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Autore: Euphemia    11/06/2014    3 recensioni
Raccolta auto-conclusiva di FlashFic ispirate alla canzone "Young and Beautiful" su alcune delle shipping che amo di più.
#1: Pokéshipping ~ "Dopotutto, era fiera di ciò che era divenuta. Ma lui non l’aveva vista crescere."
#2: Contestshipping ~ "Vera era felice che, nonostante il tempo passato, proprio lui non l’avesse abbandonata."
#3: Cavaliershipping ~ "Mai e poi mai avrebbe voluto un altro uomo accanto a lei all’infuori di lui."
#4: FerrisWheelshipping ~ "Sorrise, mentre pensava di non essere sola, per una volta."
#5: Royalshipping ~ "Lui, compagno di una vita la cui fine per lei era ormai giunta, non l’aveva abbandonata neanche allora."
Spero possiate apprezzarla! ♡
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drew, Lucinda, Misty, Un po' tutti, Vera | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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Young and Beautiful
 
{Pokéshipping – Contestshipping – Cavaliershipping – FerrisWheelshipping - Royalshipping}
 
 
 
I’ve seen the world
Done it all, I’d my cake now
Diamonds, brillant and Bel-Air now
Hot summer nights, mid July
When you and I where forever wild
The crazy days, the city lights
The way you’d play with me like a child
 
 
Seduta sul molo di Cerulean City, la Capopalestra dai capelli rossi fissava il mare che bagnava la sua amata città. Gli occhi smeraldini venivano riflessi nello specchio d’acqua che andava pian piano increspandosi poco sotto di lei, facendo tremolare in questo modo la sua meravigliosa immagine.
Riconobbe in quel riflesso la figura di una ragazza ormai cresciuta; ecco cos’era, adesso. Si accarezzò il viso dal latteo colore con le dita affusolate smaltate di azzurro, senza distogliere lo sguardo dall’acqua. Dopotutto, era fiera di ciò che era divenuta.
Ma lui non l’aveva vista crescere.
Spostò lentamente la mano dal suo volto al cappello bianco e rosso che teneva nell’altra e lo strinse con quanta più forza aveva al suo petto. Ne avevano passate tante, insieme, per quel berretto; eppure, anche a distanza di così tanto tempo, quel piccolo oggetto era ancora con lei, nonostante il corvino avesse ribadito più volte di quanta importanza avesse per lui. Lo aveva dimenticato, forse per sempre.
Si chiese se anche lei avesse subìto lo stesso destino di quel cappello, mentre una lacrima luminosa scivolava dal suo occhio destro e precipitava assieme alle altre miliardi che aveva versato nel mare di Cerulean.
 
 
Will you still love me when I’m no longer
Young and beautiful
Will you still love me when I got nothing
But my aching soul
I know you will, I know you will
I knwo that you will
Will you still love me when I’m no longer
Beautiful
 
 
“Uno, due, tre.”
Contava i petali bianchi con un sussurro, staccandone uno a uno: quella era l’ennesima margherita vittima di quel suo infantile, ma tremendamente dolce passatempo.
La luce rossastra del tramonto illuminava debolmente il suo viso grazioso e gli occhi color zaffiro completamente concentrati sulla figura del fiore che la Coordinatrice stringeva tra le dita. Aveva quel vizio da quando era solo una bambina che aveva appena cominciato il suo viaggio per poter realizzare il suo più grande sogno. Sorrise al ricordo di quei tempi ormai troppo lontani da allora, al ricordo delle persone e delle difficoltà che l’avevano aiutata a crescere e a farla diventare la donna che era.
Riuscì a contare fino a dieci, quando staccò l’ultimo petalo da quella margherita. Appoggiò lo stelo accanto a sé, assieme agli altri, prima di posare distrattamente lo sguardo sull’anulare della mano destra, attorno al quale c’era l’anello che le era stato regalato solo qualche tempo prima. La pietra incastonatavi all’interno era dello stesso colore dei suoi occhi.
“Allora, possiamo andare?”
Una mano gentile le si parò davanti al viso e lei non poté fare a meno di alzare lo sguardo: il giovane uomo dai capelli verdi le sorrideva dolcemente, mentre la guardava con quei suoi occhi smeraldini che lei tanto amava.
Vera era felice che, nonostante il tempo passato, proprio lui non l’avesse abbandonata, decidendo invece di rimanere con lei per tutto il resto della sua vita.
 
 
I’ve seen the world, lit it up as my stage now
Channeling angels in, the new age now
Hot summer days, rock and roll
The way you’d play for me at your show
And all the ways I got to know
Your pretty face and electric soul
 
 
Lucinda amava il calore che proveniva da quel corpo forte, talmente bello da sembrare quello perfetto di una statua greca. Con la testa poggiata sul petto nudo e i capelli lunghi sparsi sul materasso bianco, ascoltava in silenzio il battito del cuore del Ricercatore di Kanto: era così melodioso, così rilassante. Mille volte meglio di una canzone, pensava lei.
Adorava ascoltarlo ogni volta che dormivano insieme, dopo essersi assicurata che lui si fosse addormentato. Per lei, quel calore e quella musica rendevano qualsiasi camera da letto un vero e proprio Paradiso terrestre: l’importante era la sua fondamentale presenza. Si stupiva dell’abilità del castano di farla sentire sempre così a suo agio, così protetta, qualunque fosse stato il posto; senza quel corpo caldo accanto al suo, difficilmente avrebbe mai potuto provare dei sentimenti così forti.
Si accoccolò ancora di più accanto Gary, strusciando la testa contro il suo petto con delicatezza e stringendo le braccia sottili sul suo torace. Solo dopo aver lanciato un’occhiata al partner si accorse che il castano la stava osservando con occhi assonnati e al contempo gentili, mentre le accennava un amabile sorriso. Lui le accarezzò i capelli blu dopo che la Coordinatrice di Sinnoh gli ebbe ricambiato lo sguardo dolcemente.
Mai e poi mai avrebbe voluto un altro uomo accanto a lei all’infuori di lui.
 
 
Will you still love me when I’m no longer
Young and beautiful
Will you still love me when I got nothing
But my aching soul
I know you will, I know you will
I know that you will
Will you still love me when I’m no longer
Beautiful
 
 
Il cielo notturno illuminato da milioni di stelle brillanti e dalla luna faceva compagnia all’Allenatrice di Unima, seduta sul dondolo appena fuori dalla porta della sua casa. Il venticello leggero di Novembre le scompigliava i capelli scuri che quella sera aveva lasciato sciolti – cosa strana, dato che tendeva sempre a legarseli in una coda alta sin da quando era ragazzina.
Quello era l’inizio di una nuova avventura, lo sapeva bene; nonostante tutti i suoi viaggi, tutto quello che era riuscita ad imparare durante le numerose peripezie che avevano caratterizzato la sua vita fino ad allora, aveva paura. Com’era possibile che una donna coraggiosa come lei provasse timore, una volta venuta a conoscenza di un nuovo viaggio da intraprendere?
Touko concentrò il suo sguardo sulla luna: così bella, così rotonda, così luminosa. In certi aspetti, la luna le assomigliava, e perciò le piaceva così tanto.
L’avventura che l’aspettava era diversa dalle altre; forse, era per questo motivo che si sentiva così spaventata, all’idea di doversi assumere tutte le responsabilità che, da quel momento in poi, avrebbe dovuto prendere sulle sue spalle. Abbassò lo sguardo, osservando con un leggero timore il suo ventre gonfio che ospitava quella nuova creaturina. La sua creaturina, la loro creaturina.
Sorrise, mentre pensava di non essere sola, per una volta. Quel viaggio, lei e N, l’avrebbero affrontato insieme.
 

 
                        Dear Lord when I get to Heaven
         Please let me bring my man
When he comes tell me that you’ll let me
Father tell me if you can
Oh that grace, oh that bady
Oh that face makes me wanna party
He’s my sun, he makes me shine like
Diamonds
 
 
I suoni esterni, ormai, lei non li percepiva quasi più. Era come se fosse intrappolata in una bolla d’acqua, nella quale l’unica cosa che riusciva a sentire era il suo respiro lento e affannoso.
Anche se non era capace di ascoltare nulla, poteva comunque capire che lui stesse dando aria ai suoi polmoni più forte di quanto non avesse mai fatto prima di allora. Riusciva ancora a vedere l’immagine solo per poco nitida dell’uomo che la guardava disperato, mentre la scuoteva o versava lacrime sul suo viso marmoreo. Lui, compagno di una vita la cui fine per lei era ormai giunta, non l’aveva abbandonata neanche allora; anzi, in un certo senso era lei che, senza desiderarlo, lo stava per lasciare.
Non aveva paura, solo rimpianti, solo un grande senso di colpa per quel che sarebbe accaduto a lui dopo quei disperati momenti, per l’immenso e visibile dolore che l’Asso del Parco Lotta di Sinnoh stava provando e avrebbe provato in futuro. Non avrebbe mai voluto lasciarlo da solo: compagni, amanti giurati da sempre e per sempre, mai si sarebbero separati, neanche se di mezzo ci fosse stata la morte. Qualsiasi cosa ci fosse stata alla fine delle loro vite, si sarebbero in ogni caso ricongiunti, se l’erano promesso; e lei mai e poi mai avrebbe rinunciato a quella compagnia, a quell’amore che aveva descritto la sua storia.
Pregò, fino a quando il suo cuore non smise di battere, di poter stare con lui anche dopo essersi distaccata dal mondo terreno, mentre guardava per un’ultima volta il viso disperato di Barry, per potersene andare con la sua immagine impressa nell’anima.
 
 
Will you still love me when I’m no longer
Young and beautiful
Will you still love me when I got nothing
But my aching soul
I know you will, I know you will
I know that you will
Will you still love me when I’m no longer
Beautiful
Will you still love me when I’m no longer
Beautiful
 
 
 
 
Will you still love me when I’m not young
And beautiful
 
 
 
 


Angolo dell'autrice 

Ciao a tutti!
Vi ringrazio se sarete giunti fin qui nella lettura. Ho deciso di scrivere questa Raccolta autoconclusiva di FlashFic per potermi esercitare un po’ nella stesura di scritti corti e incentrati specialmente sull’interiorità dei personaggi citati in causa. Come avrete notato, mi sono concentrata soltanto sulle ragazze protagoniste di queste coppie che amo alla follia: Pokéshipping, Contestshipping, Cavaliershipping, FerrisWheelshipping e Royalshipping. (Quest’ultima è una shipping di mia invenzione.)
Come ispirazione, ho utilizzato una canzone di Lana Del Rey che personalmente adoro: Young and Beautiful. Tutto molto malinconico e pieno di feels, insomma. C’:
E niente, spero che queste piccole storielle vi siano piaciute! Ho tenuto conto di molte cose che mi sono state consigliate nelle recensioni di altri miei scritti, quindi un ringraziamento a voi lettori che mi aiutate è il minimo che possa fare. <3
Grazie ancora e a presto,
Euphemia >.^
  
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