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Autore: Justtakemyhand_Alaylm    04/07/2014    2 recensioni
“L'Amore è uno di quei sentimenti inspiegabili, ignoti, sui quali milioni di artisti hanno scritto canzoni, dipinto capolavori, e composto poesie.
In amore devi imparare la pazienza. L'amore non può essere sempre perfetto, perché l'amore è solo amore „
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«Allora perché continuavi a farmi gli occhi dolci e dire “com'è romantico qui”? »
«Come facevo a sapere che eri fidanzato? Tu potevi anche non venire! »
«Era solo per essere cortese ... Non significava niente »
«e allora perché mi hai quasi baciata? »
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Frances POV

Non avrei mai e poi mai pensato di innamorarmi, così dopo tanto tempo, proprio dello sposo di uno dei matrimoni che sto organizzando. Invece è successo. Adesso infatti sono qui a contemplare questo bellissimo uomo che cammina al mio fianco. Tiene un passo veloce, che difficilmente riesco a seguire, ed è come se volesse allontarsi da me per non guardarmi né parlarmi. Dovrà farlo prima o poi.                                                                                                                                                                 

«Ecco, questa aiuterà a rafforzare il tema e lo stile della cerimonia che Selena desidera,non credi?» domando facendolo voltare verso di me di colpo. Punta i suoi occhi nei miei, per la prima volta oggi. Gli indico una statua a stampo greco: Era, dea del matrimonio e della fecondità. Selena aveva espresso, prima di partire, il desiderio di volere delle statue da collocare all'esterno dei giardini del Bloomingdale Park per il giorno delle nozze. Justin non era tanto d'accordo, come del resto ad ogni altro desiderio di Selena riguardo al matrimonio. Ora però siamo qui a scegliere qualcosa che la faccia rimanere a bocca aperta.«Nah...» Dice il biondo con enfasi «non è quella che vorrebbe Selena!» Perchè lui sa cosa vorrebbe veramente la sua futura moglie? Ma se sono continuamente in disaccordo!Bah... «Ho sempre pensato ad un matrimonio raccolto, riservato. I miei più cari amici, i genitori, e pochi famigliari ...» dice pensieroso Justin.      Anche io ho sempre desiderato una cerimonia intima. Ho sempre organizzato matrimoni lussuosi e appariscenti, per gli altri non per me, preferisco altro. «...L'ho sempre sognato su una spiaggia o magari in Canada, nella mia città, Stratford, nella chiesetta dove i miei nonni si sono promessi amore eterno.»
 Ecco perché non è entusiasta delle scelte sfarzose di Selena. Sono proprio diversi.   
                                                                                               
«Penso che la statua che abbiamo visto prima sia appropriata ai gusti di Selena.» cerco di cambiare immediatamente discorso. Non voglio "ammorbidirmi",voglio mantenere questo distacco fra noi due, infatti ripensando alle cattiverie che mi ha detto l'idea di perdonarlo svanisce subito.
«Questa è quella che vorrebbe Sel!» dice fiero e sorridente trascinandomi verso un Eracle nudo e minaccioso. Il biondo imita la sua posa da guerriero con tanto di smorfia intimidatoria. Ma è coglione?                                                                                                                             «Guarda la sua virilità e maestosità. Mi rappresenta!» Sì, è assodato, è coglione.                                                                                                 «Non capisco se tu stia scherzando o se hai donato in beneficienza anche quel poco cervello che avevi!» Esclamo inorridita «quest'uomo è forte, è robusto.Un vero maschio!» esclama appoggiandosi a braccia conserte alla statua con fare superiore. Non calcola però la forza che mette appoggiandosi alla statua che cade rovinosamente a terra sotto i nostri occhi.«Cazzo!» Esclamiamo insieme. Se non fosse per la guardia che si avvicina con fare minaccioso sarei scoppiata a ridere di gusto per la figura che aveva appena fatto. «Justin, tiriamolo su!» esclamo guardando la guardia sempre più vicina. Riusciamo a solleverla insieme , ma il nostro sguardo ricade subito a terra notando qualcosa di strano «oh Dio, l'hai castrato!»
Non poteva staccarsi un semplice orecchio, un dito, un braccio ... No eh?                        
Non ci posso credere è troppo per me, non riesco a smettere di ridere. Justin imbarazzato afferra subito il fallo dell'eroe greco da terra «dobbiamo ripararlo, la guardia si sta avvicinando!» biascico in preda al panico mentre lui inizia a ridere e a scusarsi con la povera e innocente statua. Tiro fuori l'occorrente che uso per le varie emergenze di solito durante i matrimoni «la colla! Oh ma perché non ci ho pensato io?! Caso mai fosse caduto il pisello a qualcuno!» scherza Justin ormai sfinito dalle risate. Fa per attaccare l'oggetto quando la guardia arriva «signori è severamente vietato toccare le statue!»«Amore si è proprio granito! Avevamo scommesso su di cosa era fatta e ha vinto lei!» esclama dandomi un'occhiata complice.
Ma perché cazzo non toglie quella mano da lì?
«Signore? La mano!»
ripete severamente la guardia «sono incollato!»mi sussurra disperato Justin. Così inizia a muovere velocemente la mano e riesce a staccarla ma in questa rimane incollato completamente il membro in granito del greco suscitando le nostre risate imbarazzate e l'incredulità della guardia.
Seduti su una di quelle panchine del parco  ormai al tramonto, tiro fuori, per la seconda volta nell'arco della giornata , il kit di "sopravvivenza"per staccare il fallo dalla sua mano «ma quante cose hai lì dentro?» mi domanda riferendosi alla mia borsa «tutto il mio mondo» rispondo guardandolo negli occhi. Lui continua a scrutare i miei movimenti con attenzione facendomi arrossire «perché prima, con la guardia, hai finto che io fossi la tua ragazza? » domando curiosa «avevo la mano su un pisello, quello poteva farsi una strana idea no? » annuisco ridendo. Dopo pochi minuti, grazie ad un solvente,riesco a staccare il curioso oggetto dalla sua mano.
«Devo andare un momento in bagno, entriamo? » domando a Justin indicando l'edificio alle nostre spalle «sì, andiamo.» Entriamo all'interno e notiamo un'altra marea di statue. «Mi scusi, dove posso trovare la toilette?» chiedo ad una guardia «si trova al piano di sotto ... Fate presto perché siamo prossimi alla chiusura!» dice riproverandoci. «Che fai, mi segui?» dico sorridendo a Justin «n-no! Assolutamente no! Mi sembrava carino accompagnarti visto che non c'è nessuno ma solo inquietanti statue » risponde avvicinandosi ad una statua di una pericolosa Medusa «Oh grazie allora!» Oltrepassiamo una grande porta bianca e dopo un lungo corridoio arriviamo a destinazione «ora puoi aspettare qui! Vado e torno» dico ammiccando. Dopo un paio di minuti lo ritrovo ancora lì, seduto a terra con a fianco la mia borsa impegnato a giocare al cellulare «hey, possiamo andare» dico avviandomi verso l'uscita, lui si rialza e mi raggiunge.
«Ju- Ju- Justin è chiusa!» esclamo riferendomi alla porta «non fare scherzi Frances! » Lo lascio provare ad aprire ma si accorge presto che non è un semplice scherzo « ed ora che facciamo?» domando impaurita « aiuto! Aprite siamo qui dentro!» inizia ad urlare e io mi unisco a lui battendo le mani sulla porta. Dopo una decina di minuti ci rendiamo conto che è inutile continuare « il cellulare non prende qui sotto» dice Justin disperato «aspetteremo fino a domani mattina, all'apertura» continua rassegnato «avevo detto a mia madre che sarei andata da lei stasera, si starà chiedendo che fine ho fatto » dico  amareggiata «avresti dovuto trattenerla così a quest'ora non saremmo qui!» Esclama arrabiato. Nota subito il mio sguardo rammaricato e mi si avvicina, entrambi ci fissiamo come se stessimo cercando qualcosa uno dentro l'altro «mi dispiace! Io ...» diciamo insieme fissandoci ancora «prima tu ... » dico io « mi dispiace per quelle cose ho detto al maneggio, davvero! Non penso tu sia una persona senza cuore» dice davvero dispiaciuto « a me dispiace invece aver detto quelle cose sul vostro matrimonio destinato a fallire»«mi dispiace aver detto quel mucchio di cazzate, Frances» noto nei suoi occhi un piccolo luccichio «tu e Selena sarete molto felici insieme » lo sento sospirare «anche tu e... Marco!»Pensa ancora che io starei mai con quello?!                                        «ehmm sì ... Ma vedi non stiamo più insieme » dico tutto d'un fiato «davvero?» dice lui incredulo e io annuisco «e a te sta bene?»«Justin, era la mia famiglia che cercava di farci mettere assieme» rispondo sospirando «perché farebbero una cosa del genere?»« non so ... Forse perché mio nonno è stato felice con mia nonna » rispondo sorridendo. Un silenzio imbarazzante cala su di noi. «Riguardo la statua, andrebbe bene quella che avevi visto all'inizio » dice Justin per rompere quell'atmosfera creatasi «uh sì, farai sicuramente una bella figura!» sorrido «Mi dispiace aver detto che eri soltanto un'occasione ... Tu non sei sono un'occasione, Frances!» dice avvicinandosi pericolosamente al mio viso.  Non faccio in tempo a rispondere che le sue labbra s'impossessano delle mie non lasciandomi via di fuga. Non che volessi fuggire eh! 
In un attimo mi ritrovo la sua lingua dentro la mia bocca. So che me ne pentirò amaramente, so che è terribilmente sbagliato ma ne ho fottutamente bisogno. Ho bisogno di lui. Le sue mani vagano sul mio corpo e in un secondo sfila via la mia camicetta e io faccio così con lui «Ju- Justin st - stiamo facendo u-u- una cazzata!» riesco a dire mentre mi lecca il collo. Cazzo!                                                    «shhhh ... Lasciati andare ...» oh, se lo dici tu che devi sposarti! 
«Sei così bella ...»
 disse in preda all'eccitazione. Lo voglio così tanto. Piano piano i suoi e miei vestiti caddero a terra.                                                     
Mi scostò i capelli dal viso e mi fece sdraiare, slacciò il mio reggiseno e sfilò i miei slip lasciadomi completamente nuda sotto il suo sguardo. Non mi sono mai sentita così bene, così libera, così ... Innamorata. Non ho mai provato veramente tutte queste sensazioni insieme.  Ci ritroviamo distesi a terra.
 «ti ho desiderato tanto» dice in un sussurro«anche io, Justin» «Frances?»«Uhm? »«Penso di essere innamorato di te...» sussurra sulle mie labbra. Cosa farà dopo questa notte? Lascerà Selena? Per me? Questa sarà solo un'avventura, svegliati Frances!
«Co- cosa farai allora dopo? » dico facendolo fermare «in che senso?»«Come in che senso, Justin? Ti devi sposare!» Non risponde allora io mi scanso rivenstendomi immediatamente. Ecco la grande cazzata che stavamo per fare, lui è così confuso.                                                                                                                
«Dove vai? » mi afferra la mano «a sciacquarmi il viso, Justin» dico lasciandolo lì. Mi addormento in bagno su una piccola sedia, non ci penso neanche lontanamente a dormire vicino a lui.
«Frances perchè ti sei addormentata qui?» Justin mi sveglia preoccupato e sento un terribile dolore al collo causato dalla cattiva posizione «ritorna a dormire io sto bene qui!» dico voltandomi dall'altra parte quando due braccia mi avvolgono e mi sollevano «lasciami Justin!» dico esasperata «non ci penso proprio» risponde sorridendo. Mi lascia cadere dolcemente a terra e lui si mette comodo attaccato a me, io mi giro su un fianco per non guardarlo in viso e sento un braccio cingermi la vita 
«Justin?»«Uhm? Che c'è?»«concordo con te sul matrimonio intimo, anch'io lo vorrei così» dico prima di addormentarmi vicino al suo petto.
La mattina una guardia ci fece uscire scusandosi terribilmente per averci chiuso dentro. Io e Justin ci salutammo e fui felice di ritornare a casa ma prima dovevo passare da mia madre sicuramente in pensiero.
«Mamma? Sei a casa?» dico aprendo la porta. Una figura si presenta di fronte a me. L'ultima persona che vorrei vedere in questo momento: Marco. «Francesca! Sono contento di vederti!» dice «dov'è mia madre?» dico più incazzata che mai «è andata dalla signora Ruth per organizzare il compleanno di tuo nonno» ah sì, domani! Ma lui cosa diavolo ci fa qui?
Faccio per andarmene ma mi ferma «Frances fe-fe-ferma, ti prego!» mi blocco voltandomi guardandolo interrogativa «tu- tu- tu ce l'hai con me?» Questo è veramente scemo. «Sì! Certo che ce l'ho con te!Hai detto ha tutti che eravamo fidanzati, mia madre voleva farmi cucire già il vestito per le nozze, hai persino fatto il lavaggio del cervello a mio nonno » urlo mentre lui cerca di allontanarsi «si può sapere cos'hai in quella testa? Non ascolti mai, fai sempre di testa tua! Marco? Noi non staremo mai insieme in quel modo! Mai! Capito?» «Scusa mi dispiace! » riesce a dire e io sbuffo. E' un caso perso. «Da oggi in poi saremo solo amici!»«credi che diventare amici sia così facile, eh?»« Sono sincero Frances, voglio la tua amicizia se non possiamo essere qualcosa di più»«è un trucco?» sorride e io con lui «sono serio, voglio solo che diventiamo amici amici. Te lo prometto!» e va bene, mi fa troppa tenerezza. « Ehm ... Sei impegnata per cena?»«MARCO! » urlo indignata «no no che hai capito? Una cena tra amici. Voglio prepararti un piatto italiano!»
«Non sapevo che "voglio prepararti un piatto italiano" valeva dire "chiamo Italia's hut per ordinare una pizza"» dico ridendo. Con una musica italiana in sottofondo divoriamo quella prelibatezza ma io ho un po' la testa da tutt'altra parte «mi pare che hai la testa occupata, Frances» mi dice tutta ad un tratto «per niente » rispondo continuando a mangiare «no no siamo amici e gli amici, per la regola degli amici, ascoltano quando gli amici non stanno bene! Dai dimmi un po'»«non c'è niente da dire, pensavo di avere tutta la mia vita sottocontrollo invece non è stato così » mi limito a dire «ho conosciuto un uomo che pensavo fosse ... E non lo è! Sei mai stato attratto da qualcuno ma non era il momento giusto? »continuo, ho bisogno di sfogarmi « parole senza senso vero? » decido di fermarmi e sorridere vedendolo un po' confuso «invece ce l'hanno un senso ... Tu desideri lui quanto io desidero te » a queste parole il mio cuore si ferma, ho parlato con la persona sbagliata e l'ho ferita senza volerlo « Marco mi spiace, io non vorrei che tu pensassi ... »«no ti voglio dire una cosa » dice interrompendomi «devi imparare la pazienza ... L'amore non è mai perfetto... L'amore è solo amore » questa frase è così famigliare «mio padre diceva così » esclamo meravigliata «io dico che tuo padre era un grande uomo » dice prima di afferrare l'ultimo pezzo di pizza e divorarlo.
Il nonno aveva ragione, è un bravo ragazzo dopo tutto.

Justin POV

Avevo deciso che oggi sarebbe stato il giorno dedicato ai fiori. Il matrimonio è sempre più vicino e ancora non avevamo pensato a come allestire la stanza dove si svolgerà la funzione. La mia mente però è da tutt'altra parte. Questa notte stavamo per farlo, se lei non mi avesse posto quella domanda saremmo andati avanti. Lo sto desiderando dalla prima volta che l'ho vista. Perché cavolo non le ho risposto? Perché sono così stupido? Se fosse successo qualcosa tra noi, qualcosa di importante come quello che stava per succedere, io avrei annullato le nozze.                        
Non dire cazzate. Stupida coscienza.                                                                                                                                                                                              Avrei mollato davvero tutto all'aria? E con quale coraggio?                                                                                                                                               Forse è stato giusto così. Forse il destino vuole che io sposi Selena e che Frances sia solo una piccola infatuazione prima del "grande passo".
«Allora... Mhmm ... Vediamo, ci sono così tanti bei fiori qui!» dice Frances.
Oggi, non so perché, ma la trovo ancora più bella di quanto lo fosse già. Basta, Justin! Ok, va bene, la smetto.                                             «con Selena ci siamo accordati sulle camelie. Adora quei fiori!» dico io «va bene! Se ti salta all'occhio qualche altro fiore basta dirlo, le camelie le useremo come base» risponde sorridente. Mi metto a spulciare in giro. Questo posto è meraviglioso, adoro i fiori. 
«come vi siete conosciuti tu e Selena? »  mi domanda ad un tratto. Ma non legge i giornali? «Niente di speciale ... Il mio manager, Scooter, conosceva il suo manager, cioè sua mamma, ci siamo incontrati tutti ad una festa e così ci hanno presentato » dico vago «siamo rimasti amici per molto tempo, poi le ho chiesto di diventare la mia ragazza ... Ed ora eccoci qui!» continuo mentre scelgo altri fiori « la ami? » mi domanda noncurante «che domande mi fai, Frances? Certo!» rispondo infastidito bloccandomi di colpo «andrebbero bene questi qui, mi piacciono ... Sono viola!» dico indicando dei fiori e cambiando discorso « si chiamano ortensie e nel linguaggio dei fiori rappresentano la voglia di fuggire» dice guardandomi attentamente negli occhi. Facciamo qualche altro passo in silenzio, imbarazzante devo dire  « oh mio Dio ... Oh mio Dio» dice ad un tratto nascondendosi dietro di me «che- che succede?» le domando preoccupato. Secondo me ha qualche rotella fuori posto. 
 « devi nascondermi ... Ti prego Justin! » dice tirandomi dalla giacca «Frances, dimmi cosa succede!» «nascondimi e non pronunciare il mio nome!» Quello che sto vedendo è una scena a dir poco comica: una Frances impacciata che cercava una via d'uscita da quel labirito pieno zeppo di fiori per fuggire sicuramente da qualcuno che aveva visto . Ad un tratto le venne la brillante idea di passare sotto un tavolo vicino all'uscita, ma questa scelta invece fu quella più sbagliata «Frances stai bene? » chiedo preoccupato una volta arrivato vicino a lei «ehmm.. sì- sìsì sto bene! Ecco ho trovato le lentine che mi erano cadute!»
Che scusa stupida. «Ehmm ... Salve io sono Justin » 
mi presento a quei due sconosciuti, un uomo e una donna palesemente incinta, che Frances guarda come se volesse ucciderli. Si presentano anche loro, lui, Daniel, lei, la sua compagna Isabelle. «Allora ... Come vi conoscete?» dico un po' titubante per rompere il ghiaccio. Daniel inizia a balbettare qualcosa del tipo "ci conosciamo da tempo ... E' una lunga storia ... e bla bla bla"  guardando la compagna e poi Frances «ohh ... Te la racconto io la lunga storia» dice melodrammatica Frances risvegliandosi «io e Daniel, due anni fa, stavamo insieme. Dopo i mille progetti che ci eravamo promessi di fare insieme mi disse che ero solo una distrazione dalla sua passione ... La danza» continua lei acida «ma in verità lui mi tradiva con lei da tempo. Ho tralasciato forse qualcosa?» termina soddisfatta la sua storia e dirigendosi verso l'uscita lasciando quei due senza parole. «Dove stai andando? Calmati, non riesco a raggiungerti!» dico cercando di seguirla «lasciami in pace, Justin» urla in preda alla rabbia «no che non ti lascio! Dove vai?»«al primo bar aperto qui vicino » dice bloccandosi di colpo facendomi sbattere contro di lei «ubriacarti non è la soluzione, Frances »«no, certo! Ma ho una certa sete » dice sorridendo. Presumo mi stesse prendendo in giro. 

«Sai che ... L'espressione OK deriva dagli scaricatori greci che lavoravano sul porto di New York.» dice Frances completamente ubriaca «Quando una cassa era pronta per l’imbarco, scrivevano sopra col gesso "Ola kala " "tutto bene" abbreviato : OK.» inizia a ridere e a sbandare suscitando la curiosità di alcuni passanti  « ti avevo detto di non bere» dico rimproverandola «e i delfini? Sapevi fossero squali gay? L'ho sentito in tv » continua non badando al mio rimprovero. Ci fermiamo di fronte casa sua e cerco di indovinare quale sia la chiave giusta per aprire mentre lei gioca con il citofono svegliando, quasi sicuramente, tutti. « Sa- salve sono Frances» dice a qualcuno che le risponde al citofono, data la sua insistenza, mandandola a quel paese «mi ha mandato a fanculo » biascica prima di lasciarsi cadere completamente a terra «come ha fatto Daniel due anni fa» sussurra prima di mettersi a piangere. Mi avvicino a lei sollevandole il viso, mi sta facendo una tenerezza incredibile. Oggi ho potuto conoscere una piccola e negativa parte della sua vita. «Era felice, Justin» continua poi «era felice con la sua, presumo, futura moglie che porta in grembo suo figlio » le lacrime le rigano insistentemente il suo viso « ma no ... No che è vero, Frances» cerco di tranquillizzarla «sembrava che gli fosse morto qualcuno, invece » mento, spundoratamente. Continuava a sorseggiare la sua bottiglia di vino e a piangersi addosso quando un signore, sia lodato Gesù Cristo, aprì l'uscio e riuscii a portarla di sopra.

«Secondo te davvero non era felice? » mi domanda sdraiata a pancia in giù sul suo divano dopo essersi ripresa dalla sbornia «no no no ... Era grasso ed infelice... L'unico passo di danza che fa ora è con la mandibola!» dico facendola sorridere «diceva di amarmi, Justin » inizia a raccontare facendomi distorgliere l'attenzione dalle caramelle Big Foot che stavo divorando «diceva che lei era solo un'amica... Una volta mi disse anche che fosse lesbica» sorrise amareggiata «un giorno li ho incontrati dopo un paio di giorni dalla nostra rottura ... Si stavano baciando sull'uscio di casa sua... Ero andata a restiturgli l'anello che mi aveva regalato » si alza un po' sorreggendosi sulle braccia per guardarmi meglio in viso «sapevo che aveva problemi economici ma se avesse venduto l'anello forse avrebbe pagato alcuni debiti ... Volevo davvero aiutarlo. Poco dopo ho scoperto che la storia tra i due andava avanti da un bel po'» finisce lasciandosi cadere sul cuscino «avrei dovuto capirlo ... Stupida stupida ... Sono solo la Belle dei poveri » dice in un sussurro «molto spesso penso che non ero alla sua altezza»«no no no no... Sai che ti dico? Che queste Belle è solo la Frances dei poveri » dico scostandole i capelli dal viso «mi canti qualcosa?» mi dice cogliendomi di sorpresa «canta As long as you love me» inizio così ad intonarla facendola rilassare

As long as you love me, we could be starving, 
We could be homeless, we could be broke 
As long as you love me i'll be your platinum, i'll be your silver, i'll be your gold 


«Cosa vuoi veramente dalla vita, Justin?» mi domanda ad un tratto « qual é la tua vera aspirazione?» continua «No-non so, qual é la tua?» «Ohh la mia aspirazione nella vita?» fa per pensare, io ho una tale confusione in testa «la mia aspirazione è ... È essere felice, Justin » un sorriso amaro appare sul suo volto, mi avvicino per baciarla ma mi allontana subito e io capisco al volo «fo - forse dovrei andare... Si è fatto tardi » dico andando verso la porta «si,dovresti! Grazie Justin ...» dice chiudendo la porta.                                                                                                                                                                                                                                
Che sto facendo? Sto davvero abbandonado la donna che amo così? Al diavolo il matrimonio!                                                                                        
Una scarica di adrenalina s'impossessa del mio corpo e ritorno indietro da lei bussando insistentemente la porta fin quando apre « Non so niente di te, a malapena ti conosco ... Non so come si chiama tua madre, o se hai un cane, o un secondo nome o come sei arrivata ad organizzare matrimoni » dico senza prendere fiato «ma conosco ogni tuo gesto, ogni tuo lineamento del viso, ogni tuo sorriso, ogni sfumatura del colore dei tuoi occhi, e so che quella sera al Botanical è stata la più bella della mia vita! » continuo sotto il suo sguardo «ti prego dì qualcosa» dico infine sorridendole speranzoso.
Frances Pov     
« Sono una calamita per uomini non disponibili e sono così stanca, anche mio padre ha preferito rifarsi una vita piuttosto che crescere me » dico tristemente «è semplice ... Conosco Selena e la rispetto. Lei ti ama. Perciò a parte la taglia del tuo smoking non devo sapere altro, Justin» concludo poggiandomi alla porta « per favore va via» lo supplico «buonanotte Frances» riesce a dire prima che io chiuda la porta.
Mi lascio scivolare a terra.Le lacrime, ancora una volta, s'impossessano del mio viso. Questa vita non mi appartiene, non sono io. Prendo un block notes e inizio a scrivere tutto il dolore, tutto l'amore che ho dentro da tutti questi anni. Mi avvicino al pianoforte che non suonavo da tempo, inizio a suonare una melodia, che ha accompagnato alcuni miei momenti bui come questo, e inizio ad intonare qualcosa

You’re everything I thought you never were
And nothing like about you could’ve been
But still you lived inside of me
So tell me how is that
You’re the only one I wish I could forget


Ancora lacrime e lacrime. Quando finirà tutto questo?

I don’t wanna be without you babe
I don’t want a broken heart
Don’t wanna to take breath without you babe
I don’t want to play that part
I know that I love you
but let me just say
I don’t wanna love you


Potevamo completarci io e lui, Frances e Justin. So che in verità il tuo cuore non appartiene a me, e che io sono stata solo un occasione.



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Ragazze, come state? 
Allora, prima di tutto mi dovete scusare perché ho aggiornato dopo tanto tempo ma ho avuto la maturità e non trovavo davvero il tempo di scrivere. Spero mi perdoniate.
Stiamo arrivando alla fine di questa storia, e mi dispiace perchè ho davvero adorata scriverla. 
La canzone che Frances canta e suona è "Broken-Hearted Girl" di Beyoncé, che è una delle mie canzoni preferite. 
Pubblicherò il prossimo capitolo molto presto, lo prometto! 
Vi prego di recensire perché mi farebbe molto piacere sapere se la storia vi piace o meno.
Un bacio donzelle, Francesca. 

P.S. Nuova storia, sempre su Justin . Se vi piacciono i pirati e non volete leggere le solite storie cliccate qui
"Now, Bring Me That Horizon"

Buona lettura, splendori! E mi raccomando ... RECENSITE! 
 
  
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