la musica non riusciva a distogliere la mia mente dai pensieri di tutti i giorni, anzi, li sottolineava ancora di più. Portai lo sguardo dallo schermo del computer alla finestra, mimetizzata tra il muro in penombra e il cielo cupo, privo di stelle, che erano andate a farsi fottere. Per un breve momento, il mal di testa provocato dal volume troppo alto della msica iniziò a battere sulla tempia, come fanno i vicini lamenandosi della caciara in ore inopportune. ehi qui vogliamo dormire! ripetè in modo ironico la vocina dentro la mia testa. Cazzo. Mi tolsi le cuffie e presi un bel respiro. anche se erano le tre di mattina, l'aria non era ngene, anzi, ti invogliava a proseguire la passeggiata. La strada era colma zeppa di animi infranti e tristi, che affogavano il dolore nell'alcool. Non li temevo, ero uno di loro, anche se non quella mattina. Non sempre la vita ti sorride, ed è in quei momenti che ti chiedi perchè non acceare un bicchierino,o magari due?