Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: michi_993    01/07/2014    0 recensioni
Lady Ashe della Collina delle Ombre, questo è il mio titolo. Ma potete benissimo chiamarmi bastarda, figlia di un castello, di un casato che non sentirai mai tuo, una Snow. Sono figlia della passione. Ho scelto il nero in alternativa alla morte per un peccato che dopo anni ancora non rimpiango.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1- Scontro tra bastardi.


Ricordo la prima volta che raggiusi Castello Nero. Un tetro buco di uomini senza onore che non riuscivano a tenere l’uccello nelle brache per più di un ora, stupratori, ladri, assassini come me. Il pensiero nacque fi da subito, come sopravvivere?. Ero una donna, giovane, con un bel fisico, lo ammetto, capelli lunghi neri e occhi color cenere, un ottimo giocattolo per tutti gli uccelli del malaugurio presenti al castello. Jon Snow non sembrava tanto diverso da me quel giorno, una piccola puttana impaurita in un covo di viscidi uomini arrapati. Il piccolo corvo si aggirava per il cortile imbracciando una spada e mandando al tappeto ogni uomo che lo sfidava sotto gli occhi vigili del Comandante e i miei.
Ero l’unica donna che aveva preso il nero e in poco tempo aveva raggiunto il rango di Ranger. Molti ipotizzavano che la mia ascesa fosse passata per le lenzuola del Lord Comandante ma solo una scaltra e ambiziosa puttana poteva andare a letto con un uomo tanto ripugnante e vecchio. Ero stata attendente anche io e in quel periodo ho imparato a conoscere e anticipare le mosse degli uomini, quante mani infilzate tra tavolo e coltello, quanto sangue ho fatto scorrere eppure gli uomini continuano tutt’oggi a desiderarmi e si offrono di pagare con tutto quello che hanno. Su questo noi donne siamo molto più furbe. Gli uomini per un ora di piacere pagano fior di denari mentre a noi donne con una moina e un favore abbiamo lo stesso piacere senza svuotarci le tasche. Forse è per questo che ho sempre apprezzato le prostitute, sono contabili scaltri e donne che hanno saputo affrontare ciò che la vita gli ha riservato.
“Quel ragazzo non sopravvivrà alla notte se non sarà abbastanza attento anche nei suoi alloggi”
“A guardarlo, Lord Comandante, non da l’impressione di un ragazzo sveglio, ma credo che sia un buon “regalo” per i guardiani della notte.”
“Regalo?”
“Ha deciso di seguire il nero non perché posto davanti ad una scelta ma per onore” schernì.
“Ahahah! Pazzo!” la risata del Comandante riempì il cortile così come il mio sorriso si formò sulla mia bocca.
 “Per oggi può bastare, tornate alle vostre mansioni, incapaci!”
A quella frase Jon Snow ebbe l’onore d’incrociare i miei occhi, mi fissò per un istante per capire meglio “cosa fossi”.
“Accetto la sfida, Jon Snow” dissi scendendo le scale di legno che portavano nel cortile.
“Q-Quale sfida, milady?”
“milady! erano anni che nessuno mi chiamava cosi, è un peccato Jon Snow, odio quel titolo e per questo ve la farò pagare”
Mentre prendevo la mia spada dall’armeria udì il ragazzo borbottare con un attendente.
“Ma è una donna! Non posso!”
“Oh! Credimi ti metterà a tacere” rispose.
“Forza imbracciate la spada che preferite, nessuna è all’altezza di Lamento di corvo, e di chi la maneggia”
“Lamento di corvo?!” domandò.
“ Un avvertimento per chi osa avvicinarsi, ma sai spesso cambia nome, in base a chi trafiggo”
Il ragazzo, raccolta la spada, attaccò per primo, il suo fendente finì per sbattere contro la mia lama che in un secondo rispose all’attacco. Ci fu un susseguirsi di colpi e contraccolpi tra le nostre spade, il rumore metallico invase il cortile dell’oscuro castello.
In un attimo il giovane corvo infierì con più forza mentre la punta della mia spada, a causa del precedente contraccolpo, era poggiata a terra e l’impugnatura ancora tra le mie dita, parai il colpo con la mano senza arma lacerandomi il palmo, trascinai la mano fino alla fine della lunghezza della lama lasciando una scia rossa su di essa. Jon Snow rimase a bocca aperta.
Scostai la lama del ragazzo e in un battito di ciglia strisciai la mano insanguanata sugli occhi del ragazzo rendendolo cieco per un istante, quell’istante in cui sferrai un calcio sulla gamba destra del ragazzo facendolo cadere a terra mentre cercava di ripulirsi dal mio sangue, infine, gli puntai Lamento di Corvo alla gola tenendolo a terra con il piede poggiato sul suo petto.
Entrambi sfiniti ci guardammo o almeno credo mi guardasse con tutto quel sangue sulla sua faccia.
“Combattendo con onore non andrai lontano ragazzo, ci sono pochi uomini d’onore in questi tempi bui”
“Siete ferita” disse guardando la mia mano grondante di sangue, piccole gocce rosse contrastavano con la neve bianca a terra.
“Un piccolo taglio non è letale come un fendente alla gola” dissi ancora con il fiatone.
“Vedo che siete stanca”  sogghignò.
“Vedo che siete morto”
Ritrassi la spada e mi diressi verso le scale quando mi accorsi che alcuni nuovi attendenti mi stavano fissando il culo.
“e a chiunque osi guardarmi il culo un'altra volta, gli strapperò le palle e le appenderò al portone principale, cosi da rendere chiaro il messaggio, non sono merce su una bancarella di fondo delle pulci”.




MAD NOTE
Seconda FF sul Trono di spade spero vi piaccia  :) è solo l'inizio.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: michi_993