Non dubitarne mai. 

_Song-fic_Ispirata sulle note di "Nient'altro che noi" di 883
 


Il risveglio alla mattina non è mai stato tanto dolce e caldo, rassicurante e tenero.
Il sole si riflette sul pavimento in legno, scivola curioso e riscalda l’ambiente.
Sento una presenza accanto a me, mi volto e trovo una mano sul mio petto. La stringo forte.
Sei abbracciata a me, le nostre labbra si distanziano di pochissimi centimetri e ne approfitto per assaggiarle ancora.
Con la mano opposta ti accarezzo i capelli, sei splendida e io sono stato cieco a non rendermi conto dello splendore che ho sempre avuto con me.
Sorridi dolcemente e schiudi gli occhi, le tue iridi verdi mi scrutano e mi leggono nella mente.
“Buongiorno, detective.” Sussurri carezzandomi il viso.
 

“Buongiorno, piccola detective. Sei la solita dormigliona.”
Metti un broncio infantile e ti accoccoli nel mio petto, non sono mai stato un ragazzo che esterna facilmente i suoi sentimenti…ma con te è diverso, mi viene naturale.
La tua schiena è nivea e morbida, la copro con il lenzuolo bianco e con un gesto repentino ti faccio finire del tutto sopra di me. I tuoi occhi grandi, così belli.
“La mattina sei buffo, hai i capelli ribelli.” Mi dici avvolgendo il mio ciuffo tra le tue dita.
“Anche tu sei buffa quando dormi, è impossibile scollarsi dalla tua presa. Promettimi che in estate non dormiremo insieme.” Sposto lo sguardo sulla finestra nella quale filtra la luce.
“No, non te lo prometto.” Ridi e non posso fare altro che tornare ad ammirare il tuo viso.
 
“Ieri sera sei stata fantastica.” Non riesco a dire altro, so per certo che ti stai velocemente imporporando e ti nascondi nell’incavo del mio collo.
Non rispondi, eppure sei stata molto naturale.
Quei baci roventi che mi hanno sciolto completamente, mentre le tue mani esploravano i miei capelli.
Eppure, non è nemmeno la prima volta…ma per te è come se lo fosse.
“Heiji…”Alzi il viso e mi costringi a scontrarmi con i tuoi occhi che, chissà per quale magia, appena sveglia, sono di un verde raggiante e luminoso. “Ti amo.”
Mi stravolgi, il tuo profumo mi ha sempre stravolto…ma la sincerità e la semplicità delle tue parole sono sempre dei colpi bassi che non imparerò mai a gestire al meglio.
“Io no.” Rispondo serio, ed è la verità.
 


La tua bocca si contrare come per dire qualcosa, il tuo sguardo si sposta verso il cuscino in cui, teoricamente, tu avresti dovuto dormire.
Eppure hai passato la notte abbracciata a me, ad ascoltare il mio battito e a cullarti dei nostri respiri stanchi e lieti.
Ricordo ancora le tue carezze sul mio petto scoperto, il tuo respiro caldo sulla mia pelle, le tue parole dolci nel sonno.
“Kazuha…” Ti prendo il viso con le dita e ti costringo a voltarlo verso di me. “Io sono pazzo di te, non dubitarne. Mai.”