Crossover
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Autore: eugeal    04/08/2008    0 recensioni
A volte il desiderio di ottenere qualcosa è tanto forte da annullare ogni codice morale. E' così per Renè Belloq, l'eterno rivale di Indiana Jones al quale ha sottratto l'Arca dell'Alleanza, e per Eudial, pronta a tutta pur di prendere il Grail prima di Sailor Moon.
Ma un desiderio tanto forte può portare alla distruzione o a qualcosa di peggio e Belloq ed Eudial potrebbero scoprirlo molto presto...
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un aeroporto privato vicino a Princeton - 1936

Eudial guardò con orrore l'uomo che puntava la pistola alla testa di Belloq e tentò di divincolarsi, ma i tedeschi che la tenevano ferma le impedirono di muoversi.
Sapeva di dover agire in fretta o sarebbe stato troppo tardi, ma non era certa che il suo potere sarebbe stato sufficiente a neutralizzare quattro uomini armati.
Lacrime di rabbia le affiorarono sulle ciglia nel vedere il nazista biondo che si divertiva a deridere Belloq, prolungando l'attimo prima di premere il grilletto per assaporare meglio il gusto di quella tortura psicologica.
Eudial si sentiva bruciare di odio verso quell'uomo e di frustrazione per la propria impotenza.
Chiuse gli occhi, decisa a tentare il tutto per tutto attaccando con il poco potere che aveva, e all'improvviso la sua ira si concentrò in un unico punto al centro del suo cuore, colmandola di luce e di forza.
Sentì le mani dei soldati che la lasciavano andare di colpo e le loro grida di dolore e aprì gli occhi, stupita.
I tedeschi si contorcevano a terra con le mani e i volti ustionati e intorno a lei tutto era avvolto da una fiamma di luce candida.
Il capo dei nazisti la guardava sgomento e Belloq ne approfittò per reagire e riuscì a disarmarlo.
Lo colpì alla testa col calcio della pistola e lo guardò crollare a terra svenuto, poi si voltò verso Eudial: il corpo della ragazza era avvolto da una luce splendente che bruciava ogni cosa intorno a lei, ma che non la scottava.
Poco lontano, l'auto dei tedeschi aveva rinunciato a seguire l'aereo e stava tornando indietro per soccorrere il nazista biondo.
Indiana Jones correva lungo la pista, facendo segno a Belloq di sbrigarsi perché l'aereo stava partendo.
Il francese tese una mano a Eudial, guardandola affascinato, ma la ragazza fece un passo indietro, spaventata.
- Non avvicinarti! Ti brucerai! -
Eudial era terrorizzata, non aveva idea da dove provenisse la luce che la avvolgeva e aveva paura di poter fare male a Belloq come era successo ai nazisti. Quello non era il suo potere, era qualcosa di sovrannaturale e terribile.
Belloq non arretrò. Non sapeva da dove venisse tanta sicurezza, ma era assolutamente certo che quella luce non gli avrebbe fatto nulla di male.
Raggiunse Eudial e le strinse una mano. Per un attimo la luce avvolse completamente anche lui, trapassando ogni cellula del suo corpo, poi si spense e svanì nel nulla, lasciando illesi sia lui che Eudial.
Belloq attirò a sé la ragazza e la strinse forte fra le braccia per il sollievo di vedere che stava bene, poi la lasciò andare vedendo che l'auto dei nazisti era vicina.
- Ora dobbiamo salire sull'aereo, vieni. -
Continuò a stringerle la mano ed entrambi corsero verso Indiana Jones.

Tokyo - 1994

Usagi schivò un attacco gettandosi di lato, ma la demone la incalzò subito, tentando di colpirla di nuovo.
Poco lontano, Mimete, la nuova nemica che aveva sostituito Eudial, rideva stupidamente e scattava foto al corpo privo di sensi del cantante che aveva attaccato.
Sailor Moon sperò che le sue compagne riuscissero a distrarre la demone, ma con un gemito si accorse che il mostro era riuscito a immobilizzarle tutte.
Ora era sola e la vita delle sue amiche e della vittima dipendevano esclusivamente da lei: anche se il nemico era più forte di lei, non poteva arrendersi.
Prese lo scettro, preparandosi ad affrontare la demone e scagliò un attacco, ma il mostro continuò ad avanzare indisturbato.
"E' la fine..." Pensò Usagi, spaventata, ma raccolse tutte le sue forze per un ultimo tentativo e improvvisamente la luce divampò in lei, illuminando la sua anima e il suo corpo.
La demone tentò di fermarsi, colta di sorpresa, ma era troppo tardi e le fiamme candide che avvolgevano Sailor Moon la raggiunsero, divorando completamente il suo corpo.
Il cristallo del cuore rimase a galleggiare in aria nel punto dove era scomparsa la demone, ma Mimete non fece alcun tentativo di riprenderlo: terrorizzata, scappò via.
Usagi chiuse gli occhi e si lasciò cullare dalla luce: era la stessa che aveva sentito per un attimo qualche giorno prima, ma non sapeva da dove provenisse.
Era calda e confortante, quasi soffice e la riempiva di gioia.
Con un soffio di rimpianto, la ragazza si accorse che la luce iniziava ad attenuarsi, a scivolare via dal suo corpo e dalla sua anima, dolcemente, ma in modo inesorabile.
Un attimo prima che sparisse, le sembrò di cogliere un'eco di quella luce, lontanissima e irraggiungibile nel cuore di qualcun altro e quella persona ne era spaventata.
Poi tutto scomparve e Usagi sospirò, tornando a guardarsi intorno.
- Eudial... - Sussurrò tra sé. - Era davvero Eudial? -

Un aereo in volo sull'Oceano Atlantico - 1936

- Cosa è successo? Cos'era quella luce? - Indiana Jones guardò la sagoma di Eudial avvolta in una coperta e rannicchiata su uno dei sedili in fondo all'aereo, ma Belloq si mise tra lui e la ragazza.
- Lasciala stare, è spaventata e sfinita. Ha bisogno di riposare. -
- Ma hai visto anche tu cosa ha fatto, ti è sembrata una cosa normale? -
Belloq lo guardò negli occhi, serio, e, per la prima volta da quando lo conosceva, Indy lo trovò sincero.
- Io so che mi ha salvato la vita, Jones, e nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me. Non ho la più pallida idea di come ci sia riuscita, ma non mi importa, mi fido di lei. -
- Junior! Ora lascia stare quella povera ragazza, non vedi com'è pallida? - Intervenne Henry, alzando la testa dal suo diario. - Lasciatela dormire tranquilla. Signor Belloq, mi faccia vedere la sua trascrizione del Codice del Graal, se non sbaglio mi stava dicendo di aver notato delle piccole differenze rispetto alla mia copia... -
Belloq prese dalla tasca un fascio di foglio spiegazzati e li porse al professore.
Prendendoli, Henry Jones notò il sangue ormai quasi secco che macchiava la manica della giacca del francese.
- Oh, ma lei sanguina.... Non dovrebbe trascurare le ferite, potrebbero infettarsi. -
Belloq, si guardò il braccio, stupito.
Tutto quello che era successo gli aveva fatto dimenticare di essere stato colpito e la ferita non gli faceva più male.
Probabilmente non era nulla di grave, ma aveva sanguinato parecchio e avrebbe fatto bene a dare ascolto al consiglio del padre di Indiana Jones.
Se i nazisti gli stavano dando la caccia, e ora che avevano assistito a quello che aveva fatto Eudial non avrebbero dato loro tregua, non poteva permettersi di indebolirsi per un graffio trascurato.
Recuperò il kit di pronto soccorso dell'aereo, si sfilò la giacca e arrotolò la manica della camicia per controllare la ferita, ma, una volta pulito dal sangue, il suo braccio era perfettamente integro.
Incredulo, Belloq si sfiorò la pelle con una mano, chiedendosi se aveva soltanto immaginato di essere stato colpito, ma ricordava benissimo il dolore e poi il sangue sui suoi vestiti era una prova inequivocabile.
Si toccò il viso, pensando a quando il nazista lo aveva colpito col calcio della pistola, ma anche lì non sentiva male, nè gonfiore.
- Jones?! - Sia Indy che Henry, lo guardarono. - Ho lividi o ferite in faccia? -
- No, direi di no. - Disse Henry. - Perchè me lo chiede? -
- Deve essere stata Eudial... - Belloq disse senza rivolgersi a nessuno in particolare. - Quella luce abbagliante deve aver curato le mie ferite... -
Ripensò a quando aveva incontrato la ragazza e improvvisamente fu certo che anche in quell'occasione era stata Eudial a guarirlo.
Guardò la giovane che dormiva sul sedile e si chiese quanti altri misteri fossero racchiusi in lei.
Era strano, pensò, quegli arcani poteri erano riusciti a salvare tutti loro, eppure ai suoi occhi la facevano apparire più fragile e vulnerabile.
Sedette accanto a lei e le sistemò meglio la coperta.
L'avrebbe protetta a ogni costo, decise in quel momento, sorprendendosi lui stesso: per anni aveva pensato soltanto a sé e non era abituato a preoccuparsi per qualcun altro.
- E' curioso... - Disse Henry Jones, distogliendolo da quei pensieri. - Curare malattie e ferite e donare l'immortalità è proprio una delle caratteristiche del Santo Graal... -

   
 
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