Angelus
Tenebrae
Chi
ha bisogno di un infarinatura su Warhammer 40000 si vada a leggere
l’introduzione ad una mia altra fic: “Blood and Hell”
A
proposito di Blood and Hell, putroppo non ho potuto pubblicare il secondo atto perché
l’ho lasciato sul computer a casa di mia madre, e non ho potuto continuarlo,
sperò di poterlo pubblicare a fine vacanze, poi seguirà il capitolo venti di
Redenzione
“Vi
è solo l’Imperatore ed egli è il nostro scudo e protezione” Tuonò il cappellano
“Ti
offriamo le nostre vite” Tuonarono in risposta i fratelli assembrati in
preghiera nella volta della cattedrale dell’incrociatore d’assalto
“Lode
al Leone”
“Ogni
fibra del nostro essere è dovuta ad Egli”
“Andate
ora Fratelli, che il Primarca e l’Imperatore vi accompagnino”
I
Marine si alzarono, e come una sola persona si avviarono verso le baie di
lancio delle capsule d’atterraggio, avrebbero portato il giusto castigo ai
nemici dell’Imperatore
I
Cittadini di quel mondo avevano osato ribellarsi all’Imperatore per effettuare
una secessione dalla giusta guida dell’Imperium e dalla Luce dell’Imperatore
Doveva
essergli amministrato il giusto castigo
Pensava
Uraziel mentre entrava nella baia di lancio, di colore grigio scuro, con
diverse statue di angeli incappucciati appoggiate a spade lunghe, diverse
decine di sigilli di purezza adornavano i motori della catapulte lancio, mentre
il simbolo dell’Adeptus Mechanicus, un teschio dentro ad un ingranaggio la cui
metà destra era bianca e la metà sinistra era nera svettava su tutta la zona
“Deus
Ex Mechanicus, sia lodato l’Omnissiah” intonava un Techmarine, I Marine
Uraziel
era originario di un mondo del Segmentum Obscurus, dove gli Angeli Oscuri
avevano reclutato in seguito ad una campagna condotta su quel pianeta, lasciato
in rovina dalla guerra, i Genitori di Uraziel lo avevano fatto reclutare dai
marine sperando in un futuro migliore per il loro figlio
La
Squadra a cui era assegnato Uraziel, sesta squadra della quinta compagnia,
“Squadra Ramiel”, dal nome del loro sergente, il loro sergente era un veterano,
era già stato ammesso nell’Ala della Morte, cosa che Uraziel sperava succedesse
anche a lui, ma a soli venti anni di servizio non era possibile
Caricò
il suo fucile Requiem intonando la litania del ricaricare, il Cappellano aveva
benedetto personalmente ogni proiettile che sarebbe stato usato in quella
operazione
La
sua Squadra entrò nella capsula
“Squadre,
andate e portate l’ira dell’imperatore a coloro che hanno voltato le spalle
alla Sua Luce, che il Leone vi accompagni” Comunicò il cappellano attraverso i
microtrasmettitori posti negli elmetti dei Marine
Le
capsule vennero agganciate al soffitto
Quindi
il pavimento si aprì, rilevando il pianeta in cui stavano orbitando, un pianeta
temperato, del tutto simile a mondi quali Pradium, nel reame degli Ultramarine
Macragge, nel sud della galassia, prima che la bioflotta tirannide Behemoth lo
riducesse ad un guscio senza vita
Quindi
le capsule vennero lanciate
“I
nostri Requiem sono caricati con la morte” Intonarono i Marine
Pochi
secondi dopo la capsula era in dirittura d’arrivo, i Marine si prepararono a
sbarcare, atterravano su una città
La
Capsula atterrò non dove era previsto, ma
nel mezzo di una sommossa
La capsula
atterrò violentemente, deformando l’asfalto e schiacciando una decina di
riottosi, l’onda d’urto ne scaraventò lontano gli altri, il portelli si
abbassarono ed i marine scesero lentamente e metodicamente, abbattendo i
riottosi con controllate ed efficaci scariche di fucile Requiem, i proiettili
autopropulsi riducevano i bersagli a corpi menomati o gli spappolavano la testa
La
sommossa inizio a disperdersi, nessuno osò opporre resistenza agli Adeptus
Astartes
“Squadra
Ramiel a controllo, siamo deviati di centotrentadue metri dal punto di sbarco
originale, convergiamo” Disse il sergente Ramiel
“Ricevuto
Squadra Ramiel, l’Imperatore vi protegga”
I
Marine si misero in marcia, ad Uraziel fu ordinato di andare avanti rispetto
alla squadra
Uraziel
si avvicinò ad un vicolo,attivò là modalità di visione termica dell’elmetto
dell’armatura potenziata, vide una gigantesca massa termica in movimento
“Fratello
Sergente Ramiel, ho rilevato una grande quantità di corpi in movimento, la via
per il ritrovo è bloccata”
“Ricevuto
Fratello Uraziel, Squadra, convergere vicino a Fratello Uraziel”
La
squadra si riunì
“Ci
faremo strada attraverso la sommossa fratelli, che l’Imperatore guidi la nostra
mano”
“Lodato
sia il suo nome!” Tuonò la squadra in risposta
Tutti
I marine riposero i loro fucili Requiem alla cintura ed estrassero i loro
coltelli da combattimento, Ramiel attivò la sua spada ad energia, Uraziel
raccoglieva la sua fede e la sua rabbia per usarli contro il nemico
I
marine quindi svoltarono e caricarono dentro la folla, ogni marine era una
macchina di morte, sventrando i manifestanti con i loro coltelli da
combattimento e spaccando i crani con una sola mano
Stavolta
ad Uraziel si parò davanti un nuovo nemico
Quest’uomo
portava una spada ed una pistola laser, aveva tatuato in fronte la stella ad
otto punte, simbolo degli odiati Dei del Caos
Uarziel
lo sventrò con piacere con un fendente mirato alla pancia
“Beato
è chi elimina i peccatori dalla vista dell’imperatore, chi ha stretto relazioni
con lo spregevole marciume non troverà soccorso”
“La
tua giusta furia è encomiabile ma non c’è tempo” Gli comunicò Ramiel
Ma
all’improvviso un suono molto ben distinto si fece largo nei recettori uditivi
dei loro elmetti
Suoni
di fucili requiem….distorti
Non
erano certo i loro compagni
Sette
Marine erano comparsi in mezzo alla sommossa, le loro armature erano nere come
l’ossidiana, costellate da spine, con stelle ad otto punte e teste marce dei
nemici uccisi in punti diversi dell’armatura, erano Marine del Chaos
“ERESIA!”
Urlò Ramiel e si gettò contro gli altri Marine
Uraziel
lo seguì rapidamente con il resto della squadra
La
folla si disperse per il terrore mentre Marine lottava contro Marine
Uraziel
si ritrovò contro un marine la cui armatura era di una tonalità di nero più
chiara degli altri, ed il numero di simboli del Caos era inferiore rispetto
agli altri Marine Caotici
Il
nemico attaccò per primo, Uraziel tenne pronto il coltello da combattimento
Il
nemico colpì per primo, con una forza che lui riuscì malapena a trattenere,
spada e coltello contattarono, ognuno tentava di prevalere sull’altro
Uraziel
notò che non portava armi da fuoco
E colse
la sua opportunità, lasciò che il nemico prevalse sul suo coltello, lo vide
alzare la spada per sferrare il colpo di grazia, e lo colpì con una raffica di
colpi del fucile requiem in pieno elmetto
I proiettili
squassarono l’elmetto, la testa del Marine nemico esplose in un mare di sangue,
con diversi pezzi di cervello e di membrana An-Sos sparsi vicino al suo corpo,
dal collo ora usciva un rivolo rosso che stava bagnando quello che rimaneva del
traditore
Uraziel
notò però uno strano particolare su di uno spallaccio del traditore: aveva lo
stesso simbolo del loro capitolo!
Chi
poteva avere l’ardire di infangare l’onore del suo capitolo in modo così
spudorato?
“Fratello
Sergente, venga qui!”
“Cosa
c’è, fratello Uraziel?”
“Lo
spallaccio sinistro di quel traditore”
“Imperatore
santissimo!, le nostre informazioni erano completamente sbagliate, si trovava
qui e non nella parte sud della città”
“Fratello
Uraziel, non ti preoccupare troppo su questo”
Il
resto dell’operazione si concluse in modo brillante, la rivolta fù repressa ed
i suoi capi fucilati per alto tradimento
Ma mentre
tornava all’incrociatore Urazile non riusciva a togliersi di mente quell’immagine
Ma
avrebbe trovato presto la risposta alle sue domande, nella prima compagnia del
capitolo… l’ala della morte a cui sarebbe stato ammesso poco dopo
Note
dell’autore:
allora
una piccola One-shot su WH40K, ora vi spiego perché c’è assenza di descrizioni
dei personaggi: per enfatizzare la natura inumana che hanno i Marine in
battaglia, dietro agli elmetti, sebbene ci sia un uomo, in battaglia combattono
con un zelo fanatico che non è paragonabile a niente altro.
Ci
vediamo all’atto 2 di Blood and Hell