[From “Up” Disney, 2009] Stiles x Derek
Stiles Stilinski era un giovane volontario dell’ospedale di Beacon Hills, si occupava principalmente di soccorrere gli avventurieri che si perdevano tra le montagne e, conseguentemente, facevano qualche spiacevole incontro con i leoni di montagna.
Quel giorno il suo cercapersone squillò, quando non era in servizio, ma lui lo teneva sempre acceso e accorse subito, perché non era nella sua etica lasciare il lavoro in secondo piano. Lanciandosi in strada con la sua Jeep azzurra, chiese maggiori informazioni allo Sceriffo della contea di Beacon Hills, nonché suo padre, riguardo al disperso che doveva andare a recuperare.
“Si chiama Derek Hale ed è un vigile del fuoco che nel tempo libero si cimenta in sport estremi, questa mattina voleva scalare il monte roccioso ed invece è finito col rimanere incastrato in una specie di buca ai piedi del monte. Fortuna che il suo cellulare prendeva ed è riuscito ad avvisarci, ma non è in pericolo mortale e tutti gli agenti sono fuori, quindi…” “Quindi devo andare io. Ho capito, pa’, non c’è problema. Ma è possibile che un vigile del fuoco non sia in grado di uscire da una situazione del genere? Spegne incendi e non sa come uscire da una buca… Evidentemente non è del posto. Hale, hai detto?”
Come al solito, Stiles si era perso nelle sue elucubrazioni e lo Sceriffo sorrise, dall’altro capo del telefono.
“Esatto, ora sbrigati. Fammi sapere più tardi com’è andata!” e riappese.
Giunto nei pressi della montagna più alta che torreggiava su Beacon Hills, coprendola con la sua ombra imponente, Stiles parcheggiò la Jeep sotto un albero, su cui era inciso un cuore con due iniziali all’interno. Evidentemente, anche gli adolescenti erano in grado di non farsi male in un posto come quello, ma questo Derek Hale….
“C’è nessuno?” sentì improvvisamente una voce che, più che spaventata, sembrava incredibilmente irritata. Stiles allora si avvicinò alla buca, effettivamente a pochi passi dal monte, e vi guardò dentro.
Appoggiato contro la parete di terra che si era creata, con un’espressione della serie “se gli sguardi potessero uccidere chiunque sarebbe già morto”, c’era Derek Hale, nonché l’uomo più bello che Stiles avesse mai visto in vita sua.
Occhi verdi, barba incolta scura e fisico muscoloso, da quel che l’ombra del monte gli permetteva di vedere.
“Ehi!” gridò semplicemente il ragazzo, facendogli un cenno.
L’altro si accigliò: “Finalmente hanno mandato qualcuno… Che aspetti a recuperarmi? Sono qui da tre ore!”.
Il tono seccato con cui aveva parlato indispettì Stilinski, che subito ribattè: “Scusa tanto, sei un pompiere e non sei neanche in grado di uscire da una buca?”
“Credo di avere una gamba rotta, idiota” fu la risposta sgarbata dell’altro, che si guadagnò un’ occhiataccia.
“Guarda che ti lascio lì” “Non mi stupirebbe, non sembri proprio avere la costituzione per sollevarmi”.
A quel punto Stiles corse a prendere una lunga fune, che Derek avrebbe afferrato per farsi tirare fuori.
Vedendola, il pompiere si concesse un lieve sorriso, che causò le palpitazioni al più piccolo.
“Come hai detto che ti chiami?”
“Non l’ho detto… Stiles, comunque”
“Russell?”
“Russell? Oltre che incapace sei pure sordo… Ho detto Stiles, amico”.
Un po’ a fatica lo tirò fuori dalla fossa, e pazientemente lo accompagnò alla Jeep, per portarlo in ospedale.
“E quindi ti chiami Russell” continuò Derek, per prenderlo in giro.
“Hai mai visto il film Up, Derek Hale?” chiese Stiles, mettendo in moto.
“No, dovrei?”
“Immagino di no, non è un film per pompieri musoni. Comunque c’è un boyscout che si infila improvvisamente nella vita di un anziano solitario e musone, esattamente come te. E indovina come si chiama il ragazzino?”
“Russell?”
“Esatto, quindi chiamami pure Russell se vuoi, io ti chiamerò signor Fredricksen”
“Quindi io sarei il vecchio musone?”
“Vedo che hai capito”
“E va bene, ci sto, ma solo se vedrai questo film con me”.