Poi finalmente ci siamo preparati e siamo saliti su due bellissimi cavalli, uno nero e l’altro bianco.
Ora finalmente conosco la risposta, ora so che cosa si prova a stare “lassù”.
Libertà.
Questo è l’aggettivo più appropriato. 
Per quell’ora in cui sono stato in sella mi sono sentito libero, felice. Quando ho iniziato a galoppare ho chiuso gli occhi e, per un attimo, mi è sembrato di volare, di riuscire a toccare il cielo con un dito. E’ come se il galoppo fosse la cura per ogni male, come se, in quel momento, tutti i tuoi problemi scivolassero via lasciando la mente sgombra da ogni tipo di pensiero.
Chissà se mi sentirò così libero anche quando sarò là…
Alla fine anche HyukJae si è divertito e ne sono felice perché non è mia intenzione annoiarlo o fargli fare qualcosa che lui invece non vuole fare. 
Purtroppo durante il pomeriggio non mi sono sentito molto bene così siamo tornati a casa mia: l’imbarazzo non era poco ma ho cercato di non farci troppo caso e mi sono accoccolato accanto a lui sul letto abbracciandolo forte. 
Sento che qualcosa è cambiato, sento che il nostro rapporto si è fatto più solido e…diverso.
Il mio cuore batte sempre all’impazzata quando lui è nelle vicinanze e la voglia di assaggiare nuovamente le sue labbra diventa sempre più forte.
A dire la verità ho paura
Mi sto affezionando troppo a Hyuk e non posso, non voglio farlo soffrire, non voglio ferirlo. Ma non riesco a trattenermi. 

Mi dispiace Hyukkie, mi dispiace così tanto…ma mi sono innamorato di te.  

 

**

 

3 Aprile 2013

Ho paura. 
Ho tantissima paura. 
Ieri notte sono stato male ed i miei genitori mi hanno dovuto portare d’urgenza al pronto soccorso perché la temperatura era alta e continuavo a vomitare sangue. 
Loro erano agitati, io ero agitato…
Così agitato da non riuscirmi a calmare neanche dopo una bella dose di calmante. Il medicinale che mi hanno somministrato mi avrà messo a KO sì e no per qualche ora, dopodiché, alle tre di notte, ero di nuovo sveglio con dolori lancinanti allo stomaco.
Senza pensarci due volte, ho inviato un messaggio a HyukJae. Deve essersi spaventato tanto, dopo mezzora era già in ospedale.
E’ bastato un suo abbraccio per farmi tranquillizzare. Soltanto un suo abbraccio per farmi smettere di tremare come una foglia.
Direi che è la medicina più potente di tutte.
Ora lui è qui con la testa appoggiata al letto che dorme beatamente. 
I medici mi hanno detto che è normale sentirsi così male, che la malattia sta facendo il suo corso e che è in metastasi.
Sta consumando tutto il mio corpo.
In questi giorni mi reggo in piedi a fatica, sono stanco, sono debole e non riesco nemmeno a mangiare perché non va giù nulla. Sto dimagrendo a vista d’occhio e ancora mi chiedo come faccia HyukJae a stare al mio fianco. Non gli faccio ribrezzo? Io mi faccio schifo da solo…
Sicuramente non gli piaccio più ora…
Non gli ho detto nulla, non ne ho nemmeno il coraggio. Anche se so perfettamente che è al corrente di quello che mi sta succedendo, non è uno stupido.
Per la prima volta in questi quattro mesi provo veramente paura, non voglio morire ora perché è ancora troppo presto, ho già poco tempo e non voglio lasciare HyukJae prima del previsto.
Non voglio lasciarlo…
Ho paura di lasciarlo…
E se si dimenticasse di me? Se smettesse di amarmi?
Non voglio che si dimentichi di me, non voglio! 
Io voglio stare con lui…
Io vorrei stare con lui…
Ma non posso perché non è possibile.
Ho paura. Tanta paura. 
E non trovo un lato positivo in tutto ciò.

 

**

 

2 Maggio 2013

Dopo un mese, ieri sono finalmente riuscito ad uscire dall’ospedale.
Mio padre è venuto a prendermi e, quando sono tornato a casa, mia mamma e HyukJae erano lì in cucina ad aspettarmi. Sanno senz’altro come tirarmi su di morale, mi hanno fatto trovare striscioni ed una cena fantastica con tanto di dolce.
Non sono riuscito a mangiare molto, o almeno non quanto avrei voluto e mi dispiace perché metà della cena è stata buttata via.
HyukJae ha detto che se volevo e se non creava problemi si sarebbe fermato a dormire da me. Naturalmente ho colto la palla al balzo e, una volta finito di mangiare, ci siamo fiondati in camera mia a guardare un film. 
Direi che guardare è una parola un po’ troppo grossa perché avremo seguito solo i primi cinque minuti, poi ci siamo messi a parlare. 
Questa volta non sono riuscito a trattenermi ed improvvisamente e senza nessunissimo, motivo mi sono messo a piangere. Forse perché era da tanto che mi portavo quel groppo in gola, forse perché il tempo sta passando sempre più velocemente, sono crollato
All’inizio Hyukkie si è spaventato perché pensava stessi male, ma alla fine ha capito e mi ha abbracciato senza proferire parola. E questa è stata la cosa più giusta che abbia mai fatto perché le parole in questa circostanza non servono a nulla.
Ho paura, ho tanta paura. Sempre più.
Ho paura di lasciare i miei genitori, ho paura di lasciare la mia casa, ho paura di lasciare la persona che amo.
Senza di loro mi sento perso. Mi sento vuoto. 
Mi sento solo. 
Ad un certo punto ci siamo ritrovati entrambi a piangere e a singhiozzare come dei bambini ma quando ci siamo guardati negli occhi ci siamo messi a ridere.
Poi ci siamo nuovamente baciati. 
Questa volta però è stato diverso, il bacio, dapprima timoroso, si è trasformato in uno più passionale. Le nostre labbra si cercavano continuamente mentre le nostre mani erano impegnate a tastare ogni più piccolo centimetro del nostro corpo, proprio come se cercassimo di conoscerci più intimamente
Non riuscivamo a staccarci neanche per un minuto. 
Non potevamo bloccare quel contatto.
E giuro che, in quel momento, le mani di Hyukkie sembravano bruciare a contatto con la mia pelle.
Ci siamo coccolati e baciati per tutta la notte incapaci di prendere sonno.

Non voglio lasciarlo…

 

**

 

3 giugno 2014

Mi sento debole. 
Non ho più la forza di parlare né, tantomeno, di scrivere perché le mie mani tremano. Ma sto cercando di raccogliere le mie ultime forze per questa che credo sarà l'ultima pagina del mio diario. 
HyukJae è qui accanto a me nel letto che mi accarezza dolcemente la testa.
Con lui al mio fianco non ho paura, mi sento al sicuro.
Mi dispiace di avervi fatto soffrire e vi voglio un bene immenso...
Ma voglio però vedere l'ultimo lato positivo di tutta questa situazione: vi starò per sempre accan—

 

 

 

HyukJae leggeva quel diario. 
HyukJae accarezzava quel diario proprio come se fosse stato il suo tesoro più grande
E nel frattempo sorrideva e rideva ricordando quanti momenti felici avevano passato insieme. Ma non poteva neanche trattenere le lacrime a causa di quei momenti invece brutti e tragici e a quel senso di malinconia che lo stava facendo impazzire. 
Perché HyukJae sentiva come un buco nel petto, si sentiva vuoto senza Donghae. 
Aveva passato i mesi più belli della sua vita e ancora non poteva credere che quel ragazzo se n'era andato via per sempre. 
Se solo non avesse insistito così tanto per conoscerlo...
No! La sua vita allora non sarebbe mai stata completa. 
Continuava a mentire a se stesso per cercare di trovare un qualcosa a cui appigliarsi, un qualcosa che avrebbe potuto aiutarlo ad uscire da questa sua disperazione. Ma tutto era inutile, la sua sola esistenza ora era inutile... 
Leggendo le ultime righe stroncate a metà, riprese nuovamente a piangere come un bambino, singhiozzando ed urlando il suo nome. 
Fu proprio in questo momento che decise di fare un'ultima cosa, un'ultima cosa che lo avrebbe reso felice. Per sempre.
Si alzò dalla sedia con in mano il diario ed uscì dalla sala allestita per la cerimonia; prese a camminare lungo i corridoi strisciando i piedi e guardando fisso il vuoto. Senza accorgersene dopo qualche minuto arrivò sulla terrazza dell’ospedale e si avvicinò ad una ringhiera. 
I suoi occhi timorosi guardarono verso il basso: era sempre più convinto che l’unico modo per liberarsi di questa sofferenza era farla finita.
Decise che voleva però “addormentarsi” con l’immagine di Donghae impressa nella mente, così riaprì il diario sfogliando ancora una volta le sue pagine. Ma si bloccò non appena vide che sull’ultima pagina vi era scritto qualcosa che non aveva mai notato prima:

HyukJae...
Se stai leggendo questo piccolo scritto ora vuol dire che sono riuscito a nasconderlo per bene e che...non ce l'ho fatta. 
Era una cosa risaputa è vero, ma all'inizio non mi importava di morire mentre ora sì. 
Non avevo paura perché ormai ero rassegnato al mio destino ed in più non avevo nulla da perdere. Invece ora tremo, anche in questo momento mentre ti scrivo queste poche righe. 
Mi dispiace HyukJae, mi dispiace terribilmente...
Non avrei dovuto permetterti di entrare così nella mia schifosa vita, ora tu starai soffrendo ed è solamente colpa mia. Ma non me ne pento affatto. Ed è anche per questo che mi dispiace, perché non mi sento in colpa, perché è una cosa che farei e rifarei milione di volte.
Sarò forse un pazzo a trovare il lato positivo anche in tutto ciò ma in un certo senso sono debitore a questa malattia perché, senza di essa, non sarei mai e poi mai riuscito a conoscerti. 
Mi manchi e mi mancherai anche quando quel momento arriverà…
Senza di te non sarei mai riuscito a raggiungere quella pace e quella serenità interiore che non provavo più da quando i dottori hanno firmato la mia condanna; vivevo quel che rimaneva della mia vita solo perché dovevo farlo, solo perché volevo togliermi qualche soddisfazione e magari realizzare qualche sogno. Ma non avevo nessuno che mi aiutava a lottare. 
Ed è per questo che ti ringrazio. 
Ti ringrazio perché mi hai fatto vivere momenti indimenticabili.
Ti ringrazio perché sei stato al mio fianco quando avevo paura, quando mi sentivo solo. 
Ti ringrazio perché mi donavi quel tuo bellissimo sorriso proprio nei momenti più bui. 
Ma soprattutto ti ringrazio perché hai fatto si che si realizzasse il mio sogno più grande:
riuscire ad amare qualcuno di importante prima di morire. 
HyukJae, non fare nulla di azzardato, ti prego… 
Vai avanti con la tua vita e metticela tutta per realizzare i tuoi sogni. Io non ci sono riuscito e vedere te invece farcela mi renderebbe la persona più felice del mondo. 
Per favore HyukJae…
Sarò per sempre al tuo fianco. 

Donghae.

 

 

HyukJae crollò per terra abbandonandosi ad un altro pianto liberatorio.

 

"As the sky darkens into the night 
Memories, cold as the rain outside 
Pounding on my window 
Pouring into my mind"
Back in Time - Lyn



 

  
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