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Autore: DarkDevilish    11/05/2014    3 recensioni
{Era sempre stata colpa sua. Era stata lei ad uccidere quelle persone, era lei il mostro di cui tutti parlavano. Era lei che portava angoscia e tristezza nelle famiglie ogni notte di luna piena. Era lei. Il mostro dal quale tutti scappavano. L'assassino che periodicamente minacciava le loro vite. Il distruttore delle loro famiglie. Era sempre stata lei.}
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'll Die With You

RedHook ~ KillianxRed

Rest easy, fearless warrior
You can sleep now.
You can finally calm your bones

 

 

Era sempre stata colpa sua. Era stata lei ad uccidere quelle persone, era lei il mostro di cui tutti parlavano. Era lei che portava angoscia e tristezza nelle famiglie ogni notte di luna piena. Era lei. Il mostro dal quale tutti scappavano. L'assassino che periodicamente minacciava le loro vite. Il distruttore delle loro famiglie. Era sempre stata lei. Il grande e grosso lupo cattivo era sempre stato sotto i suoi occhi, lei che invece voleva cacciarlo per ucciderlo, per liberare il proprio villaggio da quella “calamità” . Come poteva mai sospettare che era lei stessa il pericolo dal quale tutti si riparavano le notti di luna piena? Come poteva essere possibile? Eppure Red era sempre stata una ragazza altruista che si prendeva cura degli altri quando ne avevano bisogno, come nel caso di Snow. Lei era sempre lì quando qualcuno necessitava una mano nei momenti più difficoltosi. Perché, dunque, era toccato a lei essere la bestia? Il mostro del quale i genitori parlano ai bambini per farli stare buoni la sera? Red si prese la testa tra le mani e lacrime amare iniziarono a rigarle il volto, lasciando lunghe strisce bagnate sulle gote rosee, ma che avevano incominciato a perdere il loro colorito. Gli occhi erano stretti, le mani erano posate sulle orecchie, come se ciò potesse attenuare le grida di dolore e di disperazione che rimbombavano nella sua testa delle sue povere vittime. Nonostante le avesse uccise incoscientemente, il senso di colpa la stava divorando lentamente. Stava crollando a pezzi come una bambola di porcellana, come se qualcosa dentro di lei si fosse inesorabilmente rotto.. come se la sua intera persona fosse stata distrutta da quella notizia. Era lei da cui tutti scappavano.
Era sempre stata lei.
Gli occhi lucidi si sollevarono dal suolo innevato ed andarono a posarsi sul mantello che giaceva poco distante da lei. Le mani si strinsero sulla gonna, stringendo talmente tanto il tessuto che le nocche le divennero bianche dallo sforzo; i denti andarono a torturare le labbra tremanti e l'interno guancia a causa del nervoso. Stava facendo la cosa giusta? Sì. Da quando aveva appurato che era lei il mostro dal quale tutti fuggivano al sol sentire il suo nome, Red non era più stata la stessa. Gli occhi avevano perso la loro brillantezza, non avevano più la scintilla di un tempo, quella piccola scintilla che la contraddistingueva da tutti e che rappresentava la speranza e quando sorrideva non risplendeva più di luce propria. Si era spenta. La solare cappuccetto rosso, la ragazza che trovava il lato positivo in tutto, era come.. svanita. Non poteva continuare a vivere in quella maniera, con quel senso di colpa struggente e con le urla della gente che le echeggiavano nella mente. Ancora tremolante, Red si issò sulle gambe che a malapena la sorreggevano ed iniziò a disfarsi dei propri abiti che ricaddero pesantemente sul terreno morbido, affondando appena sulla neve ancora fresca. Seppur inverno, la fanciulla non sentiva minimamente il gelo ed il vento gelido che andava a sfiorare la sua pelle morbida e delicata. Nessun brivido di freddo. Un altro sospiro fuoriuscì dalle sue labbra sottili, mentre sollevava la testa verso il cielo. Il sole stava oramai lasciando il proprio posto alla sorella Luna che quella notte avrebbe brillato in tutta la sua magnificenza, facendo da luce ad uno spettacolo raccapricciante. Le prime stelle erano già individuabili e Red poté percepire dentro di sé qualcosa muoversi, ridestarsi da un lungo sonno. Le gambe le cedettero, costringendola a posare le mani al suolo, stringendo la neve bianca che tra non molto avrebbe assunto il colore del suo mantello. I respiri divennero più veloci, il suo battito cardiaco accelerò così tanto che per un momento Red temette che potesse fuoriuscirle dal petto e prima che potesse rendersene conto, tutto divenne nero.

Quella notte avrebbe riscattato i propri debiti.

 

[…]

 

-Capitano! L'hanno preso!-

Killian voltò il capo verso uno dei suoi marinai che era appena rientrato nella locanda dove avevano deciso di alloggiare durante la loro breve sosta in quel villaggio sperduto. Il capitano posò lentamente la birra sul tavolo di legno ed attese con impazienza ulteriori spiegazioni da parte dell'uomo che stava riprendendo fiato. Cosa poteva essere mai successo di tanto eclatante?

-Il lupo, Capitano! Quello al quale avremmo dovuto dar la caccia anche noi. Sono riusciti ad accerchiarlo!-

Uncino poté chiaramente sentire il proprio cuore fermarsi per un secondo nell'udire quella notizia. Se stava parlando dello stesso lupo al quale egli stava pensando...

«Red..»

E prima di poter dare ulteriori spiegazioni all'uomo che lo stava guardando con aria attonita, Killian si alzò di scatto dalla propria sedia, rovesciandola a terra, afferrò la giacca di pelle nera pesante ed uscì di corsa dalla locanda, rischiando più e più volte di cascare a causa della neve che ingombrava il passaggio. Se fosse successo qualcosa a Red, non se lo sarebbe mai perdonato.

 

[…]

 

-Il lupo è morto finalmente!-
-Stasera faremo sogni tranquilli!-

Le grida di gioia guidarono Killian fino al luogo in cui si trovava Red, sperando con tutto il cuore che la fanciulla fosse ancora viva. Nessuno era mai riuscito ad uccidere quella bestia e sicuramente neppure stasera l'avrebbero avuta vinta, giusta?
Tuttavia la scena che gli si prospettò dinnanzi fu.. devastante. Red, in versione animale, era distesa inerme ed indifesa al suolo con il suo torace che si alzava lentamente e a ritmi irregolare. Gli occhi erano chiusi ed i denti erano digrignati. Killian sgranò gli occhi, trattenendo a stento un sono “No” di disperazione. Le nuvolette di vapore che uscivano dalla bocca del capitano divennero più veloci, mentre sentiva una parte di sé stesso andare in pezzi a quella vista. Prima Milah ed adesso Red.

Quando riuscì nuovamente a muoversi, Killian corse incontro al lupo, nonostante due cacciatori tentarono di fermarlo, avvertendolo del possibile pericolo; ma l'uomo era stranamente più forte di loro e riuscì a liberarsi dalle loro prese facilmente. Non poteva essere successo veramente. Non...
Una volta avvicinatosi, Red percepì la sua presenza, ma non riuscendo a prendere conoscenza di sé stessa, gli ringhiò rabbiosa contro, pronta ad azzannarlo se mai avesse fatto un passo falso. Killian, di risposta, le gettò addosso il mantello rosso che aveva trovato poco distante, consentendole quindi di tornare alla sua forma originale. Il capitano si avvicinò ulteriormente a lei sotto gli sguardi stupiti dei cacciatori che non riuscirono a capire la situazione, fino a quando Jones non sollevò il cappuccio rosso, svelando il viso delicato di Red. Killian si accucciò accanto a lei e la sollevò con riguardo dalla terra fredda e bagnata, stringendola a sé e cercando di trattenere le lacrime che volevano farsi spazio prepotentemente lungo il suo viso. La mano sana andò a posarsi sul volto della fanciulla, lasciandole una leggera striscia color sangue sulla gote sinistra. Inorridito, l'uomo guardò dapprima la mano insanguinata, per poi far scorrere lo sguardo lungo il corpo immobile di Red. Una grossa chiazza al centro dell'addome stava oramai impregnando il mantello del medesimo colore ed il respiro si stava andando ad affievolire. L'uomo tornò a prestare la propria attenzione al viso di Red che in quel momento aprì gli occhi. La fanciulla non impiegò molto tempo e riconoscerlo, rivolgendogli un sorriso forzato. Quindi era veramente giunta la sua ora.

« No, Red... »
« Va tutto bene.. »
Lacrime silenziose scesero lungo le guance di Red, mentre la mano sinistra andò a posarsi sul viso di Killian, accarezzandone la pelle resa ruvida a causa della barba incolta.
« Va tutto bene.. »
Ripetè la fanciulla senza smettere di sorridere. Effettivamente andava tutto bene. Avere Killian lì accanto a sé attenuava ogni tipo di dolore, sia psicologico sia fisico. In quel momento le tornò alla mente il loro primo incontro, di come si erano incontrati in riva al fiume vicino a casa sua, di come lei si era spaventata alla sua vista ed in seguito dei suoi sentimenti, del loro primo bacio, della sensazione di abbandono quando lui se ne era andato lasciandola sola per tutto quel tempo, dell'amore che lei non aveva mai smesso di provare nonostante fosse scomparso nel nulla senza dirle una sola parola. Era felice di morire stretta a lui, non poteva chiedere di meglio.

«Red.. »
« E' perfetto.. Sono tra le braccia del mio primo amore, della persona che ho mai veramente amato, della persona che amerò per sempre. »
« Red, ti prego.. no. Ti prego Red.. »
« Ti amo, Killian. »

 

If you die, then we died with you
Save me
I think we ran out of time

 

 

|| Ah! Finalmente son riuscita a riscrivere qualcosa sulla mia amata OTP, ne sentivo così tanto la mancanza ç.ç Ammetto che potevo scrivere qualcosa di meglio, ma era da un po' che mi frullava in mente in questa idea malsana -ovvero dall'ultima puntata di Teen Wolf e chi l'ha vista, sa cosa si prova (?)-. Comunque questo è anche uno dei tanti finali che avevo pensato per una mia vecchia FF sempre su loro due ( Love is to destroy) e che non riesco a terminare, miseriaccia. Spero che sia stata di vostro gradimento, anche se non apprezzate la RedHook :c
La canzone iniziale è “Former Vandal – War Pt II”. 

  
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