Theoden,Eowyn
-famiglia
Il morente Theoden desiderava comunicare con la bionda nipote. Sarebbero state parole di affetto, di conforto, di consolazione.
Eowyn era sconvolta di fronte al cadaverico corpo del Re che era stato forte fra i Rohirrim.
Sì, il Re Stregone di Angmar era stato sconfitto, ma aveva seminato morte e dolore nel cuore dei vincitori, che affranti osservavano il loro Re congedarsi da questa vita.
Con uno sforzo enorme, Re Theoden finì di rivolgersi a Merry l’Holbytla e fissò i suoi spenti occhi sulla donna, che poco prima aveva dato modo finalmente di dimostrare tutto il suo coraggio e valore in battaglia, distruggendo un servitore pericoloso di Sauron.
“Eowyn…” cominciò il Re, e la ragazza gli si avvicinò, completamente asservita a lui.
“Sto per tornare dai miei Padri, Eowyn… e da mio figlio” biascicò, raccogliendo a sé tutte le forze che riusciva a raccogliere.
“Non dite così, padre!” esclamò la donna, piangente.
Con sua sorpresa, Theoden abbozzò un sorriso divertito.
“Mi… mi fa piacere che tu… mi consideri un padre. Come se fossimo… una famiglia. Tu e tuo fratello mi… siete stati di enorme conforto, in questi giorni in cui sono stato lontano da Theodred.”
“Adesso vi affido Rohan” proseguì, le forze che ormai lo abbandonavano. “Fate risplendere la… luce…”
Theoden spirò, e il sole fu un po’ meno luminoso quel momento.