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Autore: Vanoystein    18/06/2014    0 recensioni
Seguito della fanfiction ''Half''
Jill, sta fuggendo dal buio, fuggendo dalla notte per andare verso il giorno.
Ma ormai, non c'è più tempo. Ormai sono tutti in trappola.
Apocalisse. Dal greco apokalypsis. Sta arrivando.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Passarono i minuti. Cameron cercava di insegnare le parole dell’incantesimo a Jill.
Parole mezze disordinate e in subbuglio, che lei ovviamente non riusciva a memorizzare con tanta facilità.
Vincent continuava a camminare avanti e indietro in preda al panico con la paura che potesse arrivare qualcuno.
Alec invece, se ne stava tranquillo poggiato contro le sbarre della cella di Jill.
Le braccia incrociate, la calma alle stelle, i pensieri da un’altra parte.
- Fatto! Credo…- Affermò di colpo Jill, richiamando l’attenzione di tutti e tre.
Alec si scostò dalle sbarre, Vincent si fermò e Jill posizionò le mani sulla serratura all’esterno della cella.
Lo sguardo di Alec si spostò su Cameron che fissava Jill speranzoso.
Lei cominciò a recitare l’incantesimo, ancora e ancora, sotto l’incertezza di suo fratello.
Improvvisamente sentirono un ‘’click’’, la serratura scattò, la cella si aprì.
Vincent tirò subito un sospiro di sollievo trascinando la sorella per un braccio fuori di lì. – Andiamo. – Disse lui immediatamente.
- No. Aspettate. – Ordinò Alec impuntandosi. – Jill, tiralo fuori. – Indicò Cameron con lo sguardo.
Vincent sbuffò roteando gli occhi al cielo lasciando la presa attorno al braccio di Jill che si avvicinò alla cella del ragazzo che riuscì ad aprire subito, a differenza della sua.
– Grazie, occhi di ghiaccio. – Bisbigliò lui a un tono così basso che solo Jill riuscì a sentirlo.
Subito dopo guardò Alec che si affrettò a stringerlo in un forte abbraccio.
Dall’ultima volta che si erano visti erano passati anni.
Si conoscevano da quando erano piccoli erano sempre stati complici, sempre dalla stessa parte, sempre d’accordo su tutto.
Erano uguali.
Due mine vaganti, pericolosi, bugiardi.
Cameron era sicuramente l’unica persona che conosceva a memoria tutti i segreti di Alec, l’unica persona di cui gli era mai veramente importato.
Per Alec era stato un fratello, più di Noah.
- Bellissima rimpatriata. Adesso potremmo andare? – Evidente fastidio si fece strada nella voce pungente di Vincent, fissò la scena con una punta di gelosia affiorargli dentro.
Si incamminarono subito tutti a passo svelto.
Nessuno di loro aveva voglia di altri problemi, non dovevano assolutamente imbattersi in guardie.
Dovevano solo uscire di lì il prima possibile.
Cameron e Jill seguirono a ruota Alec e Vincent, restando dietro di loro.
Camminarono per tutta la fredda galleria passando davanti a celle e celle piene di uomini e donne che si lamentavano.
Cameron ruppe il silenzio. – E’ tuo fratello, vero? – Sussurrò a Jill, riferendosi ovviamente a Vincent.
Lei annuì. – Ma non di sangue. – Precisò lui deciso.
Jill gli lanciò un’occhiataccia, per un attimo si chiese come facesse a saperlo e ad esserne certo ma poi si disse da sola che era ovvio che praticamente tutte le creature magiche sapessero della sua vita.
– Hai altri fratelli? Di sangue, intendo. – Continuò ancora lui.
Jill non smise di fissarlo. – Non che io sappia. – Rispose.
La sua mente fu attraversata da un altro pensiero. ‘’A cosa diavolo poteva interessargli?’’
Avrebbe solo voluto e forse dovuto dirgli di farsi gli affari suoi ma tacque.
- Fermi. – Alec si bloccò di colpo in mezzo alla galleria. – C’è qualcuno. –
Neanche il tempo di finire la frase che subito dopo delle guardie sbucarono dal nulla, impuntando i piedi saldamente davanti a loro.
Indossavano delle armature brillanti.
D’argento, azzardò Jill.
Sotto l’armatura dei pantaloni stretti e neri.
Erano forse circa una decina, nulla che non potessero gestire.
Le guardie avevano con sé tutti delle armi, tranne un paio che tenevano saldamente in mano degli scudi che brillavano.
Alec e Vincent estrassero dalle rispettive giacche dei pugnali che lanciarono al volo a Jill e Cameron.
I dieci uomini si scaraventarono addosso a loro, puntandogli le lame appuntite contro.
Jill riuscì a colpirne subito uno ficcandogli il pugnale nel petto, colpendo in pieno il cuore pulsante.
Avrebbe potuto usare i suoi poteri, avrebbe fatto certamente prima ma non voleva che nessuno sapesse del fatto che avesse imparato a controllarli.
La guardia sprofondò a terra privo di vita. Jill si piegò velocemente in avanti allungando la mano con l’intento di rimuovere l’arma dal corpo.
Avvertiva i ringhi, gli urli soffocati delle altre guardie.
Non ebbe nemmeno il tempo di guardarsi attorno che tutto il rumore cessò.
Improvvisamente cadde il silenzio. Jill alzò lo sguardo senza nemmeno aver recuperato il coltello.
Si rimise diritta con il cuore che le martellava nel petto.
Le sembrava di sentirlo rimbombare in tutta la galleria.
Si guardò attorno accigliata.
Tutto si era fermato. Il tempo era bloccato.
Le guardie, Vincent, Alec e Cameron erano completamente immobili come statue di marmo.
Ma non perse tempo.
Impugnò di nuovo il pugnale che gocciolava di sangue e colpì a morte tutte le altre guardie rimaste in vita, come un fulmine e prima ancora che lei potesse accorgersene il tempo ricominciò a scorrere.
Tutti e tre i ragazzi scoccarono a Jill uno sguardo confuso. – Ho...fatto qualcosa. Per sbaglio? – Jill parve incerta e scocciata anche di dare solo quella breve e stupida spiegazione.
Posarono tutti i loro sguardi sui corpi a terra.
– Allora per adesso abbiamo la strada spianata. – Disse Alec senza dar vedere il suo essere soddisfatto.
Ma invece improvvisamente qualcosa di gelida si strinse attorno alla caviglia di Jill facendola rabbrividire.
Si ritrovò sbattuta a terra prima che potesse accorgersene.
Picchiò le ginocchia, la pancia e il seno contro il duro suolo.
Vincent si voltò immediatamente verso di lei, buttandosi in avanti velocemente, ma prima che riuscisse ad afferrarla per il braccio quella cosa che l’aveva presa la trascinò via.
Jill gridò, risucchiata dall’oscurità.
  
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