Law lin sila sui ithil
-La luna
ti fa risplendere-
Mimi18 ©
Masashi Kishimoto ©
SasuHina’s Day
Il Gatto Nero fa le fusa nei nostri cuori!
Sasuke Uchiha
era ciò che la gente definiva ragazzo perfetto, ed i motivi per cui venisse
etichettato con questo oneroso titolo erano tre:
- Era
ricco;
- Era
bello;
- Era
il ragazzo classificatosi primo nella graduatoria scolastica fra i licei
del Giappone.
Qualunque
madre avrebbe pagato oro per averlo al fianco delle figlie, immaginarlo
all’altare accanto alla sua adorata bambina; ma la realtà era solo una: a
Sasuke Uchiha le donne frivole e superficiali attaccate ai suoi soldi o alla
sua fama non le voleva.
Aveva avuto
storie di poco conto con donne di quel genere, che dicevano di amarlo alla
follia, ma chissà per quale motivo, alla fine si era ritrovato sempre solo.
Come in quel
momento, infondo.
Se ne stava
seduto come un barbone al ciglio di una strada, su un marciapiedi quasi del
tutto devastato, pieno di sporcizia.
Il tanfo dei
rifiuti, poco lontani da lui, si poteva sentire benissimo. Strizzò gli occhi
disgustato, stringendosi maggiormente nella striminzita giacca costosa nera.
Una macchia
rossa si scorgeva perfettamente: vino rosso, ottima annata. Naruto gliel’aveva
versato addosso quando aveva visto il modo in cui si era comportato con Sakura.
Afferrò il bavero della sua camicia, buttandolo
sopra il tavolo del buffet.
Faceva diciotto anni, Sasuke, e quella era la sua
prima rissa.
...con il suo migliore amico, per la sua migliore
amica.
Una cosa da tutti i giorni, insomma.
-Merda, Uzumaki. Ti devi sempre scaldare, eh?-
Il tono di voce dell’Uchiha sembrava seccato,
mentre si puliva con la manica del sangue che colava dalla sua bocca, spaccata.
-Tappati quel cesso, Uchiha. Sakura piange per
colpa tua!-
Gli occhi color pece dell’Uchiha saettarono sul
corpo formoso e scosso dai singulti di Sakura Haruno.
Poco prima, con un gesto avventato [l’alito le
puzzava di alcool] aveva tentato di baciarlo: ovviamente, da perfetto
gentiluomo, l’aveva scansata. Sapeva benissimo che era solo una reazione dovuta
al suo stato di ubriachezza.
Sakura non lo amava...
...forse.
-L’ho fatto per lei. O
avresti preferito che me la portassi a letto?-, chiese con sarcasmo. Un
sarcasmo pesante, che gli fece guadagnare un altro pugno.
Sta volta sentì più dolore...molto più dolore.
Naruto mica gli aveva spaccato la mascella!
-Porca putt...Uzumaki!-,
non aveva mai urlato in vita sua, quindi non si stupì che la sala, prima un
chiacchiericcio continuo, ammutolì di colpo.
-N-naruto...basta. Sasuke ha
ragione, sono stata io la stupida.-, la voce calda di Sakura bloccò il biondo,
che con uno schiocco seccato annuì, lanciando un’ultima occhiata raggelante
all’altro, ancora steso sul tavolo.
Così, vedendoli allontanarsi insieme, così uniti,
si era sentito un’idiota: davvero non si era reso conto di sentimenti così
palesi, come quelli che attanagliavano i suoi migliori amici?
Si sentì di troppo, quando lo sguardo della gente
calò su di lui: come se fosse stato un attore nudo in un teatro.
Decise di andarsene, senza dire nulla.
Rabbrividì di
nuovo, muovendo su e giù le mani contro le braccia per riscaldarsi. Odiava il
freddo, soprattutto in estate. Era ovvio che non andasse in giro con cappotti!
Un ringhio
basso gli sfuggì dalle labbra, mentre una mano candida si poggiava sulla sua
spalla.
Sussultò.
-Sasuke-san?-, la voce bassa e dolce di
Hinata Hyuuga lo fece rabbrividire.
Incontrò i
suoi occhi puri, grigio chiaro, mentre un sorriso di dolce comprensione era
aperto sul suo viso etereo.
-Hyuuga-, non
l’aveva mai chiamata per nome, -che ci fai qui?-
Hinata
controllò il pezzo di marciapiedi accanto a Sasuke e, sicura che nulla avrebbe
potuto sporcare il suo vestito blu, si sedette accanto a lui.
-Sei fuggito
all’improvviso. Itachi ha detto che potevi essere dietro il locale..-, spiegò
ancora sorridente, mentre portava le gambe al petto: probabilmente, anche lei
aveva freddo.
Preso da un
attimo di tenerezza, le porse la giacca. La appoggiò sulle spalle nude della
Hyuga che, scuotendo le mani in imbarazzo, tentò di rifiutare.
Lo sguardo
seccato di Sasuke la fece ammutolire; caddero in un silenzio di tomba, entrambi
indecisi su come iniziare un nuovo discorso.
Eppure...eppure
quel silenzio non era poi così male. Il vento si era placato – o forse era
semplicemente il corpo caldo di Hinata accanto al suo – ma Sasuke non sentiva
più nemmeno il freddo.
-Perché?-,
chiese ad un tratto, voltandosi verso la giovane. Incrociandone gli occhi,
sussultò. Sussultò e sentì il cuore battere più forte.
-Ho pensato-,
Hinata deglutì, scossa dagli occhi color pece di Sasuke, -a come ti saresti
potuto sentire. Litigare con Naruto e scoprire che la tua migliore amica è
innamorata di te, nel giorno del tuo compleanno...terribile-.
-Quindi-,
Sasuke schioccò la lingua sul palato, stizzito, - ti facevo pena.-
Gli occhi
candidi di Hinata si allargarono, mentre una sua mano bianca [mai stata così
audace] andava ad afferrare quella di Sasuke.
Entrambi i
cuori sussultarono, mentre Hinata sentì una scarica elettrica percorrerla
tutta, fin dal profondo, fino al cuore.
-No, non mi
facevi pena...-, bofonchiò, mentre Sasuke stringeva la sua mano, -volevo
solo...- stare con te, ma non lo
disse.
Sarebbe stata
una frase fatta, una frase che Sasuke, probabilmente, aveva sentito mille e
mille volte dalle sue innumerevoli ammiratrici. Non voleva essere come loro.
Perché lei era
quella che lo aveva osservato studiare, durante le lezioni, era quella che
aveva bisbigliato la notte il suo nome, nei sogni, quella che aveva imparato
ogni singola smorfia che quel viso poteva fare.
-Sasuke-, il
san era stato dimenticato, -io...-
Parole
superflue. Parole superflue, se hai colpito al cuore solamente con le gote
arrossate, il cuore martellante e il respiro mozzo.
Parole
inutili. Parole abbandonate su un ciglio di strada maleodorante.
Perché se con
la tua dolcezza, semplicità, colpisci al cuore uno come Sasuke Uchiha...le
parole non serviranno mai.
A Ellie, Secchan, Kurenai88 e LadyKiki.
A Sasukkia, che fa gli anni.
Tsk, una cazzata scritta in mezz’ora. Però, devo
ammettere, non mi dispiace.
Un grazie mille a Kurenai88...l’idea della fuga è
stata sua. Io l’ho interpretata a mio modo!xD
Scusate gli errori di battitura, ce ne saranno. Perché
ho dovuto fare tutto di fretta...-.-
Mimi->Gai