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Autore: Mimi18    23/07/2008    8 recensioni
Faceva diciotto anni, Sasuke, e quella era la sua prima rissa.
...con il suo migliore amico, per la sua migliore amica.
Una cosa da tutti i giorni, insomma.
-Merda, Uzumaki. Ti devi sempre scaldare, eh?-
[Sas'ke x Hinata]
[Il gatto nero fa le fusa nei nostri cuori.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Altri, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ho notato che ci sono davvero pochissime FF su Sasuke Uchiha e Ino Yamanaka

Law lin sila sui ithil

-La luna ti fa risplendere-

 

Mimi18 ©

Masashi Kishimoto ©

 

SasuHina’s Day

Il Gatto Nero fa le fusa nei nostri cuori!

 

Sasuke Uchiha era ciò che la gente definiva ragazzo perfetto, ed i motivi per cui venisse etichettato con questo oneroso titolo erano tre:

  1. Era ricco;
  2. Era bello;
  3. Era il ragazzo classificatosi primo nella graduatoria scolastica fra i licei del Giappone.

 

Qualunque madre avrebbe pagato oro per averlo al fianco delle figlie, immaginarlo all’altare accanto alla sua adorata bambina; ma la realtà era solo una: a Sasuke Uchiha le donne frivole e superficiali attaccate ai suoi soldi o alla sua fama non le voleva.

Aveva avuto storie di poco conto con donne di quel genere, che dicevano di amarlo alla follia, ma chissà per quale motivo, alla fine si era ritrovato sempre solo.

Come in quel momento, infondo.

Se ne stava seduto come un barbone al ciglio di una strada, su un marciapiedi quasi del tutto devastato, pieno di sporcizia.

Il tanfo dei rifiuti, poco lontani da lui, si poteva sentire benissimo. Strizzò gli occhi disgustato, stringendosi maggiormente nella striminzita giacca costosa nera.

Una macchia rossa si scorgeva perfettamente: vino rosso, ottima annata. Naruto gliel’aveva versato addosso quando aveva visto il modo in cui si era comportato con Sakura.

 

Afferrò il bavero della sua camicia, buttandolo sopra il tavolo del buffet.

Faceva diciotto anni, Sasuke, e quella era la sua prima rissa.

...con il suo migliore amico, per la sua migliore amica.

Una cosa da tutti i giorni, insomma.

-Merda, Uzumaki. Ti devi sempre scaldare, eh?-

Il tono di voce dell’Uchiha sembrava seccato, mentre si puliva con la manica del sangue che colava dalla sua bocca, spaccata.

-Tappati quel cesso, Uchiha. Sakura piange per colpa tua!-

Gli occhi color pece dell’Uchiha saettarono sul corpo formoso e scosso dai singulti di Sakura Haruno.

Poco prima, con un gesto avventato [l’alito le puzzava di alcool] aveva tentato di baciarlo: ovviamente, da perfetto gentiluomo, l’aveva scansata. Sapeva benissimo che era solo una reazione dovuta al suo stato di ubriachezza.

Sakura non lo amava...

...forse.

-L’ho fatto per lei. O avresti preferito che me la portassi a letto?-, chiese con sarcasmo. Un sarcasmo pesante, che gli fece guadagnare un altro pugno.

Sta volta sentì più dolore...molto più dolore.

Naruto mica gli aveva spaccato la mascella!

-Porca putt...Uzumaki!-, non aveva mai urlato in vita sua, quindi non si stupì che la sala, prima un chiacchiericcio continuo, ammutolì di colpo.

-N-naruto...basta. Sasuke ha ragione, sono stata io la stupida.-, la voce calda di Sakura bloccò il biondo, che con uno schiocco seccato annuì, lanciando un’ultima occhiata raggelante all’altro, ancora steso sul tavolo.

Così, vedendoli allontanarsi insieme, così uniti, si era sentito un’idiota: davvero non si era reso conto di sentimenti così palesi, come quelli che attanagliavano i suoi migliori amici?

Si sentì di troppo, quando lo sguardo della gente calò su di lui: come se fosse stato un attore nudo in un teatro.

Decise di andarsene, senza dire nulla.

 

Rabbrividì di nuovo, muovendo su e giù le mani contro le braccia per riscaldarsi. Odiava il freddo, soprattutto in estate. Era ovvio che non andasse in giro con cappotti!

Un ringhio basso gli sfuggì dalle labbra, mentre una mano candida si poggiava sulla sua spalla.

Sussultò.

-Sasuke-san?-, la voce bassa e dolce di Hinata Hyuuga lo fece rabbrividire.

Incontrò i suoi occhi puri, grigio chiaro, mentre un sorriso di dolce comprensione era aperto sul suo viso etereo.

-Hyuuga-, non l’aveva mai chiamata per nome, -che ci fai qui?-

Hinata controllò il pezzo di marciapiedi accanto a Sasuke e, sicura che nulla avrebbe potuto sporcare il suo vestito blu, si sedette accanto a lui.

-Sei fuggito all’improvviso. Itachi ha detto che potevi essere dietro il locale..-, spiegò ancora sorridente, mentre portava le gambe al petto: probabilmente, anche lei aveva freddo.

Preso da un attimo di tenerezza, le porse la giacca. La appoggiò sulle spalle nude della Hyuga che, scuotendo le mani in imbarazzo, tentò di rifiutare.

Lo sguardo seccato di Sasuke la fece ammutolire; caddero in un silenzio di tomba, entrambi indecisi su come iniziare un nuovo discorso.

Eppure...eppure quel silenzio non era poi così male. Il vento si era placato – o forse era semplicemente il corpo caldo di Hinata accanto al suo – ma Sasuke non sentiva più nemmeno il freddo.

-Perché?-, chiese ad un tratto, voltandosi verso la giovane. Incrociandone gli occhi, sussultò. Sussultò e sentì il cuore battere più forte.

-Ho pensato-, Hinata deglutì, scossa dagli occhi color pece di Sasuke, -a come ti saresti potuto sentire. Litigare con Naruto e scoprire che la tua migliore amica è innamorata di te, nel giorno del tuo compleanno...terribile-.

-Quindi-, Sasuke schioccò la lingua sul palato, stizzito, - ti facevo pena.-

Gli occhi candidi di Hinata si allargarono, mentre una sua mano bianca [mai stata così audace] andava ad afferrare quella di Sasuke.

Entrambi i cuori sussultarono, mentre Hinata sentì una scarica elettrica percorrerla tutta, fin dal profondo, fino al cuore.

-No, non mi facevi pena...-, bofonchiò, mentre Sasuke stringeva la sua mano, -volevo solo...- stare con te, ma non lo disse.

Sarebbe stata una frase fatta, una frase che Sasuke, probabilmente, aveva sentito mille e mille volte dalle sue innumerevoli ammiratrici. Non voleva essere come loro.

Perché lei era quella che lo aveva osservato studiare, durante le lezioni, era quella che aveva bisbigliato la notte il suo nome, nei sogni, quella che aveva imparato ogni singola smorfia che quel viso poteva fare.

-Sasuke-, il san era stato dimenticato, -io...-

Parole superflue. Parole superflue, se hai colpito al cuore solamente con le gote arrossate, il cuore martellante e il respiro mozzo.

Parole inutili. Parole abbandonate su un ciglio di strada maleodorante.

Perché se con la tua dolcezza, semplicità, colpisci al cuore uno come Sasuke Uchiha...le parole non serviranno mai.

 

A Ellie, Secchan, Kurenai88 e LadyKiki.

A Sasukkia, che fa gli anni.

Tsk, una cazzata scritta in mezz’ora. Però, devo ammettere, non mi dispiace.

Un grazie mille a Kurenai88...l’idea della fuga è stata sua. Io l’ho interpretata a mio modo!xD

Scusate gli errori di battitura, ce ne saranno. Perché ho dovuto fare tutto di fretta...-.-

 

Mimi->Gai

 

   
 
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