Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: zap2503    07/05/2014    0 recensioni
Tutte le notti lo stesso sogno, la verità è nascosta ed io devo scoprire cosa si cela dietro tutto questo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Liddell, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Stanotte l'ho sognato ancora" dissi a Daniela, ancora sdraiata accanto a me. 
"L'ho sognato ancora e non riesco a capire perché questo ragazzo sia sempre nei miei sogni, é un ossessione, non riesco a liberarmi di lui."
Il sogno mi aveva innervosito parecchio, mi ero svegliata, come sempre ormai, con la luna storta. 
"Non è possibile sognare sempre le stesse cose e le stesse persone!" mi disse Daniela, però io lo facevo, e ancora non avevo capito il motivo per cui ripetesse tutte le notti. 
Il tema era sempre lo stesso: mi ritrovavo sdraiata sopra un telo immenso color bordeaux, con addosso un vestito bianco leggero, una coda che raccoglieva i miei capelli castani, e una sensazione di fresco piacevole sulla pelle. Tutto attorno vedevo grandi alberi di fiori di ciliegio, i miei preferiti, per terra accanto a me sopra la terra ancora umida, piccoli fuori caduti dai grandi alberi sopra di me. Accanto a me un ragazzo sdraiato di schiena, quello che riesco a vedere è un ragazzo alto, snello, con i capelli neri e un ciuffo cotonato che gli scende davanti al viso. Ha un espressione serena e sorride, ha un braccio sotto la testa e uno poggiato sul torace. Non avevo mai visto nella mia vita nè quel ragazzo nè quel posto, tanto belli e tanto misteriosi da farmi svegliare ogni mattina turbata. 
"Sicuramente l'avrai visto da qualche parte, anche se non lo ricordi, forse la sua espressione, il suo corpo, dove l'avresti potuto incontrare?" mi disse Daniela. 
Provo ogni mattina a ricordare sempre più dettagli sul sogno, su quel ragazzo misterioso ma il mio cervello non riesce ad arrivare ad una conclusione, non l'ho mai visto. 
Daniela mi spinge ad uscire fuori dal letto per andare a fare colazione con lei per poi fare la solita strada verso il centro della città per andare a lavorare. Scendiamo in strada e ci fermiamo da Costa, prendiamo un caffè che ci terrà caldo in una giornata fredda come quella, scendiamo in metropolitana e raggiungiamo Oxford Street, dove io è Daniela abbiamo un negozio di cupcakes. 
"Se ci pensi, sei proprio come Alice!" continuava a parlarmi Daniela mentre sorseggiava il suo caffè seduta accanto a me "anche lei sognava ogni notte la stessa cosa, ma da lei c'erano un coniglio e un paese delle Meraviglie!"
Non aveva tutti i torti, mi sentivo proprio come lei, circondata in quel luogo magico, mi sembrava il paradiso; credo che invece il coniglio sia lui.. Il ragazzo misterioso del sogno. Magari è lui la chiave di tutto? Lo seguirò come Alice insegue il coniglio, forse sarà lui stesso a portarmi in quel paese delle meraviglie nel mio sogno. 
Arrivammo infine al nostro negozio, iniziavamo già a servire dolcini, ma tutto mi scorreva davanti veloce, ero assente e ancora turbata dall'ennesimo sogno identico. C'era chi mi chiedeva come fossero fatti all'interno i cupcake, quanto dovevano pagare, prendevano ordinazioni, addirittura c'è stato un ragazzo che per scegliere cosa mangiare si affidava a me, occhi contro occhi senza perdere il mio sguardo neanche una volta, per me in quel momento sembrava invisibile, cercavo con lo sguardo di scorgere un ragazzo, il possibile ragazzo del mio sogno. 
"Praticamente non ho nessuna probabilità!" dissi sedendomi un attimo dopo ore di intenso lavoro; gli ultimi clienti entravano e venivano serviti dalle altre cameriere. Finalmente arrivó l'orario di chiusura, dovevamo solamente raggiungere il nostro appartamento e mi sarei potuta rilassare dalla giornata stressante. Avevo appena girato la chiave per chiudere la saracinesca che un ragazzo mi viene incontro cercando di fermarmi, "eieiei scusa, sono venuto in città apposta per prendere i tuoi cupcakes solo che sono arrivato forse troppo tardi!" lo guardai bene ed era un poco affannato e sudato. Guardai Daniela che mi fece cenno con la testa, decisi di aiutarlo e lo servii, sembrava molto contento e felice. Chiuso definitivamente il negozio, il ragazzo ci chiese se non volevamo protezione per arrivare a casa visto che era buio e c'era tanto freddo, non eravamo molto contente ma decidemmo di fare strada insieme a lui. 
  
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