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Autore: KuromiAkira    03/07/2014    3 recensioni
Il ragazzo non parlò subito. Il suo braccio era poggiato allo schienale del divano, la mano sorreggeva la testa appena piegata sul lato destro, la sua postura era poco elegante ma non rilassata. Nonostante fosse casa sua, nonostante fosse solo con sua sorella minore, Rin non riusciva a sentirsi a suo agio.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gou Matsuoka, Rin Matsuoka
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Gou. -
La voce di Rin echeggiò decisa all'interno delle pareti del salotto della loro abitazione.
Non ci andava spesso, Rin, a casa sua. Viveva in dormitorio, nel tempo libero si allenava in piscina, a volte usciva con i compagni di scuola, e negli ultimi anni aveva limitato le visite alla famiglia alle sole occasioni improrogabili.
Gou, che negli ultimi minuti si era limitata a sorseggiare in silenzio la tazza di tea verde, lanciando solo brevi sguardi al fratello seduto davanti a lei, interruppe a metà l'azione di portarsi la bevanda alla bocca, ed essa rimase lì, sospesa, oscillando appena dentro il contenitore.
- Sì? - rispose prontamente, osservandolo.
Il ragazzo non parlò subito. Il suo braccio era poggiato allo schienale del divano, la mano sorreggeva la testa appena piegata sul lato destro, la sua postura era poco elegante ma non rilassata. Nonostante fosse casa sua, nonostante fosse solo con sua sorella minore, Rin non riusciva a sentirsi a suo agio.
Lanciò un'occhiata indagatrice alla sorella, poi distolse lo sguardo. - Sei entrata a far parte del club di nuoto a causa mia? - chiese, col tono di chi sa di star facendo una domanda retorica.
- Eh? - fu la prima cosa che lei riuscì a pronunciare, come se avesse bisogno di tempo per comprendere bene il significato della domanda. La vide poi strabuzzare gli occhi, irrigidirsi sul posto, stringere nervosamente la tazza con entrambe le mani, quasi volesse evitare che le cadesse a terra. - Come lo sai? - esclamò poi, incapace di negare le parole del fratello.
- Makoto... - rispose semplicemente lui, con fare quasi annoiato.
Rin rievocò in un istante il volto dell'amico, lo sguardo premuroso e il sorriso pacato; il tono serio, ben lungi dal suonare accusatore, con cui gli aveva domandato, la settimana precedente, durante una loro breve visita alla piscina della Samezuka, come andavano le cose tra lei e la sorella.
Davanti all'occhiata confusa del ragazzo dai capelli viola, il capitano del club di nuoto della Iwatobi aveva ridacchiato, e si era giustificato spiegandogli che Gou era solita ripetere quanto sperasse che Rin tornasse quello che era un tempo, come aveva riposto in loro, sopratutto in Haruka, la sua fiducia e, sopratutto, di quante volte gli era capitato di sentirla mormorare, quasi fossero parole uscite involontariamente da un angolo del suo cuore, che 'Non poteva far nulla per Rin, poiché non ascoltava mai quello che diceva'.
Erano frasi che celavano una certa sofferenza, un distacco che Makoto non era certo i due fossero riusciti a colmare.
Rin sapeva che l'amico aveva ragione. Era consapevole che, a causa del suo orgoglio, aveva finito con l'allontanarsi da sua sorella, colpevole di ricordargli, col suo affetto, con i suoi sorrisi e con i suoi discorsi, il passato che si era obbligato a rinnegare. Era, al pari di Haru, di Makoto e di Nagisa, un elemento della sua esistenza che voleva lasciarsi alle spalle. Per cui l'aveva respinta, assumendo un atteggiamento scostante laddove era solito essere affettuoso e attento nei suoi riguardi.
Ricordava come lei, bambina che si stava affacciando all’adolescenza, ci era rimasta male a quel cambiamento improvviso, come l'aveva guardato, incredula, in cerca di una spiegazione, e come aveva poi iniziato a fare l'offesa, voltando la testa dall'altra parte ogni volta che l'aveva vicino, gonfiando le guance e incrociando le braccia al petto, rifiutando ostinatamente di rivolgergli la parola.
Col passare degli anni si era rassegnata e, consapevole che fosse semplicemente successo qualcosa di cui era all'oscuro e che lei probabilmente non ne aveva colpa, aveva assunto un moderato atteggiamento apprensivo nei suoi confronti, limitandosi a timidi e inutili tentativi di dialogo.
A quel punto, tra loro si era già creata una spaccatura che precludeva qualsiasi tipo di intimità.
Erano fratello e sorella, ma erano distanti, lontani, come estranei.
Rin osservò in silenzio la reazione di Gou a quella rivelazione: la vide poggiare la tazza sul tavolo e gesticolare nervosamente, balbettando, con fare agitato, una giustificazione e quell'atteggiamento era prova di un certo timore nei suoi confronti, come se si sentisse inopportuna e invadente.
Rin aveva risolto i problemi con i suoi amici d'infanzia, e sopratutto con se stesso, e lei aveva rivisto, durante la staffetta con i ragazzi della Iwatobi, quel fratellone allegro e gentile che aveva perso anni prima in Australia; ma nella sua testa la situazione ancora non era tornata quella di un tempo e si figurava ancora come la sorella minore di troppo, di cui il fratello non aveva più voglia di occuparsi e che doveva nel modo più assoluto evitare di impicciarsi dei suoi affari.
- Gou! - la interruppe infine lui, non sopportando più il senso di colpa che gli causava la vista della sorella in quelle condizioni.
La ragazza si bloccò, fissandolo con uno sguardo carico di ansia.
Il fratello la fissò, si imbronciò quasi infantilmente assumendo un'espressione di imbarazzo, e arrossì appena, abbassando leggermente lo sguardo.
- Grazie - esalò, in un mormorio quasi indistinto.
La ragazza spalancò la bocca per la sorpresa, sbatté un paio di volte le palpebre e dovette attendere parecchi secondi per assimilare e capire la situazione.
Poi il suo volto si illuminò del più bel sorriso che lui le avesse mai visto fare e, quasi con foga, si alzò dal divano e gli saltò accanto, stringendogli le braccia al collo, lasciando poi che la sua mano sinistra scivolasse in quella del fratello in una stretta piena di affetto e di calore, come se il muro che li aveva divisi per anni fosse stato abbattuto da quella semplice, unica parola.





Note finali: sono sempre un po' impacciata quando scrivo la prima fiction su un nuovo fandom.
Conosco Free! da poco più di una settimana, non ho dimestichezza con i personaggi, francamente non so quando Gou sia OOC qui.
È una ragazza allegra e sicura, però ho sempre percepito una sorta di malinconia quando diceva che 'solo Haruka-sempai potrà aiutare suo fratello' e quando diceva che 'suo fratello non la ascolta mai'.
Si vede che Gou vuole bene a Rin, e forse avrebbe voluto poterlo aiutare di più. certamente Rin deve essere grato, e ho voluto mettere su scritto il momento in cui lo capisce. :)
  
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