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Autore: Sweetpeace    09/06/2014    1 recensioni
Urara ha incontrato un ostacolo molto comune nella carriera di attrice, un provino andato male, cosa farà il nostro Shiro per aiutarla?
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Syrup/Shiro, Un po' tutti, Urara Kasugano/Cure Lemonade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Abbiamo finito?- uno Shiro particolarmente irritato saltellava da un piede all'altro, o almeno ci provava, dato che era stato sepolto sotto una valanga di magliette, pantaloni, gonne e quant'altro.
-Ancora dieci minuti Shiro!- 
-Nozomi, lo hai detto anche due ore fa!- per tutta risposta ricevette una risata da parte di Urara, che sembrava essersi ripresa. Almeno ora sorrideva.
E pensare che quella giornata si era preannunciata così tranquilla...

*flashback*
Syrup stava facendo delle consegne insieme all'inseparabile Malipo. Il vento gli scompigliava le piume e gli schiariva le idee, l'ultima cosa che si aspettava di vedere era una ragazzina bionda di sua conoscenza che si era rintanata vicino al tronco di un albero a piangere. Planò subito il più vicino possibile a lei, ma anche in modo abbastanza silenzioso da non farla scappare. Urara non voleva che gli altri si preoccupassero per lei. 
Assunta la sua forma umana, le si era avvicinata sentendo il cuore stringersi in una morsa, si era raggomitolata con le ginocchia al petto, il viso sprofondato tra le gambe e le mani premute sopra di esso. Veniva scossa da forti singhiozzi e ogni tanto si stringeva ancora di più alle gambe. 
Le si avvicinò ancora e si sedette accanto a lei, cingendole le spalle con il braccio. Lei sussultò a quel tocco.
-S-Syrup... Che... Che ci fai qui?- chiese lei tirando su con il naso.
-Oh, niente di particolare, ho solo visto una mia amica che piangeva disperata mentre facevo le consegne- le sorrise, aspettandosi una risposta, ma lei non disse nulla, solo si strofinò gli occhi con il dorso della mano, così lui decise di continuare.
-Non so se la conosci, si chiama Urara Kasugano, ha i capelli biondi e il suo sogno è recitare, canta molto bene e ora e seduta qui al mio fianco con gli occhi arrossati e il viso ancora rigato dalla lacrime, ti ricorda qualcuno per caso?- riuscì a strapparle un sorriso, che subito, però si tramutò nuovamente in pianto. Si strinse di più a lui e affondò il viso sulla sua spalla, bagnandogli la maglietta e facendosi abbracciare più forte.
-Che ti è successo Urara?- chiese il postino, preoccupato più che mai per la sua "amica".
-È il terzo... Il terzo provino che fallisco, comincio a dubitare seriamente delle mie capacità...- lei fece per staccarsi da Shiro, ma prima che ciò accadesse, lui le strinse la mano con aria di rimprovero. Poi si alzò per guardarla dritta negli occhi.
-Non dire mai più una cosa del genere, hai più talento tu di tutte le altre attrici giapponesi messe insieme!- lei lo guardò dritto nei suoi occhi color cioccolato, pentendosene all'istante non appena dovette cominciare a lottare contro il rossore che già cominciava a invaderle le gote.
-So che me ne pentirò...- riprese a quel punto lui -Ma che ne dici se oggi pomeriggio andiamo tutti insieme a fare compere? Magari riesci a tirarti su di morale...- terminò distogliendo lo sguardo, un lieve rossore a colorargli le gote.
Lei sussultò leggermente, stupita dalla proposta che il ragazzo le aveva appena fatto. Era messa davvero così male? 
Annuì e si diresse con lui verso la Natsshouse, dove le ragazze accettarono di buon grado la proposta, mentre i ragazzi... Beh, Kokoda finse un svenimento lasciandosi andare su una delle poltrone, mentre Natsu lo guardò in modo truce, quasi a dire "ti ammazzo", e probabilmente lo avrebbe fatto, non aveva troppi dubbi.
*fine flashback*

E ora si ritrovava lì, a tenere i vestiti delle ragazze, con Natsu e Kokoda che ricordavano alberi di Natale tanto erano pieni di borse, sacchetti e scatole. Perché gli era venuta in mente una cosa del genere? Ah già, provava qualcosa di più che semplice amicizia per la Cure della freschezza, di conseguenza odiava vederla triste e questo gli era costato quella estenuante tortura. 
-Hey, Shiro... Come... Come sto?- Urara era appena uscita dal camerino con addosso una gonna di jeans, una maglietta giallo limone e un leggero gilet , anch'esso in jeans. Era carina, molto carina. Okey, era dannatamente carina, ma non poteva mica dirglielo così! Alle spalle della bionda apparse Komachi, con addosso un insolito paio di jeans aderenti e una camicetta verde chiaro.
-Stai benissimo Urara- disse lei sorridendole -Ma credo che l'opinione di Syrup ti interessi di più- concluse lei con aria innocente, dirigendosi verso lo specchio. Natsu era arrossito. Okey, ora poteva ricattarlo, almeno non sarebbe morto prematuramente. Interruppe i suoi pensieri scuotendo la testa e tornò a guardare la giovane attrice. 
-Stai... Molto bene!- disse tutto d'un fiato. Sentì sghignazzare Kokoda alle sue spalle, ma non ci fece troppo caso, tanto non avrebbe potuto difendersi, era rosso come un peperone, sentiva che perfino le orecchie gli andavano a fuoco, quindi distolse lo sguardo dal viso angelico, anche se arrossato, di Urara, che, con un sorriso si girò e si diresse nuovamente verso i camerini. Ma come?! Non aveva ancora finito?! Quella giornata di shopping si stava preannunciando più lunga del previsto.
Passata un'altra mezz'ora (finalmente) le ragazze si degnarono di uscire dal negozio. 
-Yauhmm!- sbadigliò Nozomi -Dovremmo farlo più spesso, è stato dovertente!- poi incontrò gli occhi dei ragazzi -Ok, ok, calmi ragazzi, stavo solo scherzando- il viso della ragazza si colorò leggermente di porpora, mentre gonfiava le guance e sbuffava. La sua espressione fece scoppiare tutti in una fragorosa risata, ora non sembrava nemmeno che i ragazzi fossero reduci di una giornata di shopping con le loro amiche. 
Arrivati alla Nattshouse, le ragazze si dileguarono in fretta, sia per l'orario, sia perché il giorno successivo c'era scuola e nessuna aveva fatto i compiti, ma Urara si trattenne ancora un po'.
-Syrup...- il postino si girò, curioso di quello che doveva dirgli la giovane attrice, -Grazie mille della giornata, sei stato davvero molto gentile- sorrideva, quindi si avvicinò e gli lasciò un bacio sulla guancia, salutandolo subito dopo e correndo via. Il ragazzo dagli occhi color cioccolato si mise una mano sulla guancia "Beh, in fondo, ne è valsa la pena" si disse sorridendo.


Angolino dell'autrice: 
Allora, ho notato che non ci sono moltissime ff su questa coppia, così ho pensato di scriverne una io, un po' anche per farmi perdonare il ritardo nell'aggiornamento de "Quando i ricordi diventano ossessioni" e un po' perché ho appena rivisto un episodio che mi ha ispirata :) 
Spero che vi sia piaciuta e, soprattutto, di non averla fatta risultare troppo banale. 
Ringrazio chiunque legga e/o recensisca ;)
Alla prossima, vostra,
Sweet. <3
  
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