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Autore: safe and sound    17/06/2014    0 recensioni
-Sembrava una bella vacanza, con il mio ragazzo Brian, era tutto perfetto. Poi è scoppiato il finimondo.
Ho perso tra la folla Brian tra le urla e la gente che scappava terrorizzata, mi sono ritrovata qui, in questo scantinato, sudata e con i vestiti impregnati di sangue.-
Diciamo che è anche un pochino horror... buona lettura ^^
Genere: Horror, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                        NON ANDARE...


Sono stanca di scappare e, del resto, è tutto inutile. So bene che, ovunque vada, non avrò scampo.
Non c’è alcun modo di sfuggire alla creatura che tra poco mi ucciderà; nessuno può sentire le sue terrificanti urla, fatta eccezione per gli sventurati che, come la sottoscritta, sono destinati ad essere le sue vittime.
Sembrava una bella vacanza, con il mio ragazzo Brian, era tutto perfetto. Poi è scoppiato il finimondo.
Ho perso tra la folla Brian tra le urla  e la gente che scappava terrorizzata, mi sono ritrovata qui, in questo scantinato, sudata e con i vestiti impregnati di sangue.
Fuori si sentono versi atroci, grida terrorizzate e latrati del mostro.
Dal soffitto provengono tonfi e poi il silenzio. Non so davvero cosa stia succedendo, vorrei correre, scappare, ma il panico me lo impedisce bloccandomi qui a terra con la testa tra le mani e il cuore che sta per scoppiare.
Sento sbattere contro la porta e la maniglia che gira, devo riuscire ad alzarmi!
Provo ad alzarmi ma crollo di nuovo a terra tremante. Le gambe non vogliono davvero darmi ascolto.
Chiunque volesse entrare è riuscito nel suo intento e ora arranca nel buio. Vedo la sua figura che si trascina nelle ombre fino a raggiungermi.
Mi sfugge un grido strozzato e sembra accorgersene. Accende una torcia che mi acceca facendomi portare le braccia davanti agli occhi.
Scorgo la forma dietro la luce e gli butto le braccia al collo.
è Brian.
Mi lascia andare lasciandomi un leggero bacio sulla guancia. Poi si volta verso la porta e fa un cenno.
Tutti i nostri compagni di viaggio e alcune persone a me sconosciute entrano dalla porta, sconvolte e sporche di sangue come me.
Intravedo sull’entrata Will e Emma, i miei migliori amici, e corro ad abbracciarli. Pensavo fossero tutti morti, eppure eccoli qua, tra le mie braccia.
Improvvisamente una scossa e un latrato fanno tremare il pavimento. Lascio Will e Emma e lancio uno sguardo preoccupato a Brian. È pallido...
-C’è una botola che porta fuori sotto quello scaffale-
A parlare era stato un giovane con la divisa da cameriere appena più alto di me.
Brian lo guarda per un attimo e subito comincia a spostare lo scaffale aiutato da Will.
Una botola arrugginita compare sotto i nostri occhi.
Will prende la maniglia e spalanca la botola dalla quale esce un vento gelido che mi fa accapponare la pelle.
Mi affaccio per vedere cosa c’è giù… ma è troppo buio.
Brian accende una torca e si mette affianco a me sfiorandomi il braccio. Fa un po’ di luce e vediamo che c’è una scala. Passa la torcia a Will che gliela tiene fissa sulla botola e lui comincia a scendere.
Io  e Will rimaniamo fino alla fine aspettando che tutti fossero scesi.
Poi è il nostro turno e scendiamo. È difficile prendere ogni gradino con il piede giusto, inoltre i gradini sono umidi e le mie scarpe scivolano. Guardo in alto e vedo Will che sta prendendo la torcia tra i denti.
Brian mi prende per i fianchi e mi fa scivolare tra le sue braccia per aiutarmi. Per un attimo ci troviamo faccia a faccia, i respiri mescolati. Poi Will tossisce e ci allontaniamo imbarazzati.
C’è un’aria pesante e un odore nauseante di sangue. Sento un tonfo di sopra e poi un urlo.
Io ed Emma ci voltiamo e vediamo la botola chiudersi di colpa mentre un liquido caldo cola sul nostro viso.
Sento Emma urlare. Will era ancora sopra.
Non ho alcun pensiero razionale, Emma è a terra in preda ai singhiozzi mentre io fisso la botola mentre il sangue continua a imbrattarmi il volto.
-Christina!!-
Brian mi ha afferrata e mi tiene il volto tra le mani cercando di farmi ragionare. All’inizio sento i suoni ovattati e non riesco a metterlo a fuoco.
Poi la vista torna chiara e il mio udito normale. Continua ad urlare il mio nome tra le lacrime.
Un’ondata di dolore mi avvolge ma devo resistere. Alzo Emma con forza e me la trascino dietro.
E corriamo. Corriamo con le gambe doloranti e i polmoni che bruciano. Tutti gli altri sono già infondo al tunnel sotto ad una scala illuminata.
Piccoli sussurri si propagano da dietro di noi. Poi mi sento il braccio tirare.
Emma mi scivola via dalle mani, è inciampata. I sussurri si fanno più vicini e l’odore diventa più insopportabile.
Emma urla e viene trascinata via nell’oscurità. Mi volto di scatto e cerco subito di raggiungerla ma Brian mi ha già afferrata e ora stiamo correndo. Gli altri stanno salendo mentre il cameriere ci aspetta.
Saliamo di corsa. Brian davanti e io subito dietro.
Mi volto per un secondo e non avrei mai voluto farlo. Un centinaio di cose viscide e piene di sangue ci insegue. L’adrenalina mi brucia dentro e mi fa affrettare il passo.
Finalmente usciamo all’aperto mentre Brian mi trascina fuori. Prendo una boccata d’aria ansimando.
Poi mi volto di scatto e vedo salire precipitosamente il giovane cameriere. Gli tendo una mano per aiutarlo e vedo sul suo volto un’espressione di sollievo.
Ma una di quelle creature lo afferra e lo trascina giù. Urlo e lo vedo guardarmi implorante. Rimango impietrita mentre un mostro gli taglia la gola con un gesto netto. La botola si chiude con uno scatto.
Brian mi abbraccia e poi mi prende la mano. Stiamo correndo per il giardino dell’hotel, dove abbiamo passato la giornata precedente, sembra passata un’eternità.
Improvvisamente sentiamo dei passi pesanti e un respiro affannato.
Entrambi ci voltiamo terrorizzati senza smettere di correre. Poi Brian mi viene strappato via.
Il mostro incombe su di me e ha pugnalato Brian con le sue dita affilate, i suoi occhi blu mi guardano, sta piangendo. Poi la vita scivola piano piano da quegli oceani che tanto amo.
-No, non andare...-
Sussurro.
Sento mille lame affilate che mi pugnalano. Ma non sto sanguinando, e il mostro è ancora fermo.
Mi accascio a terra e piango. Will, Emma e Brian…
Il corpo di Brian cade a terra difronte a me e io mi ci butto sopra. Mi aggrappo alla sua maglietta nera così familiare.
Sento il fiato nauseante del mostro su di me… è finita. Stringo più forte il corpo di Brian.
Eccomi amore mio…
Un dolore lancinante alla schiena mi annebbia la vista. Dicono che la morte alla fine sia piacevole. Dicono che la tua vita ti passa davanti e in un attimo sei con le persone che ami.
Ma non è così.
Io sento solo dolore e un buio opprimente.
Vengo schiacciata da questo buio e scivolo via… Nel nulla.



Macciao a tutti :) 
Allura questa ff è ispirata ad un tema che ho fatto in classe ^-^ 
Io mi sono messa a piangere da sola quindi mi dispiace se (lo spero) vi ho fatti piangere :3 Alla prossima byeee.
  
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