In remember of us-I remember you,brother.


I rami degli alberi, quel giorno,erano stranamente immobili.
Non soffiava un filo di vento.. sembrava quasi,che ogni cosa si fosse bloccata. 
Se ci si fosse guardati intorno,quell'idea sarebbe andata sempre più avvalorandosi.
Quel bosco sembrava davvero incantato. Ogni cosa era al suo posto, non si muoveva minimante. Gli alberi così verdi, il cui profumo pungente si avvertiva ovunque in quel posto..i raggi solari che passavano attraverso i rami che pian piano,andavano perdendo il loro fogliame,a causa dell'entrata della stagione autunnale.


Era come se quel giorno fosse stato fatto di vetro..

Chiunque avrebbe creduto davvero a quest'ipotesi. Chiunque che non avesse guardato a fondo. Perché, qualunque persona, non avrebbe visto due bambini,rispettivamente una bambina e un bambino,la prima palesemente più piccola dell'altro. La bambina era seduta su di un tappeto di foglie secche,e giocava con un secchiello rosso. Portava in testa una fascia rossa costellata da pois bianchi,con sopra un fiocchetto bianco. L'esile corpicino era fasciato da un vestitino anch'esso rosso, che andava stretto fino a metà busto,e poi proseguiva allargandosi sino alle piccole ginocchia dalla pelle lattea.
La piccola avrà avuto intorno ai 5 anni. Il bambino che le stava seduto di fronte, era decisamente più grande. Avrà avuto sugli 8 anni,di costituzione decisamente magra e slanciata. Anche la sua pelle era lattea e candida,i capelli erano neri..ma nulla in confronto ai suoi occhi:due pozzi d'onice,senza via d'uscita.

Ricordava ancora quegli occhi così oscuri, ma un tempo così felici..

Indossava una semplice magliettina rossa, e un pantaloncino beige al ginocchio. Anche lui era seduto su quel folto strato di foglie ingiallite e rinsecchite, ma pur sempre affascinanti. Si trovava proprio di fronte alla bambina, che continuava a tenere il secchiello fermo,mentre il bambino lo riempiva con delle foglie bagnate e attaccate fra loro. Quando il secchiello fu pieno, il bambino alzò lo sguardo verso la bimba,e la fissò per qualche secondo. Aveva  i capelli lunghi fin poco sopra le spalle,di un castano molto scuro,e liscissimi. La fascia che aveva in testa, le portava indietro il ciuffo ribelle,lasciandole il volto totalmente scoperto. La pelle del viso era nivea, pura. Gli occhi erano grandissimi, e le iridi color castano scuro, erano in molti momenti tendenti a divenire di una calda tonalità color miele,e in altri momenti,a trasformarsi in un verde bosco con delle pagliuzze giallognole intorno alla pupilla.
In quel momento, erano proprio così. Verdi, come non li aveva visti quasi mai. Le ciglia lunghe erano leggermente abbassate sugli occhi,e lo sguardo era basso. Aveva un tenerissimo nasino all'insù, e delle piccole labbra rosse e carnose.
Il bambino la fissò qualche secondo, tentando di capire a cosa la piccola stesse pensando.
"Cucciolo, il secchiello è pieno" disse con un tono basso,e una voce decisamente matura per un semplice bambino di circa 8 anni.
La bambina, il cui nome era Lilith,alzò improvvisamente lo sguardo,come colta in fallo, e lo puntò sul bambino più grande,il cui nome era rispettivamente Cam. Ma i suoi occhi erano ancora stranamente vuoti..
"Cucciolo, che cos'hai?" disse Cam,colto di sorpresa da quello strano sguardo,che mai aveva visto negli occhi di Lilith,solitamente così vispi e solari.
Lilith, a quel punto,distolse lo sguardo da Cam,spostandolo in basso,e imbronciando involontariamente le labbra,come soleva fare quando era pensierosa.
"Oggi è tutto così fermo fratellone..sembra che il tempo si sia fermato. Come se poi dovesse partire sempre più veloce, senza darci il tempo di accorgercene.." disse Lilith. Cam rimaneva sempre stupito dall'intelligenza e dal vasto vocabolario di quella bambina di soli 5 anni.. ma ciò che Lilith disse,lo turbò,e non poco.
"Perché dici così, cucciolo?" chiese difatti. Lilith, che aveva continuato a vagare con lo sguardo, ora lo riposò nuovamente su Cam,guardandolo negli occhi.

..Giorno e notte..

Lilith sorrise lievemente,continuando a guardare Cam negli occhi,che ora era decisamente perplesso. Lo si poteva capire dalle sopracciglia che andavano sempre più aggrottandosi.
"Guardati intorno, fratellone. E' tutto così silenzioso oggi..così fermo.." disse Lilith. Cam a quel punto distolse lo sguardo dagli occhi della bambina, guardandosi intorno. Effettivamente, sembrava tutto incantato..come se il tempo si fosse davvero fermato..
Lilith osservò Cam guardarsi intorno. E si chiedeva se sarebbero stati sempre così. Già all’età di soli cinque anni, sapeva che anche loro sarebbero cresciuti. E quando sarebbero cresciuti, Cam le avrebbe voluto ancora bene? Era quella la domanda che più di tutte la angustiava, e proprio per questo avrebbe voluto che il tempo non scorresse più,che quel giorno durasse per sempre.
La bambina poggiò una manina piccola e paffutella sulla guancia del maggiore. A quel contatto Cam sembrò ridestarsi da un lungo sonno. Spostò nuovamente lo sguardo sulla piccola, e rimase alquanto stupito. Lilith aveva una manina poggiata su una sua guancia... e piangeva. Le lacrime scorrevano copiose lungo il suo visino piccolo. In 5 anni,non l'aveva mai vista piangere,tranne quando era piccolissima,di mesi,come ogni bambino a quell’età. Ma da quando iniziò a crescere,a parlare e a camminare (anche se ancora oggi lo faceva con un p’ò di fatica),mai una lacrima aveva solcato quel faccino così delicato.
Lo fissava in viso, con un espressione triste negli occhi,e il labbro inferiore che tremava.
Cam, intenerito quanto mai ma al contempo preoccupato,si avvicinò al viso della bambina. Le poggiò due dita sotto il mento, e delicatamente le alzò il viso che lei aveva abbassato,e la guardò intensamente negli occhi,mentre la manina era ancora sulla sua guancia.
"Cucciolo, perché piangi?" le chiese a bassa voce,quasi in un sussurro.
"C-cam..quando..quando saremo grandi..tu...tu mi vorrai ancora..bene?" chiese la piccola con voce tremante.
Se già era stupito, adesso lo era ancora di più. Strabuzzò leggermente gli occhi, continuando a guardare la bambina.
Era questo il motivo delle sue lacrime?Era questa la sua paura? Davvero credeva che..?
Cam tenne fissi i suoi occhi in quelli della bambina. Le dita che teneva sotto il mento della piccola,tremarono lievemente.
"Tu credi..davvero..che.."non riuscì a continuare la frase poiché la voce gli si incrinò sulle ultime parole.
Poi accadde tutto in pochissimi secondi.
Cam mise una mano dietro la nuca di Lilith, la avvicinò al suo petto e la strinse a se.
La manina della bambina dalla sua guancia , scese a stringere il tessuto della magliettina di Cam.
Quest'ultimo poteva chiaramente sentire le lacrime della piccola penetrargli il tessuto leggero della maglietta che indossava, ed inumidirgli la pelle.
Cam serrò gli occhi, mentre poggiava un lungo bacio sul capo di Lilith.
Dopo un pò, la allontanò dal suo petto,le mise entrambi le mani ai lati del viso,e le parlò guardandola negli occhi,mentre i suoi divenivano sempre più lucidi.
"Ricorda piccola,tu sarai sempre il mio cucciolo,e io sempre il tuo fratellone,capito?Ti vorrò bene in eterno,anche oltre la morte. Io e te saremo sempre insieme,okay?" disse Cam con la voce tremante,sforzandosi di sorridere.
Quando le aveva preso il volto fra le mani affusolate,Lilith aveva istantaneamente smesso di piangere. Ora guardava il suo "fratellone" con gli occhi ancora lucidi e spalancati,e le labbra semichiuse.
Il suo fratellone le avrebbe voluto ancora bene, anche dopo la morte..
La piccola, dopo aver completamente realizzato tale pensiero,parve risvegliarsi da un profondo stato di trance. Sul suo volto apparve un sorriso meraviglioso, e gli occhi le si chiusero quasi completamente,come sempre quando sorrideva.
Lilith, che era molto più bassa di Cam,nonostante egli fosse seduto proprio dinanzi a lei,si alzò in piedi,non con poca fatica,rischiando più volte di ricadere a terra,e mise le sue manine sulle guance del più grande,andandogli a stampare un bacio proprio al centro della fronte.
Cam,a quel punto,aveva un espressione decisamente esterrefatta,che andava man mano addolcendosi,divenendo poi estremamente emozionata.
Le sue mani, rimaste sospese a mezz'aria a causa del repentino spostamento della bambina,si andarono a posare leggere sui fianchi di quest'ultima.
Rimasero in quella posizione per quelli che parvero minuti.
All'improvviso, una veloce folata di vento,scompigliò lievemente i capelli della bambina,muovendole un po’ anche il vestitino leggero.
A quel punto, Lilith si staccò,allontanandosi leggermente da Cam,e osservando cosa stava accadendo intorno a se.
"Il tempo ha ricominciato a scorrere.." disse Lilith,ingenuamente,rabbuiandosi nuovamente.
Il più grande se ne accorse. Si alzò in piedi,sovrastando con la sua altezza la bambina che era decisamente minuta.
Si pulì i pantaloncini, mentre la bambina lo fissava interrogativa.
Cam,per avere il suo viso all'altezza di quello della piccola,si piegò sulle ginocchia.
"Sai cosa succede ora,cucciolo?" chiese con un sorriso smagliante e una luce furba nello sguardo.
"C-cosa?" chiese confusa e preoccupata Lilith.
Cam velocemente afferò il secchiello rosso lasciato in disparte per tutto quel tempo,e lo sollevò in alto,troppo perchè la piccola potesse minimamente sperare di arrivarvi.
"Succede che,queste belle foglie ora, me le prendo tutte io" disse Cam,facendole una linguaccia e iniziando a camminare all'indietro.
Lilith spalancò gli occhi già grandi.
"Le mie foglie!!" esclamò.
Prese a camminare verso Cam,ma questi ogni volta che Lilith pensava di averlo raggiunto,si allontanava, iniziando a correre all'indietro.
La bambina,che non sapeva camminare ancora bene,nell'ennesimo tentativo di raggiungerlo,cadde a gattoni sulle foglie.
Cam si bloccò di scatto,il sorriso scomparve dal suo volto,e fece per avvicinarsi,quando vide che la bambina cominciava a rilzarsi come se non fosse accaduto nulla,con un espressione decisamente incavolata sul volto.
"Ridammi le mie foglie,ora!" Urlò,cominciando a correre verso Cam,questa volta cercando di non cadere.
Cam vedendo la bambina corrergli incontro infuriata,scoppiò in una fragorosa risata,che fece innervosire ancora di più Lilith,per poi ricominciare a correre all'indietro,mentre quel piccolo cucciolo,per quel che poteva,provava ancora a raggiungere il suo adorato fratellone,e SOPRATTUTTO,le sue amatissime foglie.

-------------------------------------------------------------



"Un momento congelato nel tempo . Mi pare ancora di sentire le tue labbra sulla mia testa,mentre mi assicuravi,con quei tuoi occhi neri come la pece, che saresti rimasto per sempre al mio fianco..

Anche dopo la morte.

Ma oggi, io sono ancora qui,che aspetto una tua mano poggiarsi delicatamente sulla mia guancia,come facevi sempre.
Io ti aspetto, fratellone.
Ma tu dove sei ora?

Mi manchi.."

A proferire quelle parole,era una ragazza dai capelli linghi,ricci e castani, con una fascia colorata in testa, una semplice cannottiera nera e una lunga gonna viola. Ai piedi,dei semplici sandali. La carnagione era lattea,le labbra rosse e carnose,e gli occhi grandi,risplendevano di un colore simile al miele in quel momento.



-Sono qui, cucciolo-


Sussurrò nel vento,la fonte di tutte le sua mancanze.
E per quanto la ragazza avrebbe voluto, lei stessa era consapevole che, nonostante le sue preghiere, quel nome,dalle sue labbra, non sarebbe mai più uscito.

Una lacrima.

"Mi manchi, Cam"