Fanfic su artisti musicali > R5 (family band)
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Autore: seblam lover    02/06/2014    2 recensioni
La mia prima long sugli R5, dedicata ad una persona speciale. Spero che vi piaccia!
Dal primo capitolo:"Scatto una fotografia con la mia Canon, immortalando questo momento perfetto; poi mi volto verso la folla che sta scendendo dall'aereo e noto un ragazzo bellissimo: alto, biondo, magro, due occhi cangianti e il naso un pochino all'insù. Il vento gli sta scompigliando i capelli, e una buffa smorfia si fa spazio sul suo volto. Decido che anche questo soggetto merita una foto ricordo. Tolgo lo sguardo dall'obiettivo, e lo incrocio col suo. Mi sorride timidamente, e poi scompare nella massa.
Sento qualcuno toccarmi il braccio, una parte di me spera sia quel misterioso ragazzo, un'altra spera che sia Allison."
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Riker Lynch, Ross Lynch, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.

E per un momento ho perso la capacità di respirare: lui era lì. Proprio davanti ai miei occhi.
Porto la sigaretta alle labbra, che schiudo lentamente, aspirando l'ultimo pezzo di tabacco rimasto, spegnendo poi il mozzicone nel posacenere in mano a Allison.
Noto un timido sorriso farsi spazio sul suo volto mentre si passa la mano destra nella chioma bionda, cercando di sistemarsi al meglio. Probabilmente non sa di essere perfetto così com'è.
"Direi di passare alle presentazioni!" esclama Ella, guardandoci con i suoi vispi occhioni azzurri.
"Lui è Rocky, il mio ragazzo." dice indicandolo, mentre lui si avvicina porgendoci la mano per presentarsi. "Lui è Ryland, il più piccolo tra i fratelli." stavolta indica l'altro ragazzo moro, che a sua volta ci viene a stringere la mano. Io ed Allison riusciamo solo a rispondere con un mezzo sorriso imbarazzato. "Lei è Rydel, la mia migliore amica. E loro due sono Ross e Riker." La ragazza ci abbraccia teneramente, mentre i due biondi ci stringono appena la mano, quasi avessero paura di farci male. Che dire, mamma Lynch aveva fatto davvero un ottimo lavoro.
"E ragazzi, loro due sono Allison e Elizabeth." Quando Ella nomina il mio nome, scorgo Riker ripeterlo impercettibilmente, quasi a volerlo assaporare.
"Ma quella è una chitarra?" chiede Ross, emozionato. "Quindi suonate?"
"No, in realtà suono solo io.." rispondo con un filo di voce. "però Allison canta, ed è davvero molto brava!"
"E tu non canti?" Questa volta è Riker a parlare.
"No, io suono e basta. Diciamo che non sono particolarmente intonata." affermo facendo ridere tutti.
"Non ci credo, la tua voce è melodiosa solamente parlando, non può che essere altrettanto nel canto."
"Elizabeth è testarda come un mulo, glielo dico sempre anch'io, ma si rifiuta puntualmente." interviene Allison. Ha ragione, per questo arrosisco e abbasso lo sguardo.
"Detto da te è comprensibile, sei la mia migliore amica e sei di parte!"
"Siccome il tuo ragionamento non fa una piega, io direi di metterti alla prova." propone Riker. Per un momento sono tentata di rifiutare, ma sono troppo orgogliosa e accetto. Apro cautamente la custodia della mia chitarra classica; me l'avevano regalata i miei genitori in occasione dei sedici anni. Comincio ad accordarla accuratamente e una volta pronta, chiedo quale canzone devo rovinar loro in quella sera d'agosto,
"Cantaci una canzone dei tuoi amati Beatles, Liz!"
"Va bene. 'I need you' la conoscete?" Tutti annuiscono, quasi ansiosi di assistere alla mia performance. Cerco di intonare le prime strofe, ma dopo qualche minuto, notando le facce allibite, mi fermo imbarazzata.
"Cosa vi avevo detto? Io non so-"
"Di grazia, perchè non ci hai detto subito che avevi una voce del genere?" chiede Rocky portando entrambe le mani sui fianchi.
"Lo so, scusate. Non dovevo accettare. Stupido orgoglio francese!"
"Forse non hai capito" esclama Riker ghignando "la tua voce è potenza pura." Questa affermazione fa avvampare improvvisamente le mie gote.
"Oh. Beh, io.. grazie." farfuglio fiumi di parole senza senso a causa dell'imbarazzo.
"Niente ringraziamenti, semplice verità." mi risponde il più grande tra i fratelli facendomi l'occhiolino. Questo gesto, se possibile, mi fa arrossire ancora di più. Non sono abituata a tanti complimenti.
"Che ne dite di cenare tutti insieme con un sandwich al burro di arachidi?" domanda nostra sorella americana, dopo aver sentito il proprio stomaco brontolare.
"Ottima idea, piccola. Noi ci stiamo!" e così dicendo Rocky afferra la mano sinistra di Ella, facendo intrecciare teneramente le dita. Mi ricordano tanto me e Owen. Il mio viso si rabbuia involontariamente, e sento un dolore all'altezza del cuore; forse non era vero ciò che ho detto sull'aereo alla mia migliore amica: pensare al mio ex non mi è del tutto indifferente. Certamente non lo amo più, ma una rottura inaspettata dopo quasi due anni di relazione non può essere altro che straziante e lacerante.
Varco la porta di quella che sarebbe stata la mia abitazione per i prossimi undici mesi: osservo nei minimi dettagli ogni quadro o fotografia appesi alla parete, e mi meraviglio del loro numero esagerato. Il mio sguardo si ferma con maggior attenzione su una vecchia fotografia, probabilmente scattata da una Polaroid, che ritrae una giovane Melody; era bellissima anche allora.
"Ehi Liz, stai bene?" Allison mi coglie sempre nei miei momenti di riflessione, e riesce sempre a comprendere il mio stato d'animo.
"Si, Alli, semplicemente un attacco di nostalgia."
"Per Owen?"
"Per Owen." non posso fare altro che dirle la verità, perchè lei è il mio tutto, e si merita il meglio di me.
"Credo che lo dimenticherai presto, un certo Riker ti sta mangiando con gli occhi!" afferma il tutto con un ghigno stampato in faccia, io lo chiamo "il ghigno alla Williams" perchè sia a lei che suo fratello compare quando hanno una strana idea in testa.
"No, ma.. ma che dici? Lui avrà di sicuro la ragazza bello com'è e-"
"Ah ah!" urla puntandomi l'indice della mano sinistra contro "Beccata!"
"Io no- cosa?" 
"Ragazze, i sandwich sono pronti!" la voce di Ella mi salva da quella dannata situazione e mi affretto a raggiungere la cucina. Un lungo tavolo in legno coperto da una tovaglia rossa domina la stanza; una dozzina di sedie lo circondano e le pareti sono arricchite da disegni incomprensibili e frasi poetiche. Questo posto è una favola.
Faccio per sedermi a fianco a Ross, quando mi squilla il cellulare.
"Salut maman! Ça va?" mi allontano dalla stanza, mimando ai ragazzi 'scusatemi', e continuo la conversazione con mia madre.

ALLISON'S POV

Dopo tre mesi, finalmente, ho rivisto in Elizabeth quella luce negli occhi. Purtroppo non sono riuscita a starle vicina al momento della rottura, perchè pochi giorni prima mi era capitata la stessa cosa; siamo riuscite a farci coraggio a vicenda, ma non li abbiamo mai dimenticati.
Ciò si notava soprattutto nell'atteggiamento della mia migliore amica: non era più raggiante e solare, il sorriso che di solito riecheggiava sul suo viso era quasi del tutto scomparso e la luce che illuminava i suoi grandi occhi nocciola si era spenta totalmente.
Poi l'inaspettata vincita della borsa di studio ci ha dato la possibilità di tornare a sorridere di nuovo, di iniziare una nuova fase della nostra vita. Insieme.
Non mi rendo nemmeno conto di essermi seduta accanto a Ross tanto ero assorta nei miei pensieri.
"Ma quella lingua non è inglese!" perspicace il ragazzo.
"E' francese, Ross. Sai, quella simpatica lingua piena di verbi che studi da quando avevi undici anni." Riker, prende in giro suo fratello minore e gli scompiglia i capelli amorevolmente. Cavolo, sono i fratelli più belli che io abbia mai visto.
"Anche tu sei francese come Elizabeth?" mi domanda Rydel.
"No, sono inglese doc!" rispondo ironica.
"Non sembra. Di solito le inglesi non sono belle, ma tu.." l'affermazione così chiara e diretta di Ross mi fa accelerare il battito cardiaco e una strana sensazione si fa largo nel mio stomaco. No, Allison, stavolta non ti devi innamorare.
"Secondo me hai origini italiane. Mi sbaglio?"
"No, Riker hai ragione. Ma da cosa lo hai capito?"
"La forma del tuo viso, dei tuoi occhioni azzurro cielo e il tuo carattere estroverso non potevano significare altro." accenno ad un sorriso e nel frattempo dalla porta riappare Liz. Ha i capelli biondi raccolti in una coda di cavallo e i pantaloni larghi e la canotta arancio fluo fanno risaltare ancora di più la sua pelle quasi diafana e il suo corpo da ballerina. È davvero bellissima, oggi forse anche più del solito.
"Scusate, mia madre voleva sapere com'è andato il viaggio in aereo." e mentre parla, il maggiore dei fratelli la guarda folgorato.
"Ella, Rocky, da quanto tempo state insieme?" chiedo cercando di creare una conversazione.
"Un anno e quattro mesi." rispondo all'unisono. Il loro sì che è amore.
"E tu? In Inghilterra hai il ragazzo?" mi domanda Ross. Punto debole, molto debole anzi.
"No veramente no."
"Invece tu Elizabeth?" questa volta è Riker a chiedere.
"Neanche io."
  
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