01/07/2014
1 recensioniCon domani termina l'ennesimo tour in giro per il mondo: un po' in America, un po' in Europa, poi si torna in America, poi si torna in Europa... Un ciclo continuo che dura per un anno buono.
Come dicevo, domani tutto questo termina.Ultima data del tour, San Francisco.
In questa parte del tour ne io ne Matt siamo stati seguiti dalle moglii. Con il fatto che Val è incinta, e quasi al termine, preferisce rimanere a casa e così Michelle per tenerle compagnia.
Il problema è che da un paio di anni io e Matt ci divertiamo a modo nostro quando siamo in tour senza mogli. Il problema è che è sempre stato un gioco. Il problema è che ora me ne sono innamorato. Innamorato di quegli occhi verdi, innamorato di quelle fossette che spuntano ad ogni piccolo e lieve sorriso che fa, innamorato della sua voce potente mentre canta, innamorato della sua risata, innamorato di quel sorriso perfetto.
Sono le 20.34 e sono sdraiato nel mio letto. Siamo arrivati in albergo poche ore fa e tutti sono andati a fare un giro. Tutti tranne me.. O così credevo. Mentre mi alzo per andare a prendere una delle mie marlboro dal chiodo, sento bussare alla porta. Mi dirigo verso essa e aprendola non saprei se esserne felice o no.
Matt è davanti a me con un piccolo sorriso sulle labbra e le mani nelle tasche dei jeans in attesa, forse, di una mia parola.
-Sei già in astinenza Sanders?-
Il cantante fa una piccola risatina, direi quasi nervosa, entrando nella stanza.
-Si e no. Sono venuto qua per parlarti di una cosa, abbastanza seria.
-Sarebbe?- lo guardo decisamente con una sguardo dubbioso e allo stesso tempo curioso, mentre mi dirigo verso la terrazza per fumare. Matt mi segue e, non appena usciamo, inizia a parlare.
-Be ecco, non saprei neanche da cosa iniziare... Cioè è una faccenda alquanto seria, però sai come sono, ci vuole in po' prima che trovi le parole giuste-
-Vai dritto al punto, no?-
-Si.. Allora, in quest'ultima parte del tour io e te abbiamo passato molto tempo insieme e, prima che tu fraintenda, non mi pento di una sola cosa che abbiamo fatto insieme. Però vedi, domani finisce il tour e dobbiamo lasciarci tutto alle spalle e...- lo interrompo prima che possa finire la frase.
-Sanders è inutile che continui, lo facciamo ogni volta, quando finisce il tour, tutto torna normale: tu con Val e io con Michelle, come se nulla fosse accaduto. Qual è il problema questa volta?-
Stenta un po' prima di rispondere.
-Il problema è che penso di essermi innamorato.-
Tossisco a causa del fumo che mi è appena finito in gola dopo l'affermazione del mio cantante. Mi sta prendendo in giro, lo fa a posta. Cosa cazzo significa che si è innamorato? Di chi si è innamorato?!
-I..innamorato?- chiedo titubante.
-Si.. Hai presente quel sentimento in cui provi più che una semplice attrazione fisica per una persona?-
-Non sono deficiente, so cosa significa. Da quanto lo sei?-
-Chi lo sa, forse un mese, forse un giorno o forse da tutta la vita. Il punto non è questo, il punto è che non so come dirglielo.-
-Diglielo e basta.-
Si vede che è nervoso, sta camminando avanti e indietro da cinque minuti e si sta mangiando tutte le pellicine possibili e immaginabili delle sue dita.
-Ti amo.-
Mi giro di scatto dopo le due parole così dirette che mi ha detto, ma prima di realizzare tutto ciò, sento le due labbra premere sulle mie. Un piccolo bacio. Il nostro prima bacio. Si, è il nostro primo bacio. Durante i rapporti non ce ne siamo mai scambiati, entrambi abbiamo sempre pensato che fosse una cosa personale, una cosa tra fidanzati.
Quando si stacca da me, lo abbraccio forte. Non avrei mai pensato che potesse succedere, eppure è accaduto.
Lo tengo stretto a me finché non lo sento parlare.
-Quindi non sono il solo?- dice sorridendo.
Dio quando amo quel sorriso.
-Quindi non sei il solo.- rispondo a mia volta alla sua domanda.
Ci baciamo un'altra volta, con più passione di prima.
Ad un tratto, sento che si ferma. Prende una mia mano e mi trascina dentro la stanza.
Inizia a spogliarsi, così lo seguo togliendomi la maglietta e i pantaloni. Mentre sto per togliere anche i boxer, mi ferma.
-Non stanotte.-
Così dicendo, mi prende la mano e ci avviciniamo al letto, ci stendiamo e ci abbracciamo.
Quella notte l'abbiamo passata così: abbracciati.