Serie TV > Ned - Scuola di sopravvivenza
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Autore: Alfred il sanguinario    24/06/2014    6 recensioni
Sam e Cat viaggiano tranquille dirette a Phoenix, così come gli studenti della James K. Polk, in gita di classe. Peccato che Cat abbia causato il guasto dell'auto, e che il pulmino di Ned e gli altri abbia colpito un albero...
Sarà facile uscire dalla nebbiosa cittadina nella quale sono rimasti intrappolati? Ognuno di loro, durante questa sgradevole avventura, troverà infine la sua anima gemella.
Aggiungici anche dei nuovi personaggi e vedremo...
Personaggi: Sam, Cat, nuovi, Moze, Ned, Cookie, Lisa, Loomer, Doris Trembly, Susie, Martin Qwerly e Testa di Cocco.
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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“Okay, manteniamo la calma” disse Mr. Monroe, mentre le sagome si avvicinavano sempre di più.
Missy non parve molto spaventata, dato che si soffiava sulle unghie per far asciugare lo smalto.
“Come si chiama lei?” chiese Claire Sawyer, futuro avvocato, rivolta a Cat. Quest’ultima si guardò intorno. “Lei si chiama Sam!” disse indicando l’amica.
Il ‘futuro avvocato’ si voltò altrove e rivolse uno sguardo interrogativo a Sam.
“E’ nata così.” rispose la bionda.
Le ombre arrancarono nella nebbia, fino a giungere vicinissimi al gruppo.
Erano tre ragazzi, uno sui sedici anni alto e con i capelli rossi, l’altro basso con i capelli castani e l’unica femmina, carnagione olivastra e capelli neri sciolti, più o meno sui tredici anni.
“Altri dispersi?” chiese Ned, rivolto a Susie, la quale lo ignorò completamente.
“E voi chi sareste?” domandò scontrosa Sam.
Il più alto di loro, dai capelli un po’ lunghi e rossi le si avvicinò. “Perché t’interessa?”
“Perché sì.”
“Perché ci siamo persi.”
“Vuoi discutere con me?”
“Sai che paura!”
“Vedo già le lacrime che scendono!”
“E io la pipì!”
Sam rimase indignata e a bocca spalancata. Prese la borsa frigo e ne estrasse un calzino.
“Vorresti stenderlo con un calzino?” domandò Doris.
Sam si voltò e annuì. “Specialmente se è ripieno di burro surgelato!”
L’avversario ne estrasse uno identico. “Vogliamo vedere?”
“Basta!” interruppe Cat.
“Ecco, sentite che ha da dire la svampita!” sentenziò Loomer.
“Dunque” cominciò Cat “sapete dirmi dove si vendono dei Bibble?”
“Cat, loro non sono di qui!” le rispose arcigna Sam.
Il vicepreside interruppe il dialogo. “Allora, da dove venite?” chiese rivolto ai nuovi arrivati.
“Noi da Phoenix!” rispose la ragazza.
“Grandioso” strillò Mr. Monroe “allora potete dirci da dove siete arrivati!”
La ragazzina scosse la testa. “Io e mio cugino” disse, indicando il ragazzino più basso “veniamo da New Orleans, e non conosciamo per niente la zona. Questo tizio” disse indicando quella testa calda simile dai capelli fulvi. “viene da Santa Barbara, e si è perso pure lui!”
“Grandioso!” disse sarcastica Susie.
“Un momento!” sbottò Ned “nessuno di voi ha idea di dove ci troviamo, giusto?”
Tutti scossero la testa. “però” continuò “il mio amico Cookie potrebbe riuscire a localizzare la zona grazie al suo GPS incorporato negli occhiali…”
Si voltò verso Cookie. “Vero che ci puoi riuscire?” chiese speranzoso.
L’amico annuì. “Modestamente!”
“Sì, e io sono Babbo Natale!” disse Sam.
“Piuttosto la Befana!” ribatté il ragazzo di prima.
“Sai dove ti infila la scopa la befana?”
Ned rimase per un attimo silente. “Dopo questo… scambio di complimenti, possiamo procedere, Cookie?”
“Ehi!” strillò il genio dell’informatica.
“Che c’è?” chiese Testa di Cocco, spuntando fuori dalla folla.
“Qualcuno ha disattivato la mia WiFi!”
Cat rise. “Forse sono stata io” estrasse il pezzo di quello che una volta era un modem in miniatura.
Sam sospirò e alzò gli occhi al cielo. “Che hai fatto stavolta?”
“L’ho usato per il chinotto!” disse lei.
Doris spinse Testa di Cocco e Martin per farsi spazio e arrivare ad un pelo dalla ragazza. “Scusa… noi stiamo cercando un modo per andarcene da qui, e tu fai il chinotto?”
“Pensavo che sarebbe stato simpatico” si difese lei.
“Forse dovrei aggiungere due o tre pagine nella guida su come sopravvivere se ti ritrovi intrappolato in una città deserta…”
“Puoi lasciar perdere un attimo quella stupida guida!” sbottò Doris.
Tutti restarono sorpresi, e tra gli studenti della Polk si levarono versi di stupore.
“Ma come non eri innamorata di lui?” chiese Moze.
Doris prese un respiro profondo e strinse i pugni, poi si allontanò.
“Signorina Trembly, lei non può…” disse Mr. Monroe.
“Mi lasci in pace!” strillò quella, con tutto il fiato che aveva in gola.
Tutti restarono in silenzio, mentre Doris si allontanava per la strada nebbiosa in solitudine, tutti la vedevano allontanarsi sempre di più fino ad essere ingoiata dalla nebbia.
“Volete del chinotto?” chiese allegramente Cat.
“Beh, un lato positivo c’è” disse Martin.
Cat bevve un sorso di chinotto.
“Non abbiamo più Doris tra i piedi!” concluse.
Cat sputò il chinotto a pioggia sopra Ned.
“Si può sapere perché l’hai fatto?” chiese il malcapitato.
“Forse il nanerottolo ha detto qualcosa che ti ha sorpresa?” chiese Sam.
Cat fece spallucce. “No, volevo provare.”
Ned s’infuriò. “Sapete una cosa!? Questa situazione è uno schifo! Già sono bloccato senza nessun aiuto in un nebbioso paese dell’Arizona, insieme a due pazzi scatenati che usano il burro surgelato e le calze come armi, tre inutili professori, uno che non fa che parlare raccontando episodi stupidi della sua vita e, la peggiore, una che usa la nostra unica possibilità di salvezza per fare il chinotto!”
Cat spense il sorriso, e poi replicò, offesa: “Se non ti piace non è il caso di fare questa scena!”
“E per giunta mi hai anche sputato la tua porcheria disgustosa in faccia!”. Concluso l’urlo, anche Ned si allontanò solitario nella nebbia.
“Beh una volta mi è successa una cosa simile: mia sorella mi ha dimenticato al luna park e i miei mi davano per disperso, così hanno chiamato la polizia, poi ero solo andato a fare un giro nelle giostre…”
Il ragazzino nuovo arrivato estrasse un fazzoletto dalla tasca e lo mise in bocca a Martin, che smise di parlare.
Calò un silenzio profondo.
“Beh, suppongo che dovremmo passare luuunghi momenti insieme… quindi io sono Cat, e lei è Sam!” si presentò la ragazza. “E voi chi siete?”
Ognuno si presentò a turno, fino ad arrivare ai nuovi arrivati. Il più grande, quello feroce come Sam, disse: “Io mi chiamo Jake.”
“Io sono Noah” disse l’altro. “E io Violet” fece l’unica femmina. 

Eccoci ad un altro capitolo. Aggiorno così in fretta perché domani parto per New York, e quindi per una settimana non potrò aggiornare, ma risponderò comunque a recensioni e messaggi privati. :)
Non sono proprio convinto di questo capitolo, temo di aver usato troppi dialoghi... ma era già pronto così l'ho pubblicato prima di partire. 
Beh, alla prossima! 

 
  
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