Anime & Manga > Bleach
Segui la storia  |       
Autore: Cloe87    08/05/2014    0 recensioni
Un post Aizen in cui alcuni Espada tornati in vita per mano di individui poco sani di mente, si troveranno a confrontarsi con la minaccia di quello che credevano essere soltanto un vecchio mito greco.
Genere: Comico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Espada, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

DA PREDATORE A PREDA


Quando la “Capa” fa danni!

 

Nonostante le pessime condizioni in cui era stato ridotto, l’ultima cosa in cui Grimmjow aveva sperato, prima di ricevere il colpo a tradimento di Nnoitra, era di poter riavere la rivincita su quel fottuto Shinigami dai capelli arancioni, meglio conosciuto a Karakura con il nome di Ichigo Kurosaki. Poi erano arrivati la mazzata del, si fa per dire, compagno d’armi, il dolore e il buio. Un buio assordante che trovava pace solo grazie ad una vocina tanto petulante quanto folle e fastidiosa, che gli sussurrava di continuare a sperare di non morire, per poter incrociare ancora una volta le loro spade, nonostante sapesse perfettamente che di speranza c’è n’era ben poca.

Ma come tutti sanno, la speranza è sempre l’ultima a morire ed è una gran rompi balle, quindi quando inspiegabilmente una strana luce spirituale aveva rotto il suo buio, Grimmjow vi si era aggrappato con tutte le sue forze e si era ritrovato tra le sabbie dell’Hueco Mundo, sotto gli occhi di una tipa dai capelli verdi (che se non ricordava male doveva chiamarsi Neliel o roba simile), uno strano uomo con gli occhi da rapace, che lo scrutava scettico (e che senza difficoltà aveva identificato come qualcuno con cui era meglio non scherzare) ed infine una bambina che sembrava talmente debole ad quasi non avere una reiatsu (come avrebbe detto Ulquiorra: “Spazzatura”); non fosse che il suo saluto l’aveva fatto sussultare. La voce di quella marmocchia gli era infatti dannatamente familiare, ma non si ricordava né quando, né dove l’avesse sentita…

Comunque, anche se la Sesta Espada non sapeva darsi un motivo, sembrava che gli dei avessero voluto dargli una seconda opportunità, e lui non era certo tipo da farsela sfuggire. Infatti dopo aver costatato di essere miracolosamente in ottima forma, non aveva perso tempo ed aveva aperto un Garganta per il mondo umano. Tutte le sue domane infondo potevano aspettare… la sua preda no! Poi, una volta dimostrata a tutti la sua superiorità su Kurosaki, ballando sul suo cadavere, sarebbe tornato con calma ad Hueco Mundo ed avrebbe appeso ad un muro quei due per ottenere delle risposte ai suoi quesiti; tipo chi diamine fossero e cosa volessero da lui, tanto da prendersi la briga di rimetterlo in pista.

Perché Grimmjow non era proprio uno stupido e sapeva bene che nessuno faceva niente per niente. Aizen-sama in materia aveva fatto scuola ad Hueco Mundo. Ed infatti gli Espada erano finiti tutti al macello.

Certo era che il povero Sesto Espada tutto si aspettava tranne di trasformarsi, nel giro di cinque minuti, da predatore a preda una volta giunto a Karakura.

«Dannazione!» imprecò infatti Grimmjow tenendosi premuta una mano sul fianco sul quale spiccava una profonda ferita sgorgante sangue, mentre cercava di allontanarsi da quei due “cosi” (l’Espada non aveva trovato termine migliore per definirli) che l’avevano assalito appena uscito dal Garganta. L’Arrancar numero sei riusciva a malapena a metterli a fuoco, nonostante fosse lui stesso un’entità spirituale. Ne sentiva le voci, così come gli artigli affilati che gli si erano conficcati in profondità nella carne, ma per il resto quello che poteva vedere erano solo due ammassi di ombre oscure.

«Che delizia amico mio! Oggi pasteggeremo con distruzione e frustrazione!» commentò una delle due entità, mentre l’altra ridacchiava aggiungendo:

«Peccato che di lui non resterà molto, dopo che ci saremo saziati. Ma d'altronde è questo il brutto di pasteggiare con i sentimenti oscuri delle anime umane trapassate. I vivi sono decisamente più resistenti e riescono a fornirci più pasti prima di perire!»

«Questo perché i vivi sono dotati anche di un corpo, mentre i morti solo di anima, ma questo è talmente carico di sete di vendetta che ci ingrasserà per bene.» concluse il compare per poi afferrare fulmineo il collo dell’Espada, senza che quest’ultimo avesse il tempo di reagire.

«Rilassati. In un attimo sarà tutto finito!» e detto questo l’essere iniziò letteralmente ad assorbire i sentimenti oscuri di cui l’Espada era costituito.

Grimmjow poté così costatare che man mano che l’essere si nutriva del suo desiderio di distruzione, esso assumeva dei contorni più definiti ed umanoidi, così come di essere totalmente in balia di quel “coso” senza via di scampo. Si ritrovò quindi nuovamente a pensare con frustrazione ad una zazzera arancione prima di perdere i sensi, mentre due figure giungevano in suo soccorso.

 

******

Rihanon aggrottò delusa le sopracciglia mentre osservava le due entità maligne estinguersi nel crepitare dalle sue fiamme nere. Non aveva nemmeno dovuto sfoderare le sue spade da quanto i suoi avversari erano scarsi  e la cosa l’aveva seccata. Dopo l’incontro con quello Shinigami sfacciato, avrebbe voluto avere sottomano un avversario degno di tale nome, per potersi sfogare un po’. Invece picche. Nulla di più che normale amministrazione.

«Certo che ultimamente i nostri simpatici amici si stanno facendo sempre più audaci! Attaccare così apertamente un’anima umana è cosa alquanto singolare. Normalmente preferiscono tattiche più subdole»

La voce di Lucien la richiamò al presente.

«Con l’aura distruttiva che emanava è più che normale che l’abbiano aggredito. Se fossero riusciti ad assorbire i suoi istinti avrebbero fatto un terno all’otto» commentò in risposta la donna, volgendo il suo sguardo al giovane dai capelli azzurri che giaceva, privo di sensi, ai piedi dell’argenteo.

«A proposito, secondo te… che cos’è esattamente?» chiese Lucien indicando incuriosito il Sesto Espada.

Rihanon si avvicinò al corpo inerte di Grimmjow per esaminarlo. Si ritrovò quindi a costatare il vistoso buco da Hollow situato sull’addome del giovane, così come il pezzo di maschera attacca al viso e la katana ancora appesa al suo fianco, che non aveva avuto il tempo di rilasciare. E la cosa non le piacque per nulla.

«Allora?» la incalzò il giovane.

«Ti ricordi che qualche tempo fa era girata voce di uno psicopompo orientale un po’ troppo ambizioso, che aveva cercato di abbattere la barriera tra Shinigami ed Hollow in modo da creare un essere superiore?» gli chiese quindi Riha.

«Sì, vagamente»

«Ebbene, ho la sensazione che quest’anima sia l’esito di alcuni esperimenti al riguardo»

«Ma gli Shinigami non avevano fatto piazza pulita?»

«Così si diceva» rispose la donna, per poi dargli le spalle e fare per andarsene.

«Ehi, aspetta! Non vorrai mica lasciarlo qui! Non passerebbe la notte!» sbottò Lucien.

Grimmjow versava infatti in condizioni critiche, non solo per la ferita al fianco con conseguente copiosa emorragia, ma anche per il danno subito direttamente dalla sua reiatsu.

Riha buttò nuovamente l’occhio sul corpo dell’Espada, per poi però fare nuovamente per andarsene.

«Prenderci cura dei trapassati non è di nostra competenza. Il nostro l’abbiamo già fatto»

«Peccato che io avverta l’aura di Ka aleggiare su di lui. Non dirmi che non l’hai notato» la riprese Lucien con un sorriso sornione.

Riha sbuffò. Era proprio per quello che avrebbe voluto lasciarlo dov’era. Aveva infatti un brutto presentimento, e non era del tutto sicura di voler sapere se fosse esatto, ma evitò di rendere partecipe il suo “collega” dei suoi pensieri. Si limitò quindi a dire:

«Fa come ti pare. Io in braccio non lo porto.»


 

***

 

 

Nel frattempo, in quello che restava di Las Noces…

“Pessima idea. Questa è stata una pessima idea. Riha andrà su tutte le furie. Devo solo ringraziare me stesso di essere immortale!” Ka osservava con comprensiva preoccupazione il ghigno sadico che Nnoitra stava riservando in direzione di Nel, che in risposta non lo degnava nemmeno di uno sguardo. Poi l’uomo spostò sconcertato lo sguardo sul resto della comitiva:

Una biondona con il viso mezzo coperto che lo squadrava guardinga (per la quale almeno non aveva dovuto sfacchinare, dato che era già in salute quando l’avevano incrocia a Las Noces*) ed infine lui: Ulquiorra Schiffer, il motivo originale di quella gitarella ad Hueco Mondo, che si era trasformata in una sorta d’operazione di beneficenza, in cui Ka si era trovato a giocare a puzzle con frammenti microscopici di reiatsu, sparsi per la sabbia dell’Hueco Mundo, solo perché la “Capa” aveva percepito le loro flebili speranze espresse prima di morire; costatando così anche come il dio dell’oltre tomba del distretto nipponico (meglio conosciuto in zona con il termine di Re Spirito) fosse un gran fancazzista. Infatti, piuttosto che prendersi il grattacapo di decidere il luogo di collocazione di quelle anime umane defunte che, per colpa di Aizen, non erano più né carne, né pesce, aveva preferito lavarsene le mani e trattarli come gli altrettanto scomodi Shinigami trapassati: lasciandoli quindi diventare parte integrante del luogo in cui erano deceduti. Ringraziò comunque nuovamente se stesso per il fatto che almeno l’Acquario per i Pesci (ergo Aaroniero Arruruerie) e lo Scienziato Pazzo dal sesso incerto (ovvero Aporro) in vita fossero stati piuttosto cattivelli, finendo così, come da manuale, all’Inferno** (e quindi non più raggiungibili dalla “Capa”), mentre l’Incredibile Uomo Zucca (noto ai più come Zommari) e il Mille Piedi Gigante (al secolo Yammy) erano trapassati senza una speranza nell’animo, ma solo con l’odio nei confronti dei loro assalitori. Altrimenti Rihanon chi l’avrebbe sentita con quegli esseri che scorrazzavano a briglia sciolta.

 Fortunatamente almeno per il Quarto Espada Riha non si sarebbe lamentata, nonostante fosse diventato una sorta di mezzo hollow***. Il problema stava però nel capire se lui si ricordasse o meno qualcosa...

«Per caso avete del succo di frutta?» la voce di Hope ruppe il pesante silenzio fatto di sguardi indagatori che era calato nella ex sala delle riunioni, dove la bambina sedeva sorridente al posto che una volta era stato di Aizen.

«No. Qui non si trova nulla del genere» rispose Harribel seccata, per poi chiedere spazientita:

«Allora, che cosa volete? Ci deve pur essere un motivo se avete riportato in vita parte dei miei ex compagni»

Hope piegò perplessa la testa di lato:

«Perché questa domanda? Non è a noi che devi chiederlo. Poi di riunirci qui l’hai chiesto tu, mica io!»

«E a chi dovremmo chiederlo allora?» sbottò alterato Nnoitra serrando la mano sull’asta della sua arma.

«A voi stessi, mi sembra ovvio!» trillò la bambina, la cui risposta non piacque per nulla al Quinto Espada, che si alzò minaccioso dalla sua postazione: «Smettila di prenderci per il culo, marmocchia, o ti stacco la testa dal collo!»

Ka portò istintivamente la mano al tatuaggio sul suo polso sinistro rappresentante l'ankh****, ma Hope lo fermò, per poi guardare seria Nnoitra:

«Non vi sto prendendo in giro» gli occhi di Hope lasciarono per un attimo trasparire un’insolita severità per l’età che dimostrava.  

«Potresti spiegarti meglio?» chiese quindi sospettosa Harribel, incrociando le braccia.

«Molto semplice, avete fatto tutto voi. Io ho solo risposto alla vostra chiamata.» scrollò le spalle la bambina, tornando quindi allegra e spensierata.

«E quando ti avrei chiamata?» sbottò Nnoitra sempre più alterato in quanto si sentiva palesemente deriso.

«Ti posso garantire che in punto di morte tu mi hai chiamato. Mi hai chiamato perché prima di esalare il tuo ultimo respiro, in fondo alla tua anima, hai sperato» gli sorrise la pargola, puntando però gli occhi in direzione di Nel, che la ricambiò interrogativa, mentre sul viso di Nnoitra spariva di botto il suo ghigno sghembo.

«Che c’è, hai perso la lingua?» lo punzecchiò quindi subdola Hope, ma il Quinto Espada si limitò a sbuffare e a risedersi al suo posto.

«Comunque lo stesso vale anche per gli altri, e non venite a dirmi che gli Hollow non sono in grado di farlo perché sapete perfettamente che è una cavolata. Altrimenti non divorereste anime altrui con la speranza di riempire il vuoto della vostra» concluse quindi la bambina rivolgendosi ai restanti Espada presenti.

«Hai detto di chiamarti Hope… speranza… giusto?» chiese assorto Ulquiorra rivolgendosi più a se stesso che alla bambina. Il Quarto Espada si era infatti ritirato nei suoi pensieri da quanto era iniziata quella riunione improvvisata, indetta da Harribel per far luce sugli avvenimenti appena accaduti.

«Wow! Sai l’inglese! Siamo poliglotti!» commentò la pargola facendo l’ok in direzione del Quarto Espada, per poi aggiungere:« Al dire il vero, anticamente venivo chiamata Elpis, ma Hope mi piace di più… è più moderno ed internazionale!»

«Elpis... Capisco.» commentò quindi Ulquiorra per poi uscire dalla stanza con le mani in tasca, aggiungendo solo un: «Vogliate scusarmi, ma ho una faccenda in sospeso da sbrigare» cosa che fece assumere un’espressione molto happy alla bambina.

«Ehi! Aspetta!» cercò invece di fermarlo Ka, ma Hope nuovamente lo bloccò.

«Lascialo andare»

«Ma…»

«Non preoccuparti, intanto credo che lo rivedremo presto e poi noi abbiamo ancora un paio di cosette da fare. Tipo occuparci di Willy il Coyote e del Nonno di Heidi» disse Hope.

Ka protestò: «Cosa!? Le loro anime si sono mischiate alla città di Karakura! È un lavoraccio!»

La bambina però sorrise e gli sussurrò mentalmente un “Confido nelle tue capacità e nella tua speranza di rimediare in parte all’errore che fu commesso. E poi chi meglio di uno della tua stirpe sa fare i miracoli?

Ka non poté far altro che incassare il colpo ed annuire, mentre Hope si alzava rivolgendosi agli Espada rimasti: «Allora, che volete fare? Venite con noi nel mondo dei vivi a provare ad afferrare le speranze che mi hanno portata qui o preferite rimanere a costruire castelli di sabbia in questo deserto vuoto?»

 

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

 

NOTE

*Il fatto che Harribel non fosse morta l’ho preso da quello che viene riportato su Wikipedia. Idem per Grimmjow.

** Il fatto che i due Espada siano finiti agli inferi è menzionato in uno degli episodi dell’amine.

***La definizione di “mezzo hollow” che ho usato per Ulqui è legata alla trama della storia e si capirà in seguito (Per il pipistrellone della compagnia ho infatti in mente grandi cose ^.^!  "Chiamami ancora così e sei morta!" Nota di Ulqui)

****L'ankh (☥), conosciuto anche come chiave della vita e croce ansata, è un antico simbolo sacro egizio che essenzialmente simboleggia la vita.

 

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Ecco qui il secondo capitolo in cui rivediamo alcuni nostri vecchi cari Espada tornare (si fa per dire) in vita e, mentre Ulquiorra guarda tutti con totale apatia e superiorità, Nnoita si sta prendendo pure gli arretrati da Nel, che lo sta pestando con un mattarello… spero solo abbia cura di ripulire il pavimento dalle gocce di sangue, mentre io inizio a pensare che il Quinto Espada sia leggermente masochista…)

Purtroppo chi sperava di rivedere Aporro e la Supposta vivente dovrà perdonare me e prendersela con Dante, che ha scritto sulla porta d’ingresso all’inferno “Lasciate ogni speranza voi che entrate”. (Aaroniero dalla disperazione sta cercando di raggiungere il mare buttandosi nel water, ma purtroppo non ci passa, mentre Aporro sta cercando di vivisezionare il mio peluche di Mokona… a quanto pare è desideroso di provare dolorose sofferenze…)

Per quanto riguarda Yammy e Zommari… scusate ma anche Hope e Ka hanno dei limiti… e poi Riha avrebbe ucciso anche me se doveva occuparsi pure di loro… Grimmjow sarà già un bel gatto da pelare per lei ^.^! (“Sono una pantera! Una P-a-n-t-e-r-a! Non un cazzo di gatto! Un po’ di rispetto già che in questo capitolo ci faccio una figura di merda!” Nota di Grimmjow)

Un ringraziamento particolare a Espada_Numero_11 e Nuala_Chez ^.^!

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: Cloe87