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Autore: Dharma    30/07/2008    0 recensioni
QUESTA FF SI è CLASSIFICATA 4° A PARIMERITO CON LA STORIA DI Kurenai88 AL CONCORSO " [Naruto] Maternità" INDETTO DA SweetAudy. Non puoi mai sapere cosa ti attende al risveglio del giorno seguente. E se una delle coppie meno adatte per questo ruolo si ritrovasse improvvisamente a dover badare ad una bambina? ( in questa storia è presente un personaggio da me inventato che avrà un ruolo fondamentale nello svolgersi degli eventi.) Buona Lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kankuro, Altri, Kiba Inuzuka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Buongiorno si Vede dal Mattino

1- Risveglio e complicazioni


- Buongiorno- Kiba fece il suo ingresso in cucina e salutò con uno sbadiglio il suo coinquilino.
- Hei là, Bella Addormentata, come mai già sveglia a quest'ora del mattino?- Ridendo, Kankuro porse una tazza di caffè all'interpellato, il quale, dopo aver constatato che l'orologio segnava le 12 meno un quarto, sbuffò e si schiantò imbronciato su una sedia.
- E' meglio se ti sbrighi. Mia sorella mi ha mandato un messaggio per avvisare che passerà da noi tra poco. Ha solo accennato al fatto che ha bisogno di un favore...- La spiegazione del marionettista fu interrotta da un forte bussare alla porta d'ingresso. Stancamente, Kiba si alzò e andò ad aprire, trovandosi faccia a faccia con Temari ed una bambina dai grandi occhi scuri ed i capelli biondi legati in due piccoli codini bassi.
- Temari. Megami. A cosa dobbiamo questa vis...-
- Non ora, Kiba. Perdona la fretta ma Shika ed io siamo stati chiamati per una questione urgente nel Paese della Nebbia. Gaara è troppo impegnato col suo lavoro di kazekage ed io ho bisogno di qualcuno che badi a Megami per un pò.-
L'Inuzuka quasi non si strozzò con il caffè e, dopo essersi ripreso, ansimò - Tem, non credo sia una buona idea...-
- Scusa ma devo andare. Ti ringrazio infinitamente, Kiba.- La Sabaku stampò un bacio in fronte alla figlia, dopodiché corse via in tutta fretta - Saluta mio fratello.-
- " Saluta mio fratello" un accidente!- Sibilò il ragazzo tra i denti. Si era appena svegliato e la giornata si prospettava già disastrosa. Posò lo sguardo sulla bambina, che doveva avere all'incirca sei anni e, con un sorriso tirato, la invitò ad entrare.
Giunto in cucina si accostò a Kankuro, intento nel lavare i piatti, e gli bisbigliò all'orecchio - Tua sorella è un'arpia!-
- Ma cosa stai dicend...- Kiba posò una mano sulla bocca del marionettista prima che quest'ultimo potesse terminare la frase e, dopo aver indicato con uno sguardo la loro ospite che li osservava incuriosita, trascinò il compagno nella camera da letto.
- Aspettaci un attimo, Megami cara.- Urlò con voce stranamente smielata, prima di chiudere la porta a chiave. - Questa volta è davvero troppo!- Ora il suo tono si era fatto aggressivo.
- Ehm, Kiba, credo di essermi perso qualche passaggio.- Fece notare Kankuro, mentre osservava interrogativo l'amico camminare nervosamente avanti e indietro.
- Vuoi sapere cosa succede? Succede che quella strega mi odia da quando sono entrato nella tua vita e il suo più grande desiderio è quello di rovinarmi l'esistenza!-
- La "strega" in questione sarebbe mia sorella?-
- E chi sennò? Non conosco nessuno così perfido da potersi meritare questo soprannome!- Kiba si abbandonò tra le lenzuola del letto ancora disfatto, sotto lo sguardo sempre più incuriosito del più grande che domandò - Sentiamo, cosa ha fatto stavolta?-
- Hai presente quella bambina nella NOSTRA cucina? Quella è NOSTRA, anzi TUA nipote!-
- Come sarebbe MIA?! E poi guarda che la conosco già.-
- La cosa mi sorprende, dato che tua sorella ci avrà permesso di vederla sì o no un paio di volte da quando l'ha partorita.-
- Kiba, adesso esageri. E' normale che per gli impegni e la distanza che separa Konoha da Suna non ci sia possibile stare tanto insieme.
L'Inuzuka lanciò un'occhiata torva al compagno - Scusa ma tu da che parte stai?! Come diavolo fai ad essere così calmo?!-
- Sarà perché convivendo con gente schizzata come i miei fratelli e te o si diventa scemi o ci si adatta.- Rispose il marionettista assumendo un sorriso innocente, ma prima che Kiba potesse controbattere un rumore sinistro giunse da dietro la porta della stanza.
" Sta a vedere che quella mocciosa ha già combinato qualche disastro" Pensando ciò il ragazzo più giovane accorse a vedere cosa fosse successo, seguito dall'amico.
- Megami!-
La bambina distolse lo sguardo dal vaso che aveva appena mandato in frantumi e lo posò sui due giovani fermi alla soglia del salotto - ...Oops.-
- "Oops"?! Cosa diamine vuol dire "Oops"?!- L'Inuzuka la assalì con tale impeto da spaventarla e farle venire gli occhi lucidi.-
- Smettila, Kiba. Non è il caso per così poco.- Cercò di giustificare Kankuro - Megami, vieni via di lì che potresti tagliarti con i cocci.-
La piccola ne approfittò per allontanarsi subito dal ragazzo più giovane e corse a nascondersi in cucina.
- Insomma, Kiba, non mi hai ancora spiegato perché Tem ci ha lasciato sua figlia a casa in gran fretta.- Attendendo risposta, il marionettista prese una scopa e iniziò a togliere i pezzi di vetro dal pavimento.
l'interpellato fece un profondo respiro e, con una mano tra i capelli, spiegò - Mi ha detto velocemente che lei e Shika hanno una missione importante nel Villaggio della Nebbia e non sapendo a chi rifilare la bambina l'ha recapitata a noi.-
Kankuro alzò gli occhi al cielo inveendo mentalmente contro il poco tatto del suo compagno, poi disse - Bé, se deve stare da noi sarà il caso che le troviamo una sistemazione.-
- La vuoi tenere?!-
- Perché, dovremmo abbandonarla in mezzo ad una strada?-
Dallo sguardo di Kiba si capì immediatamente che quell'idea non gli dispiaceva, tuttavia il più grande decise di far finta di niente e si apprestò a raggiungere la loro ospite. - Hei, Megami, a quanto pare trascorreremo un pò di tempo insieme.-
La bambina lo guardò sorpresa, poi gli sorrise ed annuì.
- Senti, lo so che non è un granché, ma visto che non ci sono altri letti ti dovrai accontentare del divano.-
- Va bene, zio Kankuro.-
" Zio Kankuro?!" L'interpellato rimase di stucco mentre Kiba scoppiava a ridere, affacciato all'entrata della cucina. In quel momento, un rumore di unghie sul pavimento il legno attirò l'attenzione dei presenti e nella stanza fece il suo ingresso Akamaru, subito accolto dall'esclamazione sorpresa della bambina - Uau, che bel cagnone!- Megami iniziò a giocare col nuovo arrivato, il quale la assecondò divertito.
- Hei, non sapevo che gli piacessero così tanto i bambini. Kiba, dovresti imparare da lui.- Scherzò Kankuro.
- Ma sta zitto!- Gli rispose l'altro sbuffando.
La giornata trascorse velocemente e, a parte qualche mobilio finito in frantumi, la casa rimase miracolosamente incolume.
Dopo aver augurato la buona notte a Megami, il marionettista raggiunse l'amico, che già lo attendeva nel letto. Vestito solo di un paio di pantaloni, si infilò sotto le coperte e spense la luce, incurante del ragazzo sdraiato accanto a lui che, dandogli la schiena, faceva finta di dormire. Sorrise - Certo che quella bambina è proprio carina.-
- Carina?!- Kiba si voltò fulmineo verso di lui e gli urlò nelle orecchie - Quella è la messaggera del diavolo!-
- Certo che sei proprio stronzo.- Gli fece notare il più grande.
- Buona notte.- Concluse l'altro con un tono che non ammetteva repliche, e si voltò nuovamente tirandosi le coperte fin sulle orecchie.

  
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