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Autore: felsah    29/06/2014    4 recensioni
Strabuzzò gli occhi quando la vide muovere piano le mani in cerchio: dalle sue dita uscirono mille scintille di ghiaccio, che andarono a formare una piccola corona.
“L’ho fatta per te” spiegò, “tu sei il mio re. Ti va di difendermi?”.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elsa, Hans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No more king

 




Can't get enough
You're everything I need
And when I walk away
Take off running and come right after me
It's what you do
And I don't deserve you


 
La chiesa era in fermento. Tutti voltati verso l’entrata aspettavano con ansia l’arrivo della loro principessa. Fino a quel momento tutti gli abitanti di Arendelle si erano dovuti accontentare del suo profilo sugli stemmi reali e di un ritratto eseguito a carboncino da un uomo che si era ritrovato a commissionare un ritratto in suo onore proprio per il giorno dell’incoronazione.
Finalmente quel giorno, la tanto sospirata fanciulla, sarebbe diventata la regina e tutti loro avrebbero potuto ammirarla da vicino.

Hans si ritrovò seduto in una delle panche della grande sala, insieme a una moltitudine di ospiti e invitati che borbottavano senza sosta. Anche lui era agitato. D’altra parte, nella sua mente conservava il dolce ricordo di una ragazzina dai capelli biondi  e la voce dolce, le guance rosee e il sorriso sincero.
Si chiedeva che tipo di donna fosse diventata.
Gli risuonò in testa la sua voce, udita in un tempo lontano, quando ancora erano entrambi solo bambini.




“Hans?”, l’aveva chiamato. Lui aveva alzato la testa al suono della sua voce. Era rannicchiato in un angolo, prossimo alle lacrime.
Elsa, così si chiamava la ragazzina. Per tutto il tempo che i suoi genitori e quelli di lei erano stati impegnati in trattative e accordi politici, loro avevano passato ogni pomeriggio d’estate insieme, quasi sempre fingendo di essere parte di uno stesso gioco: non appena gli adulti si allontanavano, lei tornava placidamente a leggere un libro o impegnata in qualche altra attività.
E poi c’erano i suoi fratelli, che la abbagliavano con le loro prove di destrezza, distogliendo sempre la sua attenzione da lui, il misero scarafaggio della nidiata reale.
“Stiamo giocando ad acchiapparella” lo informò sorridendo, mentre indicava altri due dei suoi fratelli che scorrazzavano sull’erba come matti.
“Sì” aveva mormorato lui.
“Che c’è? Non ti piace? Possiamo cambiare gioco, se ti va”.
La fissò dritta negli occhi. Perché lo stava facendo? Perché stava facendo tutto quello per uno come lui? Hans aveva pensato che Elsa lo detestasse.
“No, grazie” mormorò cortese. “Non mi va di giocare”.
Elsa! Torna qui o ti veniamo a prendere”. Le voci dei due ragazzi, che ancora si rincorrevano, risuonarono nello spazio vuoto. “Se ti prendo…” proseguì uno, scherzoso, mentre la cercavano.
“Non vi preoccupate milady, se Henrik vi prende, io vi salverò!”  fece l’altro, “sarò il vostro re!”.
La ragazza rise e si girò verso Hans, ancora muto.
Strabuzzò gli occhi quando la vide muovere piano le mani in cerchio: dalle sue dita uscirono mille scintille di ghiaccio, che andarono a formare una piccola corona. “L’ho fatta per te” spiegò, “tu sei il mio re. Ti va di difendermi?”.
Hans sorrise, suo malgrado. Tastò il terreno in cerca della sua spada di legno e poi uscì allo scoperto insieme ad Elsa.
Avevano cambiato gioco, senza essersene nemmeno accorti.



Il giovane principe si cullò in quel ricordo fino a che la musica che preannunciava l’arrivo della futura sovrana si fece prepotente nelle sue orecchie. Si alzò in piedi, così come fecero tutti gli altri.
E finalmente, eccola lì.
Elsa fece il suo ingresso in maniera regale, proprio come si addiceva al suo ruolo, e con la schiena dritta e l’andatura posata, percorse la navata come una sposa, sopportando il peso di tutti quegli occhi su di lei. Hans si ricordò di respirare dopo qualche attimo.
Vide la corona infilarsi dolcemente tra i suoi capelli biondi, incontrò il suo sguardo ceruleo.
“…Elsa, regina di Arendelle”.
Elsa, regina di Arendelle!” urlò la folla, esplodendo in applausi. Lei sorrise felice.
Regina, pensò Hans, ma io non sono più il tuo re.








Bonjour! Eccomi qui con questa piccola storiella. Che posso dire? Innanzi tutto, l'idea per la storia l'ho "presa in prestito" da un'immagine che circola su tumblr a mio parere davvero meravigliosa, dove Elsa costruisce una corona di ghiaccio per Hans. Ora non la ritrovo per postarvela, perchè l'ho vista tramite telefono, ma non appena la recupero sarò ben felice di mettere qui il link dato che è una delle cose più awkheirgwfwqwbr *-* che io abbia mai visto! In più, mi sono fissata con la canzone "Don't deserve you" che ha fatto aumentare i miei già fin troppo ehm...colorati pensieri sulla coppia HansxElsa. Ho già in cantiere una long sulla coppia e penso che prima o poi dopo qualche revisione, riuscirò a postarla.
Bene...bando alle ciance! Spero che questa storiella vi divertapiaccia almeno la metà di quanto mi sono divertita io a scriverla!
Un bacione! :)
felsah
  
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