Trapped 



Faceva caldo, un caldo soffocante, Oliver stava sudando e la pelle del costume da Arrow si stava attaccando alla sua aderendo al corpo sudato.
"Credi che ci troveranno, vero Oliver?" 
"Certo che si, sono sicuro che Diggle e Roy saranno già sulla starda"
Sulla strada per dove esattamente non lo sapeva nemmeno lui, ciò che sapeva e che aveva bisogno di uscire si lì e prendere una boccata d'aria a pieni polmoni.
Lui e Felicity erano stati storditi e catturati durante una missione e adesso si trovavano rinchiusi in una sorta di ripostiglio grande poco più di una cabina telefonica e pieno di sacchi di terra e ferraglia da giardiniere, quindi Oliver aveva dedotto che fossero in mezzo ai campi, fuori cittá.
Il problema non era chi gli sarebbe venuti a riprendere dato che aveva il dispositivo di rintracciamento nel suo stivale destro, ciò che lo preoccupava era il quando.
Non speva ancora quanto avrebbe retto in quella situazione; il caldo lì dentro si fava facendo sempre più asfissiante, e il corpo di Felcity premuto contro il suo non migliorava la situazione.
A causa del poco spazio, infatti, lui era finito con la schiena appoggiata al muro e lei con la sua spalmata contro il suo petto.
Oliver riusciva a sentire ogni centimetro dei loro corpi essere in contatto, ed era sicuro che questo non lo aiutasse a diminuire la temperatura interna, anzi...
"Dove pensi che ci troviamo?" chiese Felcity  interrompendo i pensieri del ragazzo.
"Probabilmente nel bel mezzo della campagana" ripose lui serio
"Uhm" sosiprò Felcity dondolandosi un pochino sui talloni e strusciandosi involontariamente sul corpo del ragazzo per cercare una posizione che potesse dare sollievo ai suoi piedi doloranti
"Perché ti muovi?" domandò Oliver deglutendo
"Le scarpe, mi fanno male.. Siamo in piedi da un pò e io indosso tacchi" disse lei continuando a dondolarsi e a cercare una posizione comoda.
I fianchi si scontrarono col suo bacino
"Sta ferma" ordinò lui
"Ma che diavolo ti prende? "Ribatté lei per poi aggiungere:"All' improvviso sei diventato tutto "grr""
"Non sono diventato tutto "grr". Voglio solo che tu stia ferma" sibilò lui
"Ah certo, ora tu fai l'uomo delle caverne e pretendi che io ti ubbidisca come se nulla fosse" disse girandosi e puntandogli l'indice al petto.
Mossa sbagliata!
Ora i loro visi erano a poca distanza l'uno dall'altro e Oliver sentiva il suo fiato bollente sul collo, si guardarono per qualche secondo gli occhi di entrambi saettavano dal viso alle labbra dell'altro. 
Felcity si mosse  leggermente cercando di distanziarsi da lui, ma nel farlo la parte bassa dei loro  corpi si sfiorò ancora. 
Oliver reagì d'istintio e blocco con la mano un fianco della ragazza facendolo rimanere fermo il più possibile.
"Ti avevo chiesto di non muoverti" soffiò Oliver a due centimetri dalle sue labbra
"Ancora con sta storia? Ma che diavol..oh! Oh mio Dio" disse la ragazza arrossendo vistosamente 
"Cazzo!" sibilò Oliver
"Uhm, già, direi che è proprio questo il problema..." Felcity si portò una mano alla bocca sperando in qualche modo di rimangiarsi qullo che aveva detto.
Oliver la guardò malissimo.
"Ok, scusa, ignora quello che ho detto... Posso, posso darti una mano... a... a venire fuori da questa situazione" chiese lei rendendosi conto due secondi dopo della scelta sfortunata dei vocaboli, mentre ad Oliver vennero in mente una serie di modi in cui la ragazza poteva... Dargli una mano...
"Si, insomma, per dare una mano intendo in senso figurato, e anche venire, in senso figurato del termine, sai no, come aiutarti a superare una faccenda... Magari potresti pensare a Roy nudo.."
Felcity si stava agitando sempre di più, e più si agitava più si muoveva inconsciamente, e più si muoveva peggio le cose si mettevano per Oliver.
Il ragazzo sospirò pesantemente:" Felcity, ho solo bisogno che tu la smetta di muovere il bacino,ok?"
"Ok"rispose lei dubitando
Oliver appoggiò la testa contro il muro e chiuse gli occhi cercando di rilassarsi. 
Stettero alcuni minuti in silenzio e questo diede modo a Felicity di pensare alla situazione paradossale in cui si trovavano: sembrava la trama di un film a luci rosse di serie B.
Il solo pensiero la fece scoppiare a ridere.
Oliver aprì un occhio:"Che hai da ridere?"
"No, è che questa situazione... Sai noi due chiusi qui... Sembra la trama di un filmaccio a luci rose di serie B"
Ok, forse questa volta Oliver poteva essere d'accordo con lei. 
Sapeva che avrebbe dovuto cambiare velocemente l'argomento del discorso, ma non potè trattenersi:"Però, come mai sei esperta di un certo genere di cose?"chiese con un sorriso sornione sul viso.
Felicity si sentì avvampare, lei non aveva mai visto quel genere di cose, ameno che non si volesse considerare "il trono di spade" appartenente a quel genere, però Oliver questo non lo sapeva, e infondo stavano flirtando, perché stavano flirtando, vero?!
Prese tutto il coraggio che aveva e si avvicinò al suo orecchio e soffiò :"Non lo saprai mai... Mr Queen"
La segretaria che se la fa col capo non era mia stata una delle fantasie di Oliver, ma a quanto pare doveva ricredersi. 
Cominciava anche a sentirsi un pò compresso in quella fottutissimo tuta di pelle, e il caldo unito all'eccitazione non lo faceva pensare lucidamente..
Con non poca fatica si appiattì ancora di più contro il muro ponendo quanta più distanza possibile al corpo di Felcity, che intanto aveva preso a muoversi convulsamente, sembrava stesse cercando di prendere qualcosa che le era caduto ai piedi.
"Che diavolo stai facendo?" chiese lui incuriosito
"Le scarpe! Voglio levarmele, fanno troppo male" rispose lei sbuffando e continuando ad armeggiare con le mani verso le sue caviglie.
"Sai, non te lo vorrei dire, ma se ti piegassi di più magari.." 
"Grazie tante genio! Lo so anche io, ma se mi piegassi di più il mio sedere scontrerebbe contro lo scaffale e oltre che ritrovarmi un paio di cesoie piantate proprio lì, c'è anche il rischio che muovendo qualcosa qui cada tutto" rispose lei indicando lo scaffale dietro di loro, molto pieno e molto pericolante, sembrava anche che non fosse perfettamente dritto.
"Uff, d'accordo ho capito" disse Oliver inginocchiandosi difronte a lei.
Ma che diavolo...?
Oliver prese una delle sue caviglie e la fece appoggiare sopra il suo ginocchio per aver migliore stabilità e in un gesto lento e che lei avrebbe definito anche languido le tolse la scarpa che cadde con "tonf" sul pavimento vicino loro.
"Accidenti, capisco perché ti facevano male" disse Oliver toccandole il piede e le dita, anche al buio poteva sentire le lesioni che quei trampoli avevano causato, specialmente sui lati delle dita che erano coperte dal delle vescicole. Non era nulla di grave, ma erano dolorose e fastidiose.
Oliver lasciò vagare la mano in sul polpaccio e sul dorso del piede alla ricerca di altre escoriazioni.
Felcity smise di respirare; le stava davvero accarezzando un piede?!.
All'improvviso sentì dei rumori e fu avvolta dalla fredda aria notturna:
Davanti a lei, porta dello sgabuzzino aperta e con una torcia che illuminava l'ambiente, si trovavano Diggle e Roy: il primo con un sorriso malizioso stampato sulla faccia, il secondo con 
un'espressione schifata stampata sulla faccia.
"Roy, vieni, torniamo più tardi" 
E così Diggle sparì dalla loro vista trascinandosi letteralmente dietro Roy.



Spazio autrice:
Ahahah ok, anche questa non so bene da dove esca, ma volevo esplorare i doppi sensi che il cervello di Felicity era in grado di partorireXD
Spero vi diverta
Ah, per io mi sono limitata a segnarla come gialla, perchè parlano e basta, se pensate che sia poco informatemi!