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Autore: celia_5sos    04/07/2014    1 recensioni
solita vita. solita famiglia. solita scuola.
Ma gli anni passano e un giorno qualcosa cambia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao. Sono Nicole ma tutti mi chiamano Niki. Capelli biondi lunghi fino al fondoschiena e … li odio. Bocca troppo sproporzionata simile a due canotti e … la odio. Naso troppo sproporzionato simile a un chicco di senape e … lo odio. Corpo simile a una banana ammuffita e … lo odio. Adesso mi chiederete: cosa ti piace di te se odi tutto?. Adesso io risponderei … bhè, in linea con il pensiero di tutte le mie coetanee, niente. Si ok, sono il prototipo di ragazza vanitosa : capelli biondi,occhi marroni con uno spruzzo di verde, naso quasi invisibile, le mie odiate lentiggini ma … non è così. Adesso che avrete capito il mio aspetto fisico passiamo ad altro. La mia famiglia. Si, la mia famiglia. Passiamo ad altro. Hahahah no scherzo, è solo che per descrivere la mia famiglia ci vorrebbe un libro ma cercherò di riassumerla : i miei genitori sono il massimo!. Mi fanno fare tutto quello che voglio, mi fanno uscire, mi fanno ritornare tardi, mi fanno truccare e mi fanno vestire come tutte le ragazze al giorno d’oggi e … MAGARI!. I miei genitori sono di stampo … risorgimentale. Quei tipici genitori che pretendono il coprifuoco alle 22.30 e andare a messa la mattina alle 11. Ma cavolo, ho 16 anni. Mi trattano come una bambina di 10. Per questo non li sopporto, e quando cerco di farcelo capire, bhè… alla fine non lo capiscono. “mamma, papà, ormai ho 16 anni e tutte le mie amiche fumano, bevono e hanno piercing dappertutto”; la frase che mi gira in testa da mesi ma che puntualmente non dico perché so già come risponderebbero: “ è troppo presto, non sai cosa si perdono le tue amiche, si rovinano la vita già a quest’età”. E io farei cenno con la testa di aver capito. Come al solito. Per il resto, ho un fratello più grande di me, ha 18 anni e si chiama Michael. Lui è il “ribelle” della famiglia. Ha cambiato 23 colori di capelli e in questo momento li ha verdi. Lo adoro perché è l’unico che ha il coraggio di andare contro i miei genitori e poi … è il mio fratellone!.  Dopo di lui ci sono io e purtroppo dopo di me ce ne sono altri due, precisamente gemelli. Ancora più precisamente due maschi. Chris e Leo. Il loro scopo nella vita è : fare la lotta per qualsiasi cosa ( che sia il telecomando della televisione o anche per un paio di mutande). Sono insopportabili  è per questo che li soprannomino “scimmie”. E come se non bastasse dopo di loro due c’è Elis. La più piccola e la più dolce … fino ad adesso. Io e la mia famiglia siamo di Welbourne, ma per questioni di lavoro ci siamo trasferiti qui. Così, tanto per scombussolare un po’ la vita tranquilla di Sidney. In questo momento frequento il Norwest  Christian College con la mia migliore amica Jasmine. Si può dire che è lei l’unica amica a cui tengo, anche perché fino ad adesso  non ho fatto amicizia ancora con nessuno. Dov’ero arrivata? Ah si, frequento quel college dove ci sono un sacco di ragazzi stile “One direction” e io, bhè io, a 16 anni compiuti non ho ancora avuto una relazione seria e non ho mai baciato nessuno (non so se un bacio a stampo dato all’asilo si possa ritenere un “primo bacio”). E intanto aspetto il mio principe azzurro che forse non arriverà mai o che forse busserà alla mia porta domani … chi lo sa. Sono anormale vero? Si lo sono.
 
Oggi è martedì, no aspetta ho perso il conto … no oggi è mercoledì, giusto. Che palle domani sera mi toccherà andare andare al saggio di balletto classico di Elis. Sarà una noia totale, d'altronde come ogni anno. L’unica cosa che mi spinge ad andarci oltre ai miei genitori, è l’idea di vedere tante minuscole bambine con i loro tutù danzanti … mi ricordano un po’ me.                                                                                                      Adesso sono tornata da scuola e la casa è un totale silenzio. Stranamente. Forse ho capito, ecco … Chris e Leo non ci sono, Elis è alle prove per il saggio e Michael … bhè lui, non entra a casa da due giorni. Sono preoccupata per lui, nell’ultimo periodo lo vedo strano. Cioè, “strano” lo è sempre stato, ma è peggiorato. Non è più il Mike di un tempo.
-sento la porta sbattere. Spero sia Mike, ma purtroppo sono i miei genitori che stanno ritornando dalle ricerche fatte nel vicinato, nella speranza di qualche avvistamento di Michael. Ma i sospiri fanno sospettare male. Mi sono sempre chiesta come fanno a chiedere alle persone se hanno visto il mio vecchio fratellone. Diranno “ scusate signora avete visto un ragazzo più o meno alto così, un pantalone  nero … oppure “scusate signora avete visto un ragazzo con i capelli color verde a forma di porcospino , una maglietta con su scritto ‘idiot’ (amo quella maglia), una faccia da pazzo, di statura normale e due occhi da cucciolo che fanno innamorare”?... credo sia più probabile la prima, mia madre e mio padre non hanno mai sopportato le diverse tinture dei suoi capelli, dicevano che avrebbe fatto prendere alla nostra famiglia una “brutta nominata”, io questo non l’ho mai pensato proprio perché credevo che il mio fratellone era speciale e si doveva  differenziare da tutti gli altri.
-sento un rumore di chiavi entrare nella serratura della porta e girarsi, la porta un attimo dopo è aperta. Sento i miei genitori, o meglio i loro passi in direzione della porta. Ed è a quel punto che riconosco la voce di Mike: “hei mà, hei pà”. D’istinto scendo giù dal letto intenta a scendere le scale per andarlo ad abbracciare ma mi fermo. La situazione questa volta è NERA. Vedo tutta la scena : i miei genitori che gli urlano contro, lui che ribatte a sua volta urlando e mio padre  che gli da un ceffone. Di quelli esagerati. “ questa volta, caro Mike, l’hai combinata davvero grossa”. Penso mentre lui scappa, travolgendomi nelle scale. L’ultimo rumore che sentii fu la porta sbattere. Scappai anche io in camera, con il presentimento che i miei genitori mi avessero sentito. Quella notte non riuscii a dormire. Troppi pensieri per la testa. Il mattino seguente mi svegliai con un unico pensiero: andare nella stanza di Michael. Così facendo, scesi dal letto, attraversai il corridoio e entrai nella stanza di Mike senza bussare ( lui odia quando non busso ma questa volta era urgente). La prima cosa che vidi fu una valigia disfatta sul letto e lui che cercava di aggiustarla.
dissi.  Mi guardò fisso come se stessi guardando una cosa che non avrei mai dovuto venire a sapere. Mi strinse le braccia intorno alle spalle e mi fece sedere sul letto. gridai. lo disse con un tono … un tono che non sentivo da parecchio tempo. < tu sai che sarai sempre la mia piccola sorellina svitata. Ma adesso devo capire chi sono e non lo posso fare qui con mamma e papà che me lo impediscono>. dissi, con le lacrime agli occhi. . sentivo la voce che vacillava. . Mise le ultime cose nella valigia la chiuse e se ne andò. Lo accompagnai fino alla soglia della porta, quando lui si girò, si voltò mi guardò e disse < mi mancherai piccolina> mi baciò sulla fronte come solo lui sapeva fare e continuò nella direzione della strada. Fu in quel momento che mi resi conto di aver perso una delle persone più importanti della mia vita … ormai piangendo, chiusi la porta e ritornai in camera mia.
 
 
   
 
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