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Autore: SinisterKid    07/06/2014    2 recensioni
Preghi Dio che sia solo un sogno, preghi affinché Buck venga salvato. Preghi di non perdere la speranza perché la morte ti sta viscidamente abbracciando e non smette di sussurrarti parole cariche di orrore. Preghi di essere al posto di Bucky, preghi che la morte accolga te come suo sposo e non lui. Non Bucky, non lui, per favore. Non dopo averlo ritrovato dopo tutti questi anni, non prima di avergli ridato indietro i suoi ricordi.
[Post The Winter Soldier]
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Steve Rogers
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guerra

“Cosa ti hanno fatto, Buck? Cosa ti hanno fatto?”
Crolli sul terreno di guerra come un soldato qualunque e insieme alle tue ginocchia, crolla il mondo che eri abituato a conoscere. Crolla tutto ciò che ti circonda, un’inesorabile e incontrollabile caduta che non accenna a fermarsi nemmeno per un attimo. Crolla il tuo cuore, Steve: sprofonda nelle cavità del tuo petto e si schianta violentemente contro ciò che gli occhi lo stanno costringendo a vedere.
Uno spettacolo truce, insopportabile, per chi, come te, ha conservato un animo da ragazzino innocente. Hai visto perire migliaia di persone, donne, uomini e bambini. Hai visto ferite inimmaginabili, dolori che il comune intelletto umano non può concepire. Hai visto quanto assurda, insensata, sia la guerra. Hai visto molto più di quanto avresti dovuto vedere, eppure ciò che hai a pochi centimetri di distanza, ti è fatale come nessun’altra cosa al mondo.
Preghi Dio che sia solo un sogno, preghi affinché Buck venga salvato. Preghi di non perdere la speranza perché la morte ti sta viscidamente abbracciando e non smette di sussurrarti parole cariche di orrore. Preghi di essere al posto di Bucky, preghi che la morte accolga te come suo sposo e non lui. Non Bucky, non lui, per favore. Non dopo averlo ritrovato dopo tutti questi anni, non prima di avergli ridato indietro i suoi ricordi. Chiudi gli occhi e respingi le lacrime: quando li riaprì, speri sia solo un sogno e che tutto svanisca. Lo speri così ardentemente da scottarti.
Ma è tutto inutile, tutto. Bucky Barnes giace lì al tuo fianco e tu non puoi farci niente. Lo scuoti premendo le mani sulle sue spalle, gli urli che non è ancora finita. La partita è ancora tutta da giocare e non accetterai mai una sconfitta in questo sadico gioco. Poni, tremando, una mano sul suo petto e sei sicuro che il silenzio lo stia solo immaginando la tua mente confusa. Ci deve essere ancora battito, tu non ti arrendi.
La Sentinella della libertà non si arrende mai.
Gli afferri una mano, la disperazione è palpabile e recide la pacifica atmosfera notturna. Lo implori di non morire, ma ancora una volta è tutto inutile. Dio, perché non lo capisci? Rassegnati, Steve Rogers.
Getti un urlo addolorato al cielo e maledici il momento in cui proponesti a Bucky di seguirti in guerra. Maledici te stesso perché la colpa è solo tua, tua e di nessun altro.
“Cosa ti hanno fatto, Buck? Cosa ti hanno fatto?”, ripeti ancora come se non sapessi dire altro.
Adesso afferri quel freddo braccio metallico, simbolo di tutto ciò contro cui combatti, e porti quella protesi al tuo volto piangente. Stringi forte quello che è ormai parte di un cadavere, sperando che le tue lacrime possano riportarlo in vita.
Ma questa non è una favola, Steve. Tutto è destinato ad andare via, a decomporsi e sparire come se non fosse mai esistito. Oblio, e a te, immortale leggenda vivente, questa parola fa troppa paura.
“Ritorna da me, Buck. Ti supplico, io senza di te non sono niente”.
Lasci cadere quell’arma di distruzione di massa e avvicini il tuo viso al suo. Come può aver impressa un’espressione così serena sul suo volto? È morto senza sapere la verità, senza conoscere James Buchanan Barnes. È morto ancora una volta e solamente pensarlo, dilania l’anima.
“Io senza di te non sono niente, non ho niente. Torna da me”, sussurri senza fiato. “Torna da me, Buck, e resta fino alla fine. Torna da me, Buck”.
Ma Buck non tornerà mai più, piccolo Steve Rogers. Metti a tacere il tuo cuore una volta per tutte.
Questo è quanto, ragazzo: questa è la guerra di cui tanto volevi fare parte.





Note: Steve, perdonami anche per questa volta.
   
 
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