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Autore: JapanAsh_BeautifulGazette    03/07/2014    2 recensioni
Siamo agli sgoccioli con questa long. Ebbene sì, ma cercherò di lasciarvi un bel ricordo, promesso.
Eravamo rimasti all'accordo tra Paul e John per poi passare ai loro figli, giusto? OK, pronti, partenza e via con la continuazione, spero che vi piaccia ;-)
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, John Lennon, Nuovo personaggio, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il figlio illegittimo

Titolo capitolo: Ordinary World

Paul e Christall si trovarono sulla strada per andare a casa dei loro cuori palpitanti,non appena il bassista ebbe finito di parlare con John.
Non vi era tempo per organizzare tutto, doveva essere una cosa fatta con pizzico di improvvisazione e così fu. Infatti Julian stava già aspettando davanti alla porta di casa sua per aprirla non appena avesse visto Christall, dato che il ragazzo dagli occhi di ghiaccio non gli aveva detto l'orario in cui si sarebbe presentato con suo padre. 
Julian o Jude, come lo chiamava il suo dolce ragazzo, era veramente ansioso, tanto da fissare l'orologio ogni due secondi e martellare nervosamente il piede sul tappeto preferito di John, dove vi era un ricamo fatto a forma di fragole ed una scritta che citava " Welcome in the your real world".
Il proprietario della casa fissava suo figlio. Dio, gli faceva venire l'ansia, ma allo stesso tempo rivedeva sè stesso in lui, non solo per l'aspetto fisico, ma anche per il carattere, insicuro, dolce, un carattere che solo l'amore per la persona amata poteva far uscire fuori, come il cielo, che ha bisogno della luna, del sole e delle stelle per dare il suo spettacolo al mondo.

*********
-Papà siamo arrivati?- domandò Christall a suo padre.
-Quasi piccolo, anche io non vedo l'ora di vederli, stai calmo- disse sorridendo Paul, per rassicurare il minore, che si muoveva da una parte all'altra dentro l'auto.
.Non sono piccolo! ho 17 anni ed i-
Christall non finì di rispondere al padre, che il suo telefono squillò. Il ragazzo pensò subito che dovesse essere Jude, ma non era così, infatti vi era un numero a lui sconosciuto.
-Pronto?- chiese il 17'enne.
-Ciao amore, ti sono mancato?- disse una voce, che sfortunatamente gli ricordò qualcuno, non appena la udì.
-Ehm..ciao Daniel- 
Paul guardò dallo specchietto dell'auto la faccia di suo figlio. 
-Tutto bene Christall?- chiese intromettendosi nella telefonata.
-Sì papà è soltanto un mio vecchio amico, quando non ti conoscevo ancora- rispose, mettendo una mano sullo schermo del cellulare per non far sentire nulla al suo "amico".
No, non era solo un suo amico. Era il ragazzo che aveva a Los Angeles e a cui non aveva detto niente riguardo la sua partenza. Com'era riuscito a trovarlo? Aveva cambiato persino numero di telefono! E ora?
-Amore ci sei? Dai parla, voglio sentire la tua bellissima voce, mi mancano le canzoni che mi cantavi-
Cavolo! Sa essere sempre così romantico...e se fossi innamorato di lui ancora?
Christall aveva una faccia sconcertata, ma riuscì a trovare la forza per parlare.
-Non chiamarmi amore, noi non stiamo più insieme!- rispose.
Ecco, Paul lo sapeva che,colui che stava dall'altra parte del telefono, non era solo un amico. E questa ne era la prova.
-Ma come amore? L'ultima volta che mi hai visto sei finito dritto dritto nel mio letto- disse Daniel.
Il ragazzo arrossì violentemente e questo gli diceva che era provava ancora qualcosa.

********
Julian riuscì a vedere l'auto del suo "piccolo angelo" e subito aprì la porta gridando il suo nome.
Al piccolo angelo gli cadde quasi il telefono dalle mani per lo spavento. Non immaginava che fossero già arrivati, prima gli sembravano ore di distanza, ma adesso, durante quella chiamata gli erano rimasti solo dei minuti nella mente per raggionarci su.
Julian, insieme al padre corse fino allo sportello di lui e lo aprì. Un pò come fanno i gentiluomini nelle feste importanti. E questa volta era importante. Vi era Christall !
Lo stesso fece John con il suo Paulie, che stando al gioco gli prese la mano e sbattè le lunghie ciglia ed uscì dal veicolo.
-Dai ragazzi! Andiamo dentro- disse Julian portandosi dietro, mano nella mano, un Christall pallido in viso, che cercava di cancellare le chiamate di Daniel, senza successo. Poiché quesat'ultimo non la smetteva di chiamare.




Ciao a tutti! Siamo giunti a questo punto eh gia. Sfortunatamente sono veramente indecisa se continuarla davvero oppure no. Però facciamo una cosa: se quest'ultimo capitolo sarà apprezzato, coninuerò sennò pazienza. Comunque è stato bello scrivere una long e ringrazio Kia85 e Chiara Lennongirl06 per le belle parole che mi hanno dedicato <3 A presto, spero.
 


 
 
  
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