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Autore: Rage_    08/05/2014    4 recensioni
10 songs challenge – Merthur.
1 - Scegli un personaggio, una coppia o un fandom.
2 - Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire.
3 - Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.
4 - Scrivine 10, poi pubblicale.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Note dell'autrice: mi sono innamorata di questo prompt e ho pensato di sperimentarlo sul Merthur. Posso ritenermi soddisfatta, già.
Che dire, se non che questa è la mia prima fic su questo account, in questa sezione, su questo prompt (10 Songs Challenge), e su QUEI DUE COSI BELLISSIMI CHE SONO POI MERLIN E ARTHU CHE  SHIPPO TROPPO e okay basta.  Beh, a dire il vero non ho nulla da dire sì, uhm.
I criteri del prompt già li sapete e buh, buona lettura, grazie millissime in anticipo a chi leggerà questa cosa immensa e arriverà alla fine ecco vi amerò lo so già. E, ah sì!, vi ho pure linkato le canzoni, sono una brava bimba, i think.
Ora evaporo, okay, cià.


 

- 10 songs challenge.










1) In my defence – Freddie Mercury (x)


Lo guardi, come non lo hai mai guardato prima.
Merlin, il tuo fidato servitore, il tuo migliore amico, ora ti sembra lontano anni luce come potrebbe esserlo un perfetto estraneo.
Lui ti ha mentito. Lui ti ha ingannato.
Chiudi gli occhi e ripensi al vostro primo bacio: è stato un trucco anche quello?
Possibile che ti avesse incantato? L’attrazione che provi per lui era solo frutto dell’oscurità della magia che si nascondeva in lui? Com’era possibile.
-Sei uno stregone, Merlin. Cos’hai da dire in tua difesa?- tuona tuo padre dall’alto del suo trono. E tu volti lo sguardo, per non incrociare quello del tuo ex servitore e la lacrima che abbandona il suo viso e che, cadendo, disegna un cerchio perfetto sul pavimento, mentre quelle labbra che tu hai tanto amato soffiano via un “Nulla.”


 
*~*~*~*~*
 

2) Bed of Roses – Bon Jovi  (x)

La sala del banchetto è allestita a festa, piena di gente, dame e cavalieri che ondeggiano gli uni nelle braccia delle altre sulla musica. Tu osservi la scena da un angolo della sala, con un sorriso rilassato sulle labbra, sorseggiando un po’ di vino dal tuo calice.
-Posso servirvi in qualche modo?-
Ti volti: è Merlin che ti sta guardando con quegli occhi così blu, così belli e rilassanti,  e il tuo cuore si riscalda, un calore così familiare e dolce, che sa così tanto di Merlin.
-No, grazie.- lui fa per congedarsi, con un inchino, ma tu lo fermi – a meno che tu non voglia concedermi questo ballo.-
Lui ti guarda divertito. –Fate sul serio?-
Tu non gli rispondi, ma lui lo prende come un sì, perché lo vedi porgerti il braccio con sguardo provocatorio. Con un ghigno stampato in faccia, gli afferri i fianchi e lui ti sussurra qualcosa all’orecchio, qualcosa che non riesci a cogliere.
Cominciate a danzare, dietro gli spessi tendaggi attaccati alle colonne portanti della sala, il viso di Merlin premuto contro l’incavo del tuo collo – il suo respiro che ti solletica la gola – e gli occhi di tutti lontani, troppo lontani, per non permettere a te stesso di rilassarti o, ancor meglio, di poter scambiare quel sussurro contro il tuo orecchio con una promessa d’amore eterno o una lasciva provocazione, che, se vorrete, potrete esaudire più tardi nelle tue stanze.


 
*~*~*~*~*
 
 
3) Nothing Else Matters – Metallica 
(x)

Ti svegli di soprassalto: credevi di aver udito il rumore di un presunto nemico o un animale feroce proveniente dalla foresta che, oscura, vi sta circondando, ma a quanto pare si trattava soltanto di un falso allarme. Fai per rimetterti a dormire, quando un altro rumore t’impedisce di riassopirti: denti che battono tra di loro.
Sbuffi, quando scopri che l’origine di quel fastidioso clamore non è altro che il tuo servitore.
-Merlin!- lo rimproveri.
-M-mi dispiace, Sire.-
Cerchi di ignorarlo, di rigirarti e rimetterti a dormire, ma non ci riesci.
Quel rumore è dannatamente disturbante.
Così decidi di alzarti e distenderti accanto a lui, accogliendolo tra le tue braccia.
Senti i suoi muscoli intorpiditi dal freddo distendersi e le sue guance riprendere un po’ più di colore.
-Ora dormi- gli ordini con un sussurro.
Lui annuisce, accoccolandosi ancor più contro il tuo petto.
Lo stringi di riflesso un po’ di più a te, e ti dai un’occhiata in giro: i tuoi cavalieri addormentati attorno al fuoco. Potrebbero vederci, pensi tra te e te, ed è vero.
Ma quando senti il respiro profondo e tranquillo di Merlin addormentato tra le tue braccia, e capisci che non sente poi più così tanto freddo, realizzi che ora lui sta bene, e nient’altro importa.
 
*~*~*~*~*

 
4) Youth & Whiskey – Black Veil Brides  (x)

Il cervello ti sembra così leggero, la risata esce in modo così limpido – ma allo stesso tempo roco – dal fondo della tua gola e non puoi fare a meno di pensare che le cose non sono mai andate meglio. Tutto sembra così divertente quando sei sbronzo.
Tutto incredibilmente divertente e bello, eccitante.
Insomma, gli occhi di Merlin sono sempre stati così azzurri? Le sue labbra sempre così carnose? La sua pelle sempre così lattea e apparentemente morbida? È sempre stato così dannatamente bello, il tuo svampito servitore?
Non pensi a nulla, quando ti avvicini, barcollante, al tavolo della taverna a cui siete seduti, e gli stampi un bacio a fior di labbra.
Non hai paura che qualcuno forse non abbastanza ubriaco, lì dentro, vi abbia visto e che lo andrà a raccontare a tuo padre, no. Hai soltanto paura di dimenticare quanto profumate e morbide siano le giovani labbra del tuo servitore quando il sole che tornerà a splendere su Camelot, giungerà accompagnando la sobrietà nella tua mente.

 
*~*~*~*~*
 
 
5) Break your little heart – All time low 
(x)

Credevi di aver imparato a convivere con i sentimenti che Arthur provava per Gwen, eppure vederla lì, seduta sul trono, accanto al tuo Re, ti ha suscitato una strana sensazione.
Ricordi ancora lo sguardo del tuo Re quando gli hai chiesto di fare una scelta e lui ti aveva risposto: -Camelot ha bisogno di una Regina, Merlin, non di due Re.-
Ricordi il fastidioso scricchiolio del tuo cuore spezzarsi in due, di come quel rifiuto ti fece trascorrere un’intera notte in lacrime e un’altra notte alla taverna, un intero sacchetto di monete dorate consegnate tra le mani dell’uomo al bancone della Taverna e di donne delle quali non ricordi nemmeno il volto.


 
*~*~*~*~*
 
 
6) Welcome to the Black Parade – My Chemical Romance 
(x)

Un’altra triste battaglia giunse al termine. Il principe Arthur arrancò verso il corpo inerme di uno dei suoi cavalieri morti in battaglia. Morti per Camelot. Morti per seguirlo fino alla fine.
Morti per lui, il loro Re.
Merlin lo raggiunse, gli strinse la spalla, incoraggiante.
Delle lacrime di reverente tristezza lavavano via lo sporco e il sangue dei nemici che macchiavano il suo nobile viso.
-Abbiamo vinto, Sire.-
-Ma a che prezzo.- sospirò tristemente lui, chiudendo le palpebre del cavaliere sugli occhi esanimi ancora spalancati. Tirò su col naso, fronteggiando il suo servitore in piedi.
-Voglio riportarli a Camelot. Onorarli. Voglio consegnare ciò che resta di loro, dei loro corpi, alle loro famiglie. Se lo meritano.-
Merlin annuì. Se una parata nera il suo Signore voleva, una parata nera avrebbe ricevuto.
-Caricherò quanti più corpi possibili sul carro per trasportarli fino alla città.- asserì, prima di congedarsi e allontanarsi, zoppicando, anche lui non uscito illeso dalla battaglia.
Lui e il suo testardo voler restare al fianco di Arthur in ogni occasione!
-Merlin!- lo chiamò il suo padrone a gran voce, costringendolo ancora una volta a voltarsi.
I loro sguardi si allacciarono e tutte le parole che non vennero dette rimbombarono in quel lugubre e sporco ambiente, l’aria che ha rubato il sapore metallico del sangue.
-Grazie per essere ancora vivo.-
Merlin si strinse nelle spalle. –Faccio del mio meglio!-
E poi sorrise, e tutto, per Arthur, ebbe nuovamente un senso, là dove vi era una sconfitta, vi era, proprio davanti ai suoi occhi, una vittoria, o almeno, una ragione per proseguire.


 
*~*~*~*~*
 
 
7) The Day that never comes - Metallica  
(x)

Attendeva, Merlin. Che cosa non lo sapeva, esattamente.
Forse il giorno in cui Arthur sarebbe diventato Re? In cui il suo destino avrebbe dovuto realizzarsi? Magari il giorno in cui il suo Principe si fosse fatto coraggio e lo avrebbe baciato?
Forse semplicemente il giorno in cui tutto sarebbe finito. Che fosse tornato a casa, fiero di poter urlare “SONO UN MAGO. È UN DONO CON CUI HO FATTO DEL BENE. SONO FIERO DI ESSERLO!”.
E adesso che cosa poteva aspettarsi, in punto di morte, ferito gravemente in battaglia, sul tavolo da lavoro di Gaius, mentre gemeva miseramente?
Gemeva, Merlin. Gemeva dal dolore.
Tutti i rimpianti di chi non ha potuto vivere fin in fondo una vita finita troppo presto, i giorni che alla fine non sono mai arrivati, le occasioni che non sono più ritornate.
Arthur entrò trafelato nella stanza, e quando colse la rassegnazione negli occhi di Merlin e il dolore in quelli di Gaius, capì.
-Non posso fare nulla, Sire. Le ferite sono- non riuscì neppure a terminare la frase che Arthur lo spinse via, lontano, con ben poca accortezza o grazia, per stringere la mano al suo servitore moribondo.
-Merlin…-
Sbuffò una risata, Merlin. Perché era buffo. Il proprio nome, pronunciato a quel modo, così differente dai “Merlin!” urlati con astio soliti del suo principe, era buffo.
Tutta quella situazione, in verità, era buffa.
Era buffo che Arthur si preoccupasse per lui proprio lì, in punto di morte.
Eppure, si disse Merlin, era una cosa davvero così ridicolosamente da Arthur.
-Addio, Sire.- disse solo, prima di esalare l’ultimo respiro.
Moriva, Merlin, gli occhi ancora spalancati ma pieni di Arthur e delle lacrime che l’uomo destinato a diventare il Re più grande di Camelot, aveva versato solo ed esclusivamente per lui.
 
 
 *~*~*~*~*

 
 
8) I’m not Okay – My Chemical Romance 
(x)

-Come stai, Merlin?-
Gaius sa, ahimé, la vera natura dei miei sentimenti.
Vedere Arthur diventare Re, certo, è stata per me un’emozione ed un orgoglio grandissimo, ma vederlo salire ora, al trono, con Gwen come regina, mi ha davvero fatto soffrire tantissimo.
Eppure non dovrei star così male per un amore proibito, un amore che potrebbe venir punito con la stessa condanna che spetta agli stregoni e quindi ai traditori.
Ma forse era questo il nostro destino, morire insieme sul rogo. In un modo o nell’altro, no?
Scuoto la testa. No, non sarebbe mai stato possibile, no, né ora né mai.
-Sto bene, Gaius, davvero.- sorrido, ma Gaius mi guarda con lo sguardo di chi ha capito che stai mentendo. L’abbraccio con cui il mio vecchio mentore cerca di rassicurarmi, poco dopo, non mi è di alcun conforto, come non lo potrebbe essere qualsiasi altra cosa al mondo.
     
 
*~*~*~*~*

 
9) Uptight – Green Day  (x)

Domani è il giorno, non dovrei essere così teso.
In fondo, vi è soltanto il 100% delle probabilità che Arthur verrà ucciso da uno spettro, non c’è nulla che m’impedisca di essere teso!
Teso, teso come una corda di violino, non tocco cibo.
Mi alzo di scatto e raggiungo il corridoio a falcate, sotto lo sguardo curioso di Gaius.
Percorro i corridoi del castello fino a raggiungere le stanze del Principe, irrompendo nelle sue stanze e nei suoi pensieri.
-Merlin, quante volte ti ho detto che devi bussare?-
-Non potete farlo! Domani quel cavaliere vi ucciderà!-
-Non posso ritirare un duello, Merlin. È contro il codice dei cavalieri.-
-Ma è all’ultimo sangue!-
-Lo so.-
Io rido, una risata quasi isterica, perché ormai so che convincere quell’asino è un’impresa pressappoco impossibile.
-Non siete nemmeno un po’ preoccupato? Un po’ teso?-
Arthur sorride. –Da morire.- ammette infine- Tu?-
-Oh, potete scommetterci.-
I nostri sguardi si incontrano e una scarica percorre, dispettosa ed elettrica, tutta la lunghezza della mia spina dorsale.
-Allora ti va di essere teso e preoccupato insieme a me, stanotte?-
Dannazione, sì!


 
*~*~*~*~*
 
 
10) I won’t give up – Jason Mraz 
(x)

Merlin vi veniva spesso, quando non riusciva a dormire, sulla terrazza situata dietro le merlature del castello di Camelot.
Gli piaceva guardare le stelle, lontano, verso casa. Magari, tra quelle montagne, avrebbe scorto i tetti di Ealdor: ogni giorno sempre più vicino al regno di Re Arthur, un giorno vicino a casa.
-Non riesci a dormire?-
Una voce alle sue spalle lo sorprese, ma non si scompose, riconoscendola come avrebbe potuto fare tra mille altre. Egli si avvicinò, cinse il servitore per la vita, poggiando il mento sulla sua spalla.
-Vengo anche io qui quando non ci riesco, lo sai? È l’unico posto in cui posso pensare senza essere disturbato.-
Entrambi i nostri sguardi sono puntati sul cielo stellato.
-E allora perché sei venuto a disturbarmi?-
Le sopracciglia del Principe scattarono pericolosamente vicino all’attaccatura dei suoi capelli.
-Perché, ti ho disturbato?-
Merlin rise, girando il viso per poi sfiorare l’angolo della bocca di Arthur con le proprie labbra.
-No, idiota, non ci rinuncerei per nulla al mondo.-
-A cosa?-
-Noi due.- sorrise –In qualsiasi momento. Sempre.-



 
Fine.

 
  
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