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Autore: tp naori    04/05/2014    1 recensioni
poesie, che col tempo si accumulano nelle cartelle del mio pc..non ho idee, per le trame..scusatemi.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giunte le nostre mani,
La sul ponte, dei nostri sguardi.
I fari, trasformati in cuori, pulsanti.
Ove grumi di sangue, coagulavano.
Cosi come fanno le nostre lacrime.

 
Dove va la tua figura di Angelo,
Vola su qualche stella cometa.
O ad esempio, staziona nei loculi,
Della mia mente, folle e estasiata.

 

Prona sulla sponda del lago,
Ninfea, sento il tuo odore,
Fresco, pungente,
La natura in tutto il suo splendore,
Piena sotto la sua pelle, rosso fuoco.
Ribolle nell’essenza dei suoi sedici anni.

 

 

Dove sono gli eroi,
I giovani pionieri, di nuove ricerche,
O scopritori di altri paesi,
Ove stanno, quei avventurieri ragazzi,
Sulla strada, passano, chiedendo passaggi?.
Dov’è finita, l’ebbrezza del vivere follemente?.
Procaci parole, sogni perversi i miei,
O folle manifesto di questa generazione,
In cosa sarai dipinto, su Internet,
O sul Hi-Tech, dei nostri impianti auricolari.

 

 

 

Pantomime, la sua bella recita.
E sublime sopra il palco, sotto le stelle,
Nel giardino pubblico che è il teatro,
Ci possono entrare tutti, a fondo d’ogni indiscrezione.
E squallido il modo, in cui le altre comparse,
Se la mangiano coi occhi,
O di come allupati anziani, sbavano alla vista,
Delle sue ginocchia.
Eppure, non se ne preoccupa,
Va avanti, e una stella,
Brilla, ma non ne sa il motivo, e si preoccupa.

 

Andrà via, svanisce,
La mia anima,
Nella tua mancanza, disciolgo,
E divento vapore.

   
 
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