Nick autore: Queen of the lower court 
Titolo: 
Personaggi: Asahi Azumane, Nishinoya Yuu
Pairing: AsaNishi (lo slang non lo rammento, sorry)
Genere: introspettivo, fluff
Avvisi: NN
Rating: verdeeeeeeeeee
Note:
E per ampliare la rosa delle fic sulle coppie che più amo, ci mettiamo anche questa <3

Take my fears away
 

-Asahi-san!- trilla Nishinoya, entusiasta di vederlo entrare in palestra.
-Asahi-san!- urla Nishinoya, senza fiato dopo un recupero particolarmente difficile, per invitarlo ad andare in contro a quel pallone che sta per transitare tra i palmi sicuri e precisi di Kageyama.
-Asahi-san!- grida Nishinoya, come se quella schiacciata portata a segno di là del muro improvvisato dai loro compagni durante l’allenamento fosse il più bel regalo che potessero fargli.
Asahi-san Asahi-san Asahi-san ASAHI-SAN.
Mancano meno di quattro mesi al diploma e Asahi già si sente male, all’idea di abbandonare quella palestra, quella squadra, quegli amici, si sente male all’idea di alzarsi la mattina e andare a scuola e non trovarci Noya e il suo sorriso smagliante ad aspettarlo con le scarpe in mano e il borsone in spalla. Si sente male all’idea di andare in pausa pranzo e non trovare sul tetto Noya che aspetta lui, Daichi e Suga con la bocca già piena e Tanaka che ride in lontananza. Si sente male all’idea di uscire dalle lezioni e non trovare una chioma nera illuminata di arancione che si agita sulle scale per augurargli una buona serata, promettendo di vedersi l’indomani.
Si sente male all’idea di tornare a giocare in una squadra che non è questa e di sapere che alle sue spalle non ci sarà un folletto indemoniato intento a strillare il suo nome come un invasato, pronto a farsi in quattro e a distruggersi pur di assicurarsi di recuperare qualunque pallone non sia passato di là della rete, pur di farglielo spalmare con forza contro il linoleum a garanzia della loro vittoria. Si sente male all’idea di rinunciare alla sicurezza che Noya gli dà quando sono fianco a fianco su quel campo.
Non vuole litigare. Ne ha avuto abbastanza. Non vuole imporgli di smetterla di essere così felice attorno a lui, perché spegnere Noya, ora che sono così vicini all’obiettivo, sarebbe un crimine.
Così, quando lo spogliatoio si svuota e Yuu rimane indietro ad aspettarlo, strillando dei suoi progressi, di quella nuova mossa che vuole proprio collaudare entro la fine della settimana e Asahi-san, dovresti proprio vederla, sarò imbattibile! Lo zittisce come l’istinto meglio gli suggerisce. Si china, prendendogli il viso tra le mani per farlo star fermo, e lo bacia.
-Ti prego- balbetta, arrossendo e distogliendo lo sguardo dai suoi grandi occhi sbigottiti –Smettila-
Noya resta ancora un secondo a bocca aperta, prima di leccarsi le labbra e sorridere, il volto che si trasfigura di gioia.
-E perchè mai? Ho appena cominciato-
E lo afferra saldo per i capelli umidi di doccia per tirarlo giù e baciarlo di nuovo.