1 Il racconto ad Halloween
-…i quattro non videro più nulla. Quando riaprirono gli occhi la stanza si stava chiudendo in se stessa. Prima che potesse schiacciarli completamente, la donna fantasma si mostrò a loro con un ghigno malefico perché sapeva che la vita di quei quattro sarebbe finita, mentre la sua lista di omicidi sarebbe continuata per l’eternità!-
Così finì la storia di Melania.
Era una ragazza innamorata degli horror, non mi sorpresi quando seppi che sarebbe stata lei la sorteggiata a raccontare una storia di paura ad Halloween in classe.
-Allora vi è piaciuta?-
-S…si… cavolo… certo che era spaventosa… eh?...- le rispose Chiara, un coniglio di prima categoria. Peggio di me. Si! Aveva dei grandi occhi castani, e dei capelli a caschetto color biondo cenere.
-Per favore… i fantasmi non esistono…- lui è Alex, il più grande, era denominato cosi’. Era alto e moro e anche molto, moolto coraggioso, infatti… le storie dell’orrore non lo spaventavano.
-Complimenti Melania! Bella storia…ma… ne conosco una migliore.- risposi con fierezza. Questa ero io, riccia, mora e apparentemente ribelle… in realtà ero una fifona. Ultimamente mi ero messa a leggere delle Creepy pasta su vari personaggi e sapevo di poter battere Melania con la mia preferita: Jeff the Killer.
-Ma davvero Claire? Bhè allora raccontala!-
-Ok… la storia che vi sto per narrare è quella di Jeff the Killer… che…- fui subito interrotta.
-Wo wo wo wo! Jeff the Killer è una Creepy pasta! Non puoi raccontarla! Quella di prima l’ho inventata io!-
Stavo andando nel panico… io? Raccontare un horror inventato da me? Ma come se mi spaventavo da sola molto facilmente? Dovevo spaventare loro, in un modo o nell’altro.
-Bhè ma è una storia vera.-
-Jeff the killer non è vero. E’ solo una leggenda metropolitana!-
-I..invece è vera!-
-E perché mai?-
-Mia zia aveva una casa nel quartiere abbandonato.-
-E allora?-
-Era lì che viveva…e vive Jeff.- tutti mi guardarono stupiti, avevo attirato la loro attenzione… dovevo solo rendere il tutto un po’ più attivo.
-…si lì vive Jeff. Mia zia mi disse che quello lì era un quartiere molto tranquillo … quando lei si trasferì, nella casa a fianco venne a vivere una famiglia apparentemente normale: la famiglia di Jeff, invece nella casa di mia zia una coppietta di giovani sposi.-
Tutti pendevano dalle mie labbra… li avevo in pugno!
-Mia zia si teneva spesso in contatto con la coppietta di sposi… o almeno per una settimana, perché dopo di che non si sono più sentiti e nel quartiere si sparse voce fosse infestato o anche maledetto… ma nessuno seppe mai la verità. Basta solo un po’ di fantasia… fu quel vicino… Jeff a rendere quel dolce quartiere un inferno ardente.-
Si… Chiara era terrorizzata e Alex cominciava ad avere dubbi sulle sue teorie.
Melania era sempre la più difficile da convincere.
-Ma per favore! E chi mi dice che tu non ti sia inventata tutto?-
-M..ma… è la verità! Mia zia abitava davvero li! –
-Che tua zia si fosse traferita lo sapevo, ma che abitasse nel quartiere di Jeff… ahahah è una fandonia!-
Non mi credeva, dovevo trovare un pretesto per spaventarla! Ma cosa…
Poi un lampo di genio, doveva vivere l’esperienza sulla sua pelle, o almeno arrivarci vicino.
-Bhè allora se non ci credi perchè non vieni al quartiere abbandonato con me stasera? Naturalmente siete invitati anche voi due.-
Dissi sorridendo maliziosamente.
Melania la prese come una sfida e accettò; chiaramente anche Alex e Chiara volevano essere presenti alla mia o sua sconfitta e decisero di venire anche loro.
-Allora ci vediamo alle 18 fuori casa mia.-
-Perché cosi’ presto ?- Obbiettò Melania.
-Altrimenti Chiara non ci lascerà “passeggiare” in pace col buio.-
-N…non… NON E’ COLPA MIA SE HO PAURA!!- gridò Chiara.
Si sentiva colpevole di aver rovinato un’ottima atmosfera horror.
In realtà la colpa era mia… avevo IO paura nonostante sapessi che mi stavo inventando tutto.
Era una ragazza innamorata degli horror, non mi sorpresi quando seppi che sarebbe stata lei la sorteggiata a raccontare una storia di paura ad Halloween in classe.
-Allora vi è piaciuta?-
-S…si… cavolo… certo che era spaventosa… eh?...- le rispose Chiara, un coniglio di prima categoria. Peggio di me. Si! Aveva dei grandi occhi castani, e dei capelli a caschetto color biondo cenere.
-Per favore… i fantasmi non esistono…- lui è Alex, il più grande, era denominato cosi’. Era alto e moro e anche molto, moolto coraggioso, infatti… le storie dell’orrore non lo spaventavano.
-Complimenti Melania! Bella storia…ma… ne conosco una migliore.- risposi con fierezza. Questa ero io, riccia, mora e apparentemente ribelle… in realtà ero una fifona. Ultimamente mi ero messa a leggere delle Creepy pasta su vari personaggi e sapevo di poter battere Melania con la mia preferita: Jeff the Killer.
-Ma davvero Claire? Bhè allora raccontala!-
-Ok… la storia che vi sto per narrare è quella di Jeff the Killer… che…- fui subito interrotta.
-Wo wo wo wo! Jeff the Killer è una Creepy pasta! Non puoi raccontarla! Quella di prima l’ho inventata io!-
Stavo andando nel panico… io? Raccontare un horror inventato da me? Ma come se mi spaventavo da sola molto facilmente? Dovevo spaventare loro, in un modo o nell’altro.
-Bhè ma è una storia vera.-
-Jeff the killer non è vero. E’ solo una leggenda metropolitana!-
-I..invece è vera!-
-E perché mai?-
-Mia zia aveva una casa nel quartiere abbandonato.-
-E allora?-
-Era lì che viveva…e vive Jeff.- tutti mi guardarono stupiti, avevo attirato la loro attenzione… dovevo solo rendere il tutto un po’ più attivo.
-…si lì vive Jeff. Mia zia mi disse che quello lì era un quartiere molto tranquillo … quando lei si trasferì, nella casa a fianco venne a vivere una famiglia apparentemente normale: la famiglia di Jeff, invece nella casa di mia zia una coppietta di giovani sposi.-
Tutti pendevano dalle mie labbra… li avevo in pugno!
-Mia zia si teneva spesso in contatto con la coppietta di sposi… o almeno per una settimana, perché dopo di che non si sono più sentiti e nel quartiere si sparse voce fosse infestato o anche maledetto… ma nessuno seppe mai la verità. Basta solo un po’ di fantasia… fu quel vicino… Jeff a rendere quel dolce quartiere un inferno ardente.-
Si… Chiara era terrorizzata e Alex cominciava ad avere dubbi sulle sue teorie.
Melania era sempre la più difficile da convincere.
-Ma per favore! E chi mi dice che tu non ti sia inventata tutto?-
-M..ma… è la verità! Mia zia abitava davvero li! –
-Che tua zia si fosse traferita lo sapevo, ma che abitasse nel quartiere di Jeff… ahahah è una fandonia!-
Non mi credeva, dovevo trovare un pretesto per spaventarla! Ma cosa…
Poi un lampo di genio, doveva vivere l’esperienza sulla sua pelle, o almeno arrivarci vicino.
-Bhè allora se non ci credi perchè non vieni al quartiere abbandonato con me stasera? Naturalmente siete invitati anche voi due.-
Dissi sorridendo maliziosamente.
Melania la prese come una sfida e accettò; chiaramente anche Alex e Chiara volevano essere presenti alla mia o sua sconfitta e decisero di venire anche loro.
-Allora ci vediamo alle 18 fuori casa mia.-
-Perché cosi’ presto ?- Obbiettò Melania.
-Altrimenti Chiara non ci lascerà “passeggiare” in pace col buio.-
-N…non… NON E’ COLPA MIA SE HO PAURA!!- gridò Chiara.
Si sentiva colpevole di aver rovinato un’ottima atmosfera horror.
In realtà la colpa era mia… avevo IO paura nonostante sapessi che mi stavo inventando tutto.