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Autore: LunaMag    01/07/2014    2 recensioni
Tratto dal primo capitolo.
"Non sopportavo l’idea di trovarmi tantissime persone dinanzi. In realtà non sopportavo l’idea che mi guardassero o parlassero. Ero arrabbiata con il mondo per la morte di mio padre, ma con i ragazzi della mia età più di tutti perché mi avevano sempre messa in ridicolo per i miei gusti musicali e per il modo in cui mi sono sempre vestita. "Sei troppo punk", "Sei una sfigata metallara" mi dicevano. ".
Onice senz'altro non poteva nemmeno lontanamente immaginare quello che le sarebbe accaduto...
Adolescenza, amori, tradimenti, divertimento. Tutto racchiuso in una semplice fanfiction. Buona lettura! :3
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate
Capitoli:
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Dopo aver subito un'altra noiosa ora dei racconti del professore di matematica, avevo un'altra ora: teatro, per fortuna.
Avevo grandi aspettative su quel corso. La recitazione era sempre stata una delle mie più grandi passioni.
Appena entrata nella sala adibita a teatro, rimasi spaesata dalla grandezza e dalla bellezza di quel posto. Rimasi impalata a fissarlo per qualche minuto, come fanno i bambini davanti ad una barretta di cioccolata formato gigante. Il soffito era altissimo, pieno di ricami dorati e neri, il palco era enorme, con sotto dei grandi e comodi divanetti. Le luci davano un aspetto completamente diverso al tutto, illuminavano come solo il sole alle 12 del mattino poteva fare.
"Proprio per questo teatro ho scelto questa scuola." Mi girai, notando Mars.
"Non sapevo fosse così bello, wow." Ero ancora senza parole. Mars mi sorrise dolcemente.
"Senti Mars, dopo scuola e a pranzo hai da fare? Io sono sola a casa." Prese un'agenda dalla borsa. 
"Uhm". Iniziò a sfogliare le pagine senza nemmeno una macchia d'inchiostro. "La mia agenda è COMPLETAMENTE piena, quindi verrò con te!". Le sorrisi. 
"Posso venire anche io? Così vi dò il dolce!" Esordì Brian spuntando da dietro una poltrona e guardandoci maliziosamente.
Lo guardai in cagnesco, insieme a Mars. Ero stata proprio sfortunata a trovarlo anche nel corso di teatro.
"Tu hai qualche problema serio!". All'affermazione di Mars risi, non molto per quello che aveva detto, ma più per la faccia che fece nel dirlo: un misto tra schifata e inorridita.
Subito si avvicinarono a noi i ragazzi che avevo visto insieme a Brian nell'aula di Matematica. 
"Loro sono Zacky e Matt. Non hanno la stessa testa di cazzo di Brian, tranquilla." Dopo aver detto ciò, Mars si meritò un forte schiaffetto scherzoso da Brian. Matt era un ragazzo molto semplice. Aveva i capelli corti, pieni di gelatina, gli occhi verde smeraldo, un bellissimo sorriso e delle fossette stupende. 
Zacky invece, aveva dei basettoni enormi, gli occhi azzurri, più scuri dei miei, e le guance paffutelle.
"Se io sono testa di cazzo, Zacky e Matt sono froci." Pronunciò altezzoso.
"SSSSSI TESSSSORO" Dissero Vee e Matt atteggiandosi da ragazza e sfiorandosi le guance con le mani.
"VADERETRO SATANAAAA." Urlò Brian allontanandosi e mettendo le dita in modo tale da formare una croce. 
"Passerei qualche minuto da frocio pur di fargli ammettere che è una testa di cazzo!" Disse silenzioso Matt, facendomi l'occhiolino. 
Entrò un ragazzo alto, con gli occhi un  pò più scuri dei miei. Tutti lo salutarono.
"Lui è Jimmy, o Jimbo, vedi tu!" Io accennai un saluto con la mano. 
"Io sono Onice." Rimase a fissarmi, poi gli altri lo tirarono verso di loro, chiedendogli un parere su qualcosa. 
Poco dopo tutti si presentarono dinanzi a me e Mars.
"Bene, vi andrebbe di andare a mare dopo scuola?" Chiese subito Brian.
Mars mi guardò.
"No ragazzi, per lei è il primo giorno, diamole un pò più di tempo per ambientarsi e che cazzo!" Lei rise, insieme agli altri.
"Poi ho delle cose importanti da fare a casa, sarà per un'altra volta." Mi intromisi, ringraziando mentalmente Mars per aver capito al volo. Era assurdo come mi capisse nonostante ci fossimo conosciute da poco più di un'ora.
Brian si avvicinò pericolosamente a me, sussurrando:
"Mmmh, io dico che verrai." Poi mi fece un occhiolino e raggiunse gli amici che se n'era andato. 
-Quel ragazzo è un idiota- pensai. 
Entrò il professore, così ognuno di noi si sedette sui piccoli divanetti che erano sparsi per il teatro.



Io e Mars eravamo uscite da scuola subito dopo aver salutato i ragazzi, e stavamo percorrendo la strada per raggiungere casa mia. 
"Beh, che ne pensi della scuola?" Mars mi sorrise.
"Uhm...non male. Il prof Smith è un rompipalle assurdo, ma cazzarola, il teatro è spettacolare, per non parlare del professore! Somiglia a..." Lei mi interruppe.
"Johnny Depp?" Io annuii, con gli occhi a cuoricino.
"Io lo amo." Dissi subito. 
"Oddio anche io!" Iniziammo a parlare dei suoi numerosi film, e di tutto ciò che riguardasse quell'attore spettacolare.
Parlando e parlando eravamo già arrivate dinanzi al vialetto di casa. Iniziai a frugare nella borsa, alla ricerca dei borsellino in cui avevo messo le chiavi di casa. Lo vidi, così lo presi, ma notai che era fin troppo leggero. Lo aprii, trovandoci un foglietto. Subito lo aprii e lo lessi. 

"Le rivuoi le chiavi? Vieni a mare a prenderle! A mali estremi, estremi rimedi! 
Brian." 


La rabbia e il nervosismo si potevano leggere nei miei occhi. Quel ragazzo era davvero un cretino.
"Mars, portami a mare dai ragazzi." Le dissi ridendo in modo isterico.
"Che è successo?" Le passaii il foglietto.
"Merda...io...Onice, non sò che dire." 
Iniziai a muovermi nervosamente.
"Non dire niente, portami da lui. SUBITO."  
Lei inizò a camminare, la seguii, rimanendo in silenzio per tutto il tempo. 
Non appena lo vidi, accelerai il passo. Lo conoscevo da poche ore e già lo volevo uccidere.


*Brian's P.O.V.*

"Haner come fai ad essere così sicuro che verrà?" Mi chiese Zacky.
"Tu non ti preoccupare, ho i miei metodi." Mi sedetti tranquillo sulla sabbia, muovendo le gambe, nell'attesa di vedere quello scricciolo di Onice apparire nella strada. 
Finalmente la vidi arrivare, notando sin da subito la sua rabbia.
Io mi alzai. 
"Guardate chi viene! Che vi avevo detto?". Risi, mentre parlavo con i miei amici. 
Lei si avvicinò in fretta a me, lasciando Mars più dietro e puntandomi un dito contro.
"TU, EMERITO BEOTA. Come ti sei permesso di mettermi le mani in borsa? E anche di fregarmi le chiavi!". Io le risi in faccia, stringendo la sua vita alla mia.
"Su scricciolo, volevo solo che tu venissi qui." Il suo volto si fece ancora più scuro. Iniziò a dimenarsi tra le mie forti braccia, ma più lei lo faceva, più io stringevo la presa.
"Lasciami, deficiente, ti faccio male!" Urlò lei a squarciagola.
"Brian, smettila!" Disse Jimmy guardandomi storto. 
Onice riuscì a liberarsi un braccio, assestandomi così un pugno, abbastanza forte. Non riuscivo a capire da dove fosse venuta fuori tutta quella forza. 
Subito lasciai la presa. Il labbro mi bruciava leggermente: me lo aveva rotto. 
Lei mosse la mano, probabilmente le faceva male, e si allontanò subito da me. 
"E vaffanculo." Si girò e se ne andò.
Avevo gli occhi dei ragazzi tutti su di me.
"Brian, te la sei proprio cercata...ma che cazzo ti prende? Mi chiese subito Matt. 
"Niente". Io risi ancora una volta e mi sdraiai sulla sabbia, leccandomi il labbro ferito.
"Però smettila, ti sta già odiando." Continuò lui.
"Mh mh." Continuai a rimanere sdraiato, abbandonandomi al relax.




*ONICE P.O.V*

"Io non riesco a capire come mai sia così cretino!" Continuavo a ripetere a Mars, sdraiandomi sul divano, per rilassarmi ancora un pò dopo aver smaltito la rabbia direttamente sul viso di Gates.
"Ma di solito non lo è, credimi." Disse lei seguendomi sul divano e sprofondando nella sua morbidezza.
"Com'è di solito?"
"Non così cretino, questo è sicuro. Lui è serio quando serve, e fa ridere, fa ridere tantissimo. è un fratello, la persona a cui puoi dire ogni tuo piccolo segreto, nella certezza che non svelerà mai nemmeno una virgola di tutto ciò che gli hai detto." 
Sospirai. Probabilmente si comportava così per creare una specie di protezione. Ma perchè? Perchè si sarebbe voluto proteggere da me? Sospirai.
"Comunque il divano è comodissimo." Esordì Mars.
"Si, è una delle cose che preferisco in casa. Cosa vogliamo mangiare? Potremmo preparare delle omelette. Oppure se conosci qualche posto dove si mangia bene potremmo andarci." 
Lei assunse una smorfia pensierosa.
"Uhm..si ne conosco parecchi! Ma c'è n'è uno che ti voglio far provare. Andiamo al greko, è a un paio di isolati da qui." Lei sorrise.
"Perfetto, allora andiamo, ho voglia di ingozzarmi come se non ci fosse un domani!"
Sorridemmo. Scrissi un biglietto a mia madre, avvertendola nel caso non mi trovasse a casa.
Presi le chiavi e i soldi dal mobile.
"Questi sono i tuoi genitori?" Mi disse guardando la foto che si trovava nell'ingresso.
"Si." 
"Tuo padre è davvero un bell'uomo." Sospirai.
"Lo so, gli voglio un bene dell'anima. Anche a mia madre, lei mi è stata molto vicina." Evitai di parlare della morte di mio padre, non mi sembrava il caso.
Tirai la porta e uscimmo: ormai avevo quasi smaltito del tutto la rabbia.




Beeene :3 Rieccomi! 
Vi piace? Spero vivamente di si :3 Mi farebbe tanto piacere sapere delle vostre considerazioni :3
P.s. Oggi c'è il concerto dei metallica, rosico. :c 
A prestoo :3 <3

  
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